Notiziario

La Diocesi informa

24 ORE DI ADORAZIONE DI RINGRAZIAMENTO
15 e 16 ottobre

È quanto proposto dalle Suore Adoratrici del SS.mo Sacramento, che curano l’adorazione quotidiana nella chiesa di S. Giovanni Battista in via Matteotti, a Crema.

L’adorazione seguirà il seguente programma:

Giovedì, 15 ottobre 2020
ore 18:        Santa Messa (nella chiesa parrocchiale di S. Giacomo), e a seguire inizio dell’adorazione in S. Giovanni
L’adorazione prosegue per tutta la sera e la notte.

Venerdì, 16 ottobre 2020
ore 7:30:     Lodi mattutine
ore 8:          Santa Messa
ore 17:        Vespri e benedizione eucaristica, a conclusione della 24 ore di Adorazione

Tutti coloro che lo desiderano, possono iscriversi, presso le Suore Adoratrici (Tel: 0373.85037; email: suorgiuliana@suoreadoratrici.it), per un turno di adorazione, così da assicurare la presenza di almeno una persona davanti al SS.mo Sacramento dell’Eucaristia per tutte le 24 ore.

Come ha scritto il Vescovo Daniele nel messaggio di giovedì 8 ottobre, «mi auguro che la liberazione di p. Gigi sia un segno promettente di speranza per quanti altri sono prigionieri per la loro fede e la loro lotta per la verità, la giustizia e la riconciliazione; e sia seme di pace e fiducia per il Niger da lui tanto amato, per il Sahel e per tutta l’Africa. Interceda per tutti il ‘nostro’ missionario martire, il beato Alfredo Cremonesi».

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Il Centro Missionario informa…

AVEGLIA MISSIONARIA

VEGLIA

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B – LE TESTIMONIANZE DEI MISSIONARI SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

 CONSIGLIAMO LA VISIONE

IL SALUTO DI PADRE GIGI
Padre Gigi Maccalli, liberato dalla prigionia in Niger ha inviato un primo commosso saluto vocale al vescovo Daniele e ai Cremaschi.
(IL NUOVO TORRAZZO)

https://youtu.be/zn-oNRGePtY
 CONSIGLIAMO LA VISIONE

DAL CONGO UN ABBRACCIO A PADRE GIGI
Il 10 ottobre è San Daniele Comboni, festa dei missionari comboniani. Dal Congo Fratel Ivan ci invia questo bellissimo video in onore alla liberazione di Padre Gigi Maccalli.

https://youtu.be/9CIrC1_Z2QU

Iscriviti al canale di youtube del “Centro Missionario Diocesi di Crema”, per essere avvisato ad ogni pubblicazione di un nuovo video. Link: https://www.youtube.com/channel/UCV1dJoWbFRA2sSAwpJTBpxg

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0001b Don_Roberto_Malgesini_Fg«Siamo umanamente colpiti dalla morte per assassinio di don Roberto,
ma viviamo intensamente nella fede questo drammatico lutto,
nel giorno in cui celebriamo la memoria di Maria Addolorata,
giorno importante perché ricorre l’anniversario della morte di don Pino Puglisi.
I Santi si ricorrono…

Sono convinto che don Roberto sia stato un “Santo della Porta accanto”,
per la sua semplicità, per l’amorevolezza con cui è andato incontro a tutti,
per la stima che ha ricevuto da tanta gente,
anche non credente o non cristiana,
per l’aiuto fraterno e solidale che ha voluto dare a tutti a questa città,
che ha tanto bisogno di imparare la solidarietà,
perché questo è il nuovo nome della pace.

Don Roberto mi ripeteva spesso, “I poveri sono la vera carne di Cristo”.
Il suo servizio era rivolto alle singole persone per poter far sperimentare la tenerezza di Dio che si piega e si china sulle persone bisognose.
Vi invito tutti a pregare per don Roberto, per la sua famiglia,
ma anche per colui che lo ha ucciso».

