Notiziario

Untitled

0001a. Giornata-della-pace

Dialogo fra generazioni, educazione e lavoro: strumenti per edificare una pace duratura

In ogni epoca,
la pace è insieme dono dall’alto
e frutto di un impegno condiviso.

C’è, infatti, una “architettura” della pace,
dove intervengono le diverse istituzioni della società,
e c’è un “artigianato” della pace
che coinvolge ognuno di noi in prima persona.

Tutti possono collaborare a edificare un mondo più pacifico:
a partire dal proprio cuore e dalle relazioni in famiglia,
nella società e con l’ambiente,
fino ai rapporti fra i popoli e fra gli Stati.

Papa FRANCESCO – Messaggio per la 55a Giornata Mondiale per la Pace

————————————————————

Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                              in un articolo comparso qualche giorno fa sulle pagine culturali del quotidiano “La Repubblica”, il filosofo Michele CILIBERTO sosteneva la necessità che si avverassero tra di noi un nuovo Umanesimo ed un nuovo Rinascimento. Il motivo di questa affermazione e semplice: Umanesimo e Rinascimento, soprattutto il secondo, non sono stati periodi storici sereni, dove regnava armonia e concordia, come certa storiografia ha cercato di farci credere. Al contrario sono stati anni particolarmente turbolenti se non addirittura caotici. Basti pensare alle continue guerre tra le Signorie italiane e alle successive invasioni francesi e spagnole. Tuttavia proprio in quel periodo così difficile i maggiori artisti italiani dell’epoca non si fecero travolgere dal pessimismo e tanto meno dal disfattismo, “ma reagirono, tentando di dominare con la forza delle idee e con la creatività il disordine, il mutevole. (…) La loro grandezza è nel non chiudersi mai nell’esistente. Anzi lo criticano. E rilanciano sempre, inventando qualche cosa di nuovo: Machiavelli il mito del principe, Michelangelo la Sistina, Campanella la Città del Sole, e così via. sono dei visionari”. Per questo, conclude il professor Filiberto, “mai come adesso gli straordinari pensatori della crisi cinquecenteschi possono insegnarci a non arrenderci, a sfidare il caos creando nuovi modelli di vita”.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

CUSTODIRE MEDITANDO (papa Francesco)

1a. papa_messa_1gennaio2022-750x430Omelia di papa Francesco in occasione della Santa Messa nella solennità di Maria Santissima, Madre di Dio

 I pastori trovano «Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia» (Lc 2,16). La mangiatoia è segno gioioso per i pastori: è la conferma di quanto avevano appreso dall’angelo (cfr v. 12), è il luogo dove trovano il Salvatore. Ed è anche la prova che Dio è accanto a loro: nasce in una mangiatoia, oggetto a loro ben noto, dimostrando così di essere vicino e familiare. Ma la mangiatoia è segno gioioso anche per noi: Gesù ci tocca il cuore nascendo piccolo e povero, ci infonde amore anziché timore. La mangiatoia ci anticipa che si farà cibo per noi. E la sua povertà è una bella notizia per tutti, specialmente per chi è ai margini, per i rifiutati, per chi al mondo non conta. Dio viene lì: nessuna corsia preferenziale, nemmeno una culla! Ecco la bellezza di vederlo adagiato in una mangiatoia.
Ma per Maria, la Santa Madre di Dio, non è stato così. Lei ha dovuto sostenere “lo scandalo della mangiatoia”.
Anche lei, ben prima dei pastori, aveva ricevuto l’annuncio di un angelo, che le aveva detto parole solenni, parlandole del trono di Davide: «Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre» (Lc 1,31-32). E ora lo deve deporre in una mangiatoia per animali. Come tenere insieme il trono del re e la povera mangiatoia? Come conciliare la gloria dell’Altissimo e la miseria di una stalla?           Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

I TRE CANTIERI DELLA PACE E DELL’UTOPIA DI PAPA FRANCESCO (P. Enzo Fortunato)

2a. I tre cantieri della pace...Educazione, lavoro, dialogo fra le generazioni. Il messaggio del Pontefice per la 55a Giornata mondiale della Pace.

