UN ANNO DI GUERRA IN ETIOPIA (Lorenzo Noto)

4. Un anno di guerraCon l’inizio dell’occupazione della regione del Tigrè da parte delle Forze armate federali etiopi, coadiuvate con le Forze di difesa eritree e la polizia regionale amara, in Etiopia un anno fa esplodeva la guerra civile. Il 28 novembre successivo, l’esercito etiope occupava la capitale tigrina Macallè ponendo fine alle operazioni. A un anno dall’inizio delle ostilità, l’esito iniziale del conflitto è stato capovolto.

 Martedì 2 novembre il governo del primo ministro Abiy Ahmed ha dichiarato lo stato d’emergenza nel paese. Dopo dodici mesi di scontri il Tigrè è oggi di fatto una regione indipendente. A partire dalla primavera le forze etiopi hanno progressivamente abbandonato la regione a causa delle difficoltà nel garantire gli approvvigionamenti dell’esercito e dell’impossibilità di sostenere un’occupazione militare sul medio-lungo periodo. La progressiva avanzata del Fronte popolare di liberazione del Tigrè (Tplf)  verso sud che ne è seguita, tra le regioni Afar e Amara, ha permesso alle forze tigrine di riversarsi sulle principali arterie che collegano Macallè al resto del paese e conquistare città chiave come Dessiè (principale centro amministrativo della regione amara) e Kombolchà, a meno di 400 km dalla capitale Addis Abeba. Ciò ha indotto l’ambasciata americana a invitare i propri cittadini a lasciare il paese nelle stesse ore in cui il vicino Kenya rafforzava le misure di sicurezza del confine.         Continua nell’ ALLEGATO

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