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Notiziario – Buone notizie

IL MIRACOLO DI OUMOH (Migrantes on line)

14-1Ci sono voluti cinque mesi, ma alla fine la piccola Oumoh, sbarcata da sola sull’isola di Lampedusa nell’autunno scorso, ha ritrovato la sua mamma, rimasta bloccata in Tunisia per un problema burocratico.

La mamma, Zanabou Camara 32 anni, ha raccontato di essere scappata dalla Costa d’Avorio con la figlia di 4 e la nipotina di 12 anni per impedire che entrambe fossero sottoposte alla mutilazione genitale (l’orrenda pratica dell’infibulazione). Per un problema, però, era stata costretta a tornare nel suo Paese per prendere gli averi e il passaporto e aveva affidato la figlia a un’amica.                                                                                         L’articolo intero continua nell’ ALLEGATO

GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO (Redazione)

46-2 È stata celebrata in tutta Italia e anche il Papa, come abbiamo letto all’inizio, ha dato grande rilievo.  Anche nella nostra Diocesi è stata ricordata. In particolare  in alcune parrocchie ci sono stati momenti molto significativi.
–  A Crema Nuova, nella Parrocchia del Sacro Cuore, si è svolta la consueta MESSA INTERNAZIONALE, animata dal Coro Multietnico di Crema. Le letture della Messa  sono state lette in più lingue, così come la Preghiere dei fedeli. Al termine un aperitivo multietnico ha suggellato un’amicizia che ha superato confini normalmente insuperabili.
–  Nella Parrocchia di San Carlo particolare attenzione è stato dato al tema dei rifugiati con la testimonianza di Giusy Gusmaroli, che ha indirizzato la riflessione sul tema     dell’accoglienza e del superamento delle barriere ideologiche dovute al pregiudizio.
–  Anche ai Sabbioni, nella Parrocchia di S. Francesco e San Lorenzo, si è dato ampio spazio al tema della Giornata, come ricorda la testimonianza di un parrocchiano presente alla celebrazione.Si tratta di segnali estremamente positivi che indicano una sempre maggiore attenzione della nostra Chiesa a temi tanto scottanti quanto attuali.    L’articolo dei Sabbioni nell’  ALLEGATO

FIOCCO ROSA!

fiocco rosa

 

Dopo tanta apprensione, ma accolta da mani attente e premurose è arrivata Petra, secondogenita di Marco e Alba. Alba è la “storica” segretaria dell’Ufficio Missionario, nonché della Pastorale Giovanile. Ai nonni, ai genitori e soprattutto alla neonata le felicitazioni e gli auguri di tutti noi.

TRE DONNE PREMIATE AD AOSTA

donne premiateSono Nadia Murad BASEE TAHA, yazida irachena, fuggita dalle torture di Daesh e ora si batte contro i genocidi, la brasiliana Regina Tchelly DE ARAUJO FREITAS, scappata dalla fame e adesso dà da mangiare a tutta la favela con una cucina alternativa che ricicla i rifiuti alimentari,  Affoué Ahoutoue Brigitte YOBOUE, emersa dalla povertà in cui il marito l’aveva abbandonata con i figli, creando impresa femminile, scuole e ospedali nei villaggi ai margini della savana della Costa d’Avorio, le tre straordinarie donne finaliste del Premio Internazionale “La Donna dell’Anno”, e premiate nel teatro Splendor di Aosta il 12 novembre.
Con questo premio il Consiglio regionale della Valle d’Aosta offre un sostegno concreto ai progetti di sviluppo e di pace di tre donne straordinarie lontane dai riflettori della cronaca, che ogni giorno, anche a rischio della vita, portano avanti il proprio impegno civile e sociale in un mondo spesso sommerso, silenzioso, eppure così vivo e ricco di emozioni. Le loro sono storie di solidarietà e fedeltà ai propri ideali, storie spesso di grande sofferenza ma anche di grande gioia nel mettersi al servizio degli altri, dei più deboli, della pace e della libertà, valori che la Valle d’Aosta, terra di confine e incontro tra le genti, è da sempre impegnata a difendere e promuovere.
Il tema centrale dell’edizione 2016 è il ‘cambiamento’ e le tre finaliste sono state selezionate dalla giuria tra 19 nomi proposti da enti e associazioni di tutto il mondo.
Aosta news – 14.10.2016

BRESCIA: OFFERTE DELLA MOSCHEA PER I TERREMOTATI DEL CENTRO ITALIA

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La comunità della Moschea di via Corsica a Brescia ha raccolto offerte per i terremotati del Centro Italia. Le offerte sono state consegnate, venerdì scorso,  presso l’Ufficio Migrantes diocesano. Ad accogliere alcuni rappresentanti della Moschea padre Mario Toffari, Direttore della Migrantes della diocesi di Brescia con il Vice Direttore Tomasino Ferlinghetti e don Claudio Zanardini, Direttore dell’Ufficio diocesano per il Dialogo Interreligioso.
Migrantes on line – 26.09.2016

LA DIOCESI DI SAN JOSÈ DE MAYO (URUGUAY) IN FESTA

Microsoft Word - Abbiamo ricevuto la locandina e ringraziamo

È la prima comunicazione che ci manda don Francesco dall’Uruguay! La “penna” è quella di don Federico e il lavoro di squadra, ben congegnato, ha dato risultati davvero apprezzabili, come potrete leggere di seguito.

 La prima domenica di settembre la diocesi di san Josè de Mayo ha celebrato 60 anni della sua costituzione e 9 anni dell’ordinazione episcopale del vescovo Arturo Fajardo. Mi sono fatto presente con il mio saluto, anche a nome della nostra diocesi, e specialmente delle persone che hanno conosciuto e apprezzato il vescovo Arturo nella sua visita a Crema.

           Il testo completo dell’articolo continua nell’ALLEGATO

PREGARE INSIEME CRISTIANI E MUSULMANI? PROVIAMOCI…

don M. Vailati
don M. Vailati

Parrocchia di S. Carlo, domenica 14 agosto, ore 10.30: prima di incominciare la Messa, il parroco, don Maurizio Vailati, richiama l’attenzione dei presenti su un gruppetto di perso- ne, una decina in tutto, sedute in prima fila. Non sono soliti venire alla Messa domenicale, sono infatti musulmani che hanno chiesto di poter rivolgere un messaggio ai cristiani presenti. L’uomo incaricato si fa avanti e così parla a tutti:

Cari fratelli cristiani, siamo davvero felici di poter essere qui insieme.
Siamo infatti figli dell’unico Dio ed è quindi con ragione che possiamo chiamarci vicendevolmente fratelli: è bello poterlo fare con amore e amicizia.

La vostra accoglienza ci consente di esprimere la totale vicinanza della comunità mussulmana cremasca agli orrendi e sacrileghi attacchi che hanno colpito anche la chiesa cattolica. È con assoluta fermezza che condanniamo quegli atti che nulla hanno a che fare con l’Islam così come tutto ciò che è fatto a danno dei fratelli, siano essi cristiani, musulmani o di qualunque altra religione: la violenza è, per l’Islam, una bestemmia.  Vorremmo che oggi sia l’occasione per iniziare una migliore e reciproca conoscenza che ci porti, insieme, ad onorare Dio e i fratelli così da tramutare l’odio e i suoi effetti mortiferi in amore e atti di vita.  È per questo che preghiamo l’unico Dio”.

Ha poi inizio la Messa. Al momento della Preghiera dei fedeli, lo stesso musulmano prega contro il terrorismo e la guerra e per la pace. Così al momento della scambio del Segno di Pace, molti dei presenti escono dal proprio banco e vanno a stringere la mano al gruppetto dei musulmani.
Qualcosa di vecchio si è rotto, qualcosa di nuovo è nato: un piccolo passo è stato dato. Bisogna solo proseguire nel cammino tracciato, non importa la lunghezza dei passi, importa non fermarsi.    Pregare insieme si può!

VANNO E VENGONO

È tempo di ferie anche per i missionari e diversi sono già a casa, mentre altri stanno per arrivare.

Sono già a casa:

Don Apollinaire KOUAKOU, dalla Costa d’Avorio (Sergnano)
Madre Felicita RIBOLI, dall’Argentina (Campagnola)
Padre Francesco VALDAMERI, dallo Zambia (Pieranica)
Padre Gianni ZANCHI, dal Bangladesh (Montodine)
Padre Gigi MACCALLI, dal Niger (Madignano)
Padre Walter MACCALLI, dall’Angola (Madignano)               Benvenuti!

 Continua la permanenza di don Federico BRAGONZI e mons. Arturo FAJARDO, vescovo di S. José de Mayo – Uruguay. Come sappiamo l’obiettivo della visita del vescovo uruguayano è di rafforzare la collaborazione o, come ama dire lui stesso in lingua spagnola, “el hermanamiento”, la fratellanza tra le due diocesi. Si tratta di un gesto importante che segna un primo passo nella direzione, da molto tempo auspicata, di quel vero scambio tra Chiese, che supererà quell’andamento a senso unico, dall’Europa verso l’esterno, che da sempre ha caratterizzato la “missione alle genti”. Per questo motivo incontrano volentieri le Comunità cristiane e le realtà missionarie presenti sul territorio. Per qualunque contatto basta telefonare all’Ufficio Missionario  (martedì – giovedì ore 15 – 18 sabato ore 9 – 12   tel. 0373/87989 al mattino: tel. 0373/256274 – 331.1016709 )

TRAGEDIA PUGLIA: ANCHE 700 PROFUGHI HANNO DONATO IL SANGUE

dono sangue

 

La solidarietà non conosce divisioni etniche, razziali, religiose. Anche i ragazzi ospiti del Centro accoglienza richiedenti asilo di Bari Palese, gestito dalla cooperativa sociale “Auxilium”, hanno fatto la spola a gruppi di quindici, accompagnati dagli operatori, con il Policlinico di Bari per donare il sangue. In poche ore erano già più di 700 a dare la propria disponibilità per aiutare i feriti del tragico incidente ferroviario. “I pugliesi ci hanno aiutato, ora noi vogliamo aiutare loro” hanno risposto con semplicità a chi ha chiesto loro cosa facessero lì.

Migrantes on line – 17.07.16

RAGAZZI IN VIAGGIO…continua

Chios
Chios

È stata Alice CAMPARI, la giovane ostetrica partita il 6 luglio alla volta dell’isola greca di Chios (Kios), la prima ad inviarci notizie sue e dei profughi che sta assistendo. Sono brevi ritratti, semplici abbozzi, che tuttavia ci danno l’idea della varia e ricca umanità nella quale si è imbattuta. Ancora una volta ci rendiamo conto che il problema non sono i profughi, ma  gli occhi con cui li guardiamo e il cuore con cui gli accogliamo.

UN DOMANI DA CONDIVIDERE

“Viaggiare significa mettersi in strada, in cammino; significa lasciare casa per raggiungere un luogo che chiamerai casa. Solo così, ovunque si poggeranno i tuoi piedi, non ti sentirai fuori posto.”
Domani si parte, destinazione: Chios.
Grecia, confine estremo tra la nostra europa e il mondo la fuori.
Confine, area di incontro, punto di contatto.
Mani tese capaci di accogliere.
Occhi vivi capaci di incontrare.
Gente diversa, gente uguale.

Mondi diversi, mondi uguali.
Religioni, colori, suoni, profumi.
Accogliere, il nuovo significato della parola difesa.

Difendere, nell’accoglienza, nella pace, nella condivisione.
Condividere, o forse meglio CondiVivere.
Lasciarsi vivere, vivere con gli altri.
Vivere.
Insieme.
Domani si parte, e chissà quanto più ricchi si potrà tornare.

(05.07.16)                                                                   Nell’ ALLEGATO  le altre riflessioni