800 MISSILI DA ISRAELE PER ARMARE BLINDATI E CARRI ARMATI (Antonio Mazzeo)

L’Esercito italiano fa incetta di missili in Israele.5a. spike Nell’ambito del programma di ammodernamento ed approvvigionamento di nuovi sistemi d’arma “tecnologicamente  avanzati”, lo Stato maggiore dell’Esercito ha comunicato che acquisterà 126 lanciatori controcarro e 800 missili “Spike” prodotti dalla Rafael Advanced Defense Systems Ltd, società leader del complesso militare-industriale israeliano.

“L’Esercito Italiano compie un importante balzo in avanti capacitivo e tecnologico grazie alla stipula nei giorni scorsi di diversi contratti presso la sede del Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti”, riferisce l’Ufficio stampa dello Stato maggiore. “Nel quadro di un miglioramento tecnologico dello strumento terrestre l’Esercito ha approvvigionato 126 lanciatori controcarro Spike e 800 missili per medie e lunghe gittate di nuova generazione che entreranno in servizio a partire dal 2021”. Impiegabili sia da terra sia da bordo dei veicoli, i sistemi di guerra made in Israele “consentono l’ingaggio di mezzi dotati di corazzature reattive, ovvero di sistemi attivi antimissile”. Il sistema “Spike” è impiegabile in tutto lo spettro delle operazioni militari, in qualunque condizione metereologica, nonché in ambiente contaminato NBC (nucleare, batteriologico e chimico) o in presenza di disturbi elettromagnetici. Il costo totale del programma è stimato in 105 milioni di euro; con gli “Spike” andranno in pensione i sistemi controcarro a gittata media “Milan” e quelli a lunga gittata “TOW”.      Continua nell’ ALLEGATO 

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