L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA…

6A.  Messa Internazionale

Domenica 20 maggio, Festa di Pentecoste, è stata celebrata nella chiesa di S. Giacomo, la seconda Messa Internazionale, animata dalla comunità Latinoamericana.

L’immagine e la somiglianza di Dio

Dopo la Messa celebrata il 14 gennaio, Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, nella parrocchia di S. Bernardino ed animata dalla Comunità africana, sembra ovvio che questa volta sia toccato alla Comunità Latinoamericana animare la Celebrazione. Ora niente è più pericoloso e negativo che ridurre ad un semplice meccanismo di alternanza quella che è l’espressione di una comunità.

In realtà la Messa Internazionale è un momento speciale, perché profondamente religioso, all’interno di quel più ampio progetto di apertura a chi non è nato in Italia che il Papa ha ben sintetizzato in quattro verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare.    Continua nell’ ALLEGATO

B.  Iniziato il Ramadan, mese di digiuno e riflessione per i Musulman6.2. Ramadani
Mercoledì 16 maggio ha avuto inizio, per i nostri fratelli musulmani, il periodo del Ramadan. Il Ramadan in base al calendario dell’Islam cade il nono mese e dura tra i 29 ed i 30 giorni a seconda del ciclo lunare e quindi terminerà il 14 giugno.
Secondo i cinque pilastri dell’Islam, durante il Ramadan i