Il ricordo del vescovo di Como Oscar Cantoni

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                                               non potevamo non dedicare l’entrata del nuovo numero della Comunicazione Missionaria a don Roberto MALGESINI. E lo facciamo non perché è un prete e per questo la sua morte vale di più, ma perché la sua tragedia, proprio perché appare assurda in ogni suo aspetto, riassume l’altrettanto assurda gestione della politica migratoria di questi ultimi anni. Ci auguriamo che il sacrificio di don Roberto risvegli la coscienza e l’attenzione nostra e di può e deve intervenire su una realtà, quella migratoria,  che va finalmente affrontata nella sua globalità e non inseguendo i mali di pancia di qualcuno.

L’altro argomento che ha tenuto banco in questi giorni è stata la ripresa della scuola. Per questo ci sembra opportuno iniziare questo numero con la riflessione/preghiera che ci offre l’arcivescovo di Milano mons. Mario DELPINI. Ci uniamo alle sue parole per augurare a tutti i nostri ragazzi un buon Anno Scolastico.

Padre nostro, che sei nei cieli,
benedici tutti noi che siamo tuoi figli in Gesù
benedici tutti i giorni dell’anno scolastico.
Vogliamo vivere nella tua grazia: donaci fede, speranza, carità.
Ogni giorno di questo anno scolastico,
nelle speranze e difficoltà presenti,
sia benedetto, sereno, ricco di bene per potenza di Spirito Santo.         Continua nell’ ALLEGATO

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GESÙ CI CHIEDE UNA FEDE CHE CAMBIA LA VITA, NON “DI FACCIATA” (Angelus, 27-09-2020)

1a AngelusNella mia terra si dice: “A tempo brutto buona faccia”. Con questa “buona faccia” vi dico: buongiorno!

Con la sua predicazione sul Regno di Dio, Gesù si oppone a una religiosità che non coinvolge la vita umana, che non interpella la coscienza e la sua responsabilità di fronte al bene e al male. Lo dimostra anche con la parabola dei due figli, che viene proposta nel Vangelo di Matteo (cfr 21,28-32). All’invito del padre ad andare a lavorare nella vigna, il primo figlio risponde impulsivamente “no, non ci vado”, ma poi si pente e ci va; invece il secondo figlio, che subito risponde “sì, sì papà”, in realtà non lo fa, non ci va. L’obbedienza non consiste nel dire “sì” o “no”, ma sempre nell’agire, nel coltivare la vigna, nel realizzare il Regno di Dio, nel fare del bene. Con questo semplice esempio, Gesù vuole superare una religione intesa solo come pratica esteriore e abitudinaria, che non incide sulla vita e sugli atteggiamenti delle persone, una religiosità superficiale, soltanto “rituale”, nel brutto senso della parola.

Gli esponenti di questa religiosità “di facciata”, che Gesù disapprova, erano in quel tempo «i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo» (Mt 21,23) i quali, secondo l’ammonizione del Signore, nel Regno di Dio saranno sorpassati dai pubblicani e dalle prostitute (cfr v. 31). Gesù dice loro: “Saranno i pubblicani, cioè i peccatori, e le prostitute a precedervi nel Regno dei cieli”.        Continua nell’ ALLEGATO

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MANIFESTO SU DIO (Pedro Serrano García)

2a. Manifesto...Secondo la Bibbia e l’esperienza umana, è evidente che nessuno ha mai visto DIO. Con successi ed errori, nel corso della storia noi esseri umani abbiamo cercato di conoscere l’immagine autentica del Supremo trascendente; ma provare la sua esistenza o inesistenza supera le capacità di credenti e di non credenti.

