PERCHÈ LA RUSSIA DI PUTIN ATTACCA L’UCRAINA PROPRIO ORA: I MOTIVI DELL’INVASIONE (Annalisa Girardi)

3a. donetsklugansk_correttaÈ guerra in Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato nella notte un’operazione militare per la “smilitarizzazione e denazificazione” del Paese. Ma perché ha deciso di attaccare proprio adesso?

È cominciata l’invasione dell’Ucraina. Nella notte Vladimir Putin ha annunciato un’operazione militare nel Paese: un’escalation velocissima dopo la conferenza stampa di lunedì scorso, in cui il presidente russo annunciava di riconoscere l’indipendenza delle repubbliche separatiste nel Donbass. In un’altra dichiarazione alla tv di Stato, Putin ha parlato di una “speciale operazione militare” che avrebbe lo scopo di “proteggere le persone che da otto anni sono vittime di intimidazioni e genocidi da parte del regime di Kiev”, con un processo di “smilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina”. Ma perché proprio ora?          Continua nellALLEGATO

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UNA SETTIMANA PER LA PACE (La Redazione)

La guerra scoppiata qualche giorno fa in Ucraina ci costringe a guardare in faccia questa tremenda realtà con occhi critici, ma con il cuore aperto alla speranza.  Per questo la Diocesi di Crema promuove con il sostegno e la collaborazione di tante Realtà presenti sul territorio tre momento di preghiera e riflessione.

Domenica 27 febbraio :  ROSARIO E MARCIA SILENZIOSA

  • Ore 19    –       Basilica di Santa Maria della Croce: recita del Rosario presieduta dal  Vescovo
  • Ore 19,30 –     Marcia silenziosa che si snoderà seguendo il seguente tracciato:  Viale di Santa Maria/Porta Serio/Piazza Garibaldi/Via Mazzini/Piazza Duomo
    Piazza Duomo: Conclusione con brevi interventi del vescovo mons. Daniele GIANOTTI e della sindaca Stefania BONALDI.          Continua nell’ ALLEGATO

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PRESENTATO L’INCONTRO DEL MEDITERRANEO (Migrantes on line)

6a. logo-2021@2xSi svolgerà nel segno del Sindaco Santo, Giorgio La Pira, l’Incontro dei Vescovi e Sindaci del Mediterraneo in programma a Firenze, dal 23 al 27 febbraio.

L’evento – che si concluderà con la visita di Papa Francesco, vedrà la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (il 27 febbraio) e del Presidente del Consiglio, Mario Draghi (il 23 febbraio). “L’intuizione di ritrovarsi dopo la prima esperienza di Bari nel 2020, è maturata proprio a partire da La Pira che, in piena guerra fredda, avviò un percorso politico per favorire l’incontro tra gli uomini e promuovere la pace. Anche oggi c’è un bene comune del Mediterraneo costruendo il quale si pone un tassello imprescindibile per l’intera famiglia umana. I Vescovi e i Sindaci matureranno insieme proposte di vita e di serenità spirituale per tutti”, ha sottolineato il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei.          Continua nell’ ALLEGATO

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NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo di Animazione Missionaria di Scannabue

LE MALATTIE “NEGLETTE”

Si chiama Sindrome del Dondolamento ed è una delle tante, troppe malattie di cui si fa fatica ad aver notizie, pur coinvolgendo ogni anno migliaia di bambini nel Sud del mondo.
Non a caso le chiamano malattie tropicale “neglette”, termine che, alla “dimenticanza”, aggiunge purtroppo anche la trascuratezza, anche negli ospedali, e l’abbandono. In forme diverse colpiscono oltre un miliardo di persone in 149 Paesi del mondo.
A Maridi, cittadina del Sud Sudan in cui l’Org Amref è attiva da una ventina d’anni, questa Sindrome è in preoccupante aumento, con sintomi sempre più allarmanti nei bambini: si va dall’arresto della crescita alla perdita di coordinazione degli arti, dal dondolamento della testa fino all’incremento del tasso di mortalità.          Continua nell’ ALLEGATO

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Enrico con le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, carissimi,

                             è difficile ricordare una persona, soprattutto quando se ne va all’improvviso, senza darci il tempo di riflettere, di abituarci a quella che, a tutti gli effetti è, o ci sembra, una perdita.
Ed è quello che sta succedendo con fratel Ivan CREMONESI, la cui scomparsa ci ha colto di sorpresa ed è difficile tenere a bada i ricordi che si affollano alla rinfusa insieme ha tante emozioni.
Sapevamo che fratel Ivan non stava bene e non a caso la morte lo ha sorpreso a Goma, nel corso del viaggio che aveva intrapreso, in compagnia di un confratello, per raggiungere l’Italia dove avrebbe iniziato le cure. Tuttavia non ci aspettavamo la fine In tempi così rapidi, tenendo conto della vivacità intellettuale e della vitalità che ha contraddistinto tutta la sua vita. Ho ancora nelle orecchie, ma soprattutto nel cuore, le sue telefonate, improvvise negli orari quanto imprevedibili nei contenuti, che variavano dalla disperazione per le violenze che le bande armate che infestavano la regione di Butembo-Beni causavano alla gente inerme, alla soddisfazione per un obiettivo raggiunto o alla richiesta di un parere per un articolo che mi aveva appena mandato.           Continua nell’ ALLEGATO

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