Ancora oggi il cammino della pace, che San Paolo VI ha chiamato col nuovo nome di sviluppo integrale, rimane purtroppo lontano dalla vita reale di tanti uomini e donne”. Queste parole sono contenute all’inizio del messaggio inviato da Papa Francesco in occasione della 55a Giornata Mondiale della Pace che si festeggia, dal 1968, ogni primo di gennaio.
Sono tre gli aspetti che Papa Francesco sottolinea e attorno ai quali fa gravitare tutto il messaggio: “Educazione, lavoro, dialogo tra le generazioni”. Questi sono gli unici strumenti reali “per edificare una pace duratura”. La pace, di per sé sempre fragile, è oggi messa ancora più a repentaglio dalla pandemia. E questo accade proprio perché il Coronavirus ha colpito tutti gli aspetti di cui parla il Papa. Con una sincronia violenta e sinistra, proprio il lavoro, l’educazione e l’amicizia fra le generazioni sono messe oggi in discussione. Ed è incredibile che in questa situazione “le spese militari, invece, siano aumentate, superando il livello registrato al termine della “guerra fredda”, e sembrino destinate a crescere in modo esorbitante”.

————————————————————

SINODO: QUALE GESTIONE DEL POTERE NELLA CHIESA? (2) (Gilberto Borghi)

3a. SinodoLa creatività e la fedeltà allo Spirito Santo cosa ci può suggerire per costruire una forma di gestione del potere ecclesiale adeguata al modo con cui oggi i vangeli possono essere accolti?

Quando la svolta protestante mette in subbuglio la chiesa, si palesano queste due linee di trasformazione già in atto, fino a dare forma alla gestione del potere della Chiesa, dopo il concilio di Trento, ad una monarchia di fatto, in cui il vescovo di Roma, da vicario di Pietro, si autodefinisce soprattutto vicario di Cristo, iniziando ad avocare a sé tanta parte della gestione diretta delle chiese nelle varie parti del mondo, soprattutto di quelle comunità nate dalle missione nelle terre delle scoperte geografiche. Da notare però che l’accesso al massimo grado di potere (papato) è dato da una decisione dell’oligarchia, ottenuta con il principio della maggioranza. In questo stato di cose la partecipazione è veramente al lumicino e la verità delle decisioni è sostenuta tutta e sola dal ruolo gerarchico di chi le definisce. Qui più che un camminare assieme si può davvero parlare di un “marciare” insieme.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

LA VITTORIA DI BORIC IN CILE È UNA SPERANZA PER TUTTA L’AMERICA LATINA (Camilla Desideri)

4a. Boric20 dicembre 2021

Il Cile ha un nuovo presidente. Gabriel Boric, 35 anni, il 19 dicembre ha vinto il secondo turno delle elezioni ottenendo il 55,8 delle preferenze e affermandosi sul candidato di estrema destra José Antonio Kast. Sostenuto dalla coalizione di Apruebo dignidad, un gruppo molto ampio che comprende il Partito comunista fino a formazioni di centrosinistra, l’11 marzo Boric succederà a Sebastián Piñera (centrodestra) diventando il più giovane presidente del paese, rappresentante di una classe politica che è cresciuta e si è formata in democrazia.

Nato nel 1986 a Punta Arenas, nell’estremo australe del Cile, Boric conosce la dittatura di Augusto Pinochet più per quello che ha letto e gli hanno raccontato che per sua esperienza personale. Appartiene a una generazione nata a cavallo della transizione democratica ed entrata in politica nel 2011, con le proteste studentesche scoppiate proprio per criticare i “successi” della transizione, la continuità del modello neoliberale affermatosi durante il regime militare e le profonde disuguaglianze della società cilena.              Continua nell’  ALLEGATO 

————————————————————

SOTTO PADRONE (La Redazione)

5a. OmizzoloMarco Omizzolo, sociologo Eurispes, docente all’Università La Sapienza, studioso di migrazioni internazionali e di tratta lavorativa, ha parlato prima all’Arci prima di Crema e poi di Cremona di caporalato, sfruttamento e agromafie. Nonostante l’obiettiva lunghezza, proponiamo per intero la sua esperienza diretta tra i braccianti nei campi dell’Agro Pontino. Una toccante testimonuianza che non può lasciarci indifferenti.

Il mio racconto cerca di farvi indossare i panni dei lavoratori in una terra dove sono fortemente sfruttati. La mia è un’esperienza di vita prima che di ricerca che ha cercato di fare sintesi anche prendendo esempio dai personaggi che abbiamo ricordato prima: don Mazzolari, Danilo Dolci, Paulo Freire con la sua Pedagogia degli oppressi, e tanti altri. Tutti dicono di mettersi accanto, non sopra o davanti agli sfruttati; ciò significa scendere in campo, incontrare uomini e donne in povertà, in disagio, per provare sulla propria pelle cosa vuol dire essere vittime di caporalato e di tratta a scopo lavorativo. Io l’ho fatto in un’esperienza che dura da tanti anni e nello specifico, ho lavorato e abitato un anno e mezzo con la comunità indiana di Latina prevalentemente fatta di braccianti; ho vissuto per 24 ore al giorno con loro nei ghetti, nelle baracche, nel retro di vecchi magazzini agricoli adibiti a residenza. In una stanza non troppo grande, abitavamo in 12, con 12 armadi, un bagno, una doccia e solo una lampadina al soffitto. Fuori, appoggiate al muro, 11 biciclette che prendevamo alle 5 del mattino per fare 20 km e andare a lavorare dal padrone, alle condizioni imposte da lui, condizioni non solo economiche, ma anche sociali e che definiscono l’antropologia e l’identità delle persone. Sotto padrone non sei un uomo ma un oggetto, non una persona con dignità, ma un arnese. Devi produrre nei tempi stabiliti, devi vivere con ciò che ti retribuiscono, lavorare 14 ore al giorno, anche per 50 centesimi all’ora, il che significa che due ore di lavoro nelle serre, al caldo soffocante in estate e al gelo d’inverno, valgono il prezzo di un caffè.        Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA… (La Redazione)

6a. Cop_ConsumiScegli_SITOSiamo uomini o consumatori? La campagna “Consumi o scegli?” di Altromercato, la maggiore realtà di Commercio Equo e Solidale in Italia, ci interroga e chiede di trasformare i nostri acquisti quotidiani in scelte di valore, a favore di ambiente e persone. A oltre 30 anni dalla propria nascita, Altromercato raccoglie per la prima volta in un libro la sua proposta valoriale e spiega come renderla reale, grazie alle filiere dei prodotti dal Sud del mondo e dall’Italia, al sistema di garanzie e alle Botteghe, luoghi di relazione e presìdi sul territorio.

OSSIGENO PER LA NOSTRA VITA, ANCHE SCEGLIENDO COSA E COME ACQUISTARE. (Piero Cattaneo)
Ossigeno. A questa immagine perviene il prof. Becchetti su “Avvenire” (9/12) spiegando il valore aggiunto del volontariato, che mette in circolo la gratuità. E di ossigeno si è parlato lo scorso 11 dicembre, quando, a S. Maria, la bottega del commercio equo e solidale di Crema, La Siembra, e i Giovani della Casa del Pellegrino, hanno presentato il libro “Consumi o scegli?” Attivarsi per un’economia più sostenibile.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                               con il titolo “UN DIVIDENDO DELLA PACE” 50 Premi Nobel fanno appello alla logica per evitare una nuova guerra alimentata dalla corsa agli armamenti. Si tratta di un segnale al mondo molto importante proprio sul finire di questo 2021, che avrebbe meritato molta più attenzione invece della sufficienza con la quale è stato accolto da molta stampa.

Ecco di seguito il testo integrale.
La spesa militare mondiale è raddoppiata dal 2000. Si avvicina a 2 trilioni di dollari USA all’anno e sta aumentando in tutte le regioni del mondo (Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma).
I singoli governi sono sotto pressione per aumentare le spese militari perché altri lo fanno. Il meccanismo di feedback sostiene una corsa agli armamenti a spirale: un colossale spreco di risorse che potrebbero essere utilizzate molto più saggiamente. Le passate corse agli armamenti hanno spesso avuto lo stesso risultato: conflitti mortali e distruttivi.
Abbiamo una semplice proposta per l’umanità: i governi di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite dovrebbero negoziare una riduzione congiunta delle loro spese militari del 2% ogni anno per cinque anni.          Continua nell’  ALLEGATO

————————————————————