Comunque, il Magnifico sconosciuto può essere intuito dietro il caso e i milioni di trilioni di coincidenze date in modo che esistano l’impressionante universo in espansione con i suoi miliardi di galassie, la meravigliosa vita manifestata in milioni di specie e, soprattutto, l’ammirevole umanità composta da esseri umani intelligenti e liberi. Allo stesso modo, sembra chiaro che noi credenti abbiamo concezioni diverse riguardo all’Essere Supremo, alcune sono errate o alienanti, e altre sono corrette e solidali. Di fronte a questa diversità sulla natura divina:

  • Mi dichiaro ateo rispetto al Dio denaro, che divide gli esseri umani in classi sociali, condannando gli impoveriti alla miseria e privilegiando i ricchi nell’opulenza.
  • Mi dichiaro ateo rispetto al Dio indifferente, che guarda impassibile come gli uomini soffrono, combattono e si battono in difesa dei loro interessi e delle loro ideologie, senza intervenire nella storia affinché l’armonia tra le persone e i popoli possa risplendere nel rispetto dell’ambiente.
  • Mi dichiaro ateo rispetto al Dio guerriero, sostenitore di individui potenti e di grandi potenze che praticano la violenza armata, lo sfruttamento economico, la colonizzazione politica e il saccheggio dei popoli in via di sviluppo.        Continua nell’ ALLEGATO

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A TE GIGI (Clementina Maccalli)

GIGIOgni giorno il mio pensiero appena sveglia è a te caro fratello Gigi! Mi auguro sempre che il giorno che sta per iniziare mi porti la notizia della tua liberazione. Sono già trascorsi 2 anni da quel 17 settembre 2018 che sei stato portato via dalla tua amata gente Gurmancè e sappiamo che sei vivo in un punto del deserto maliano dove la sabbia ti tiene nascosto. Ho ben presente gli ultimi giorni della tua permanenza a casa, dei tuoi incontri con i tanti madignanesi, con i parenti e amici del cremasco che si prodigavano con telefonate, o scritti o cene a volerti rivedere e salutare con tanto affetto prima della tua ripartenza. Eri così Contento.
E quando sono stata a trovarti in Africa, in quel tuo villaggio di Bomoanga che non sapevo nemmeno dove fosse, poiché non esiste sulle carte geografiche di Google, ho potuto constatare quanto bene ti dimostravano i tuoi africani. Eri per loro un punto fermo di riferimento, la tua porta era sempre aperta. Un mattino ti aspettavo per fare colazione ed invece davanti al tuo ufficio vi era una fila di persone, soprattutto donne molto giovani con bambini neonati, che venivano a prendere la scorta di latte o medicine. Tu aiutavi tutti indistintamente, musulmani, protestanti, animisti, cristiani. Chi ha potuto essere il tuo Giuda???
Sono sicura che lo hai perdonato perché è un “povero” che non ha ancora conosciuto l’amore, il vero amore del Padre Celeste. Il Signore è sempre stato la tua forza e ti sei fatto missionario per farlo conoscere a chi ancora non sa, e la croce che ora stai portando è la testimonianza di quell’amore grande che salva. Oggi siamo qui tutti riuniti davanti al Santissimo Sacramento per implorare il Signore che ci liberi da quest’angoscia tremenda. Sono certa che da lassù la mamma e il papà pregano per te e per noi. Ti siamo vicini, non ti abbandoniamo, mi manchi tantissimo…
Oggi da ogni dove tutti formiamo una sola catena di preghiera, possiamo fare solo quello… Siamo qui a sostenerti, e vi ringrazio, per chiedere a Dio la tua salvezza e liberazione.

Ascoltaci Signore. Amen
Tua sorella

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COME GESÙ CRISTO, COSTRETTI A FUGGIRE (Ufficio MIGRANTES)

4a. Messa Intern. 2Due eventi significativi hanno caratterizzato la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, organizzati da Caritas e Migrantes di Crema: la presenza di mons. Franco Agnesi, vicario generale della diocesi di Milano e incaricato per la Migrantes dei vescovi lombardi, che ha celebrato la Messa, sabato 26 settembre e l’esibizione del Coro Elikya che, il giorno dopo domenica 27, ha completato la Festa.

«Incontrare una Comunità che celebra in piazza è un bel segno di “Chiesa in uscita”, una Chiesa che, pur nelle difficoltà attuali, si impegna nella cura, favorisce unione, suscita attenzione, costruisce solidarietà». Con queste parole monsignor Franco Agnesi ha iniziato l’omelia durante la Messa, celebrata sulla piazza antistante la Chiesa di Crema Nuova, per ricordare la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

«Anche l’apostolo Paolo – ha proseguito – ci ricorda, nella seconda lettura, l’umiltà di Gesù come modello per il nostro atteggiamento di servizio. E il punto di partenza è proprio guardare i migranti  non come numeri che riempiono le nostre statistiche, ma come uomini e donne con la loro dignità. Ecco allora le sei coppie di verbi che il Papa ci ricorda: Conoscere per comprendere – Farsi prossimo per servire – Ascoltare per riconciliarsi – Condividere per crescere – Coinvolgere per promuovere – Collaborare per costruire ci parlano continuamente di servizio.        Continua nell’  ALLEGATO

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APPELLO ALL’EUROPA: «SULLA GESTIONE DEI MIGRANTI È ORA DI CAMBIARE TUTTO» (Filippo GRANDI)

5a. Appello all'EuropaSono passati 10 giorni da quando è stato scritto questo editoriale e tuttavia, al di là dei risultati ottenuti in sede Ue per riformare il trattato di Dublino, esso mantiene uan visione chiara dei problemi da affrontare. L’alto commissario dell’Onu per i rifugiati chiede che il nuovo “patto” fermi le tragedie.

Quello di mercoledì 23 settembre è un giorno cruciale per l’Unione Europea e per il diritto di asilo. Il Patto su immigrazione e asilo presentato dalla Commissione europea può essere un passaggio fondamentale per ricostruire una politica comune ed efficace su questi importanti ambiti, nel rispetto dei diritti di tutti: delle comunità che accolgono e delle persone che stanno fuggendo da persecuzioni e guerre o che sono alla ricerca di una vita più dignitosa.
Serve un’inversione di rotta che permetta di uscire dalle strumentalizzazioni politiche e che consenta d’inaugurare una stagione nuova, quella delle azioni concrete, della cooperazione e delle scelte di lungo termine.
Gli eventi delle ultime settimane – le ennesime tragedie nel Mediterraneo, i ritardi negli sbarchi delle persone salvate in mare, le ceneri del campo di Moria in Grecia -, confermano l’urgenza di arrivare al più presto ad una politica europea condivisa.
È tempo che l’immigrazione e l’asilo vengano gestiti in un’ottica di cooperazione tra gli Stati e vengano affrontati considerandoli opportunità piuttosto che emergenze.
Da diversi anni, d’altronde, gli arrivi irregolari, soprattutto via mare, sono relativamente più contenuti, ed è dunque questo il momento giusto per costruire senza indugi una nuova politica comune.
L’Unione europea sembra aver finalmente deciso di guardare in avanti e superare strumenti, il regolamento di Dublino in primis, obsoleti e disfunzionali, forieri di continue tensioni.         Continua nell’ ALLEGATO

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L’Ufficio Migrantes informa

In molti conserviamo nel cuore e nella mente emozioni e ricordi della Messa Internazionale  celebrata sabato scorso sul Sagrato della chiesa del Sacro Cuore di Crema Nuova. Un momento significativo per l’intera UP, presente numerosa, che per la Chiesa Cremasca. Adesso però è il momento di passare dalle parole ai fatti ed ecco questa interessante proposta proveniente da S. Bernardino, ma aperta a tutta la città di Crema.

È un’esperienza da pubblicizzare, diffondere e perché no, anche da replicare laddove sia possibile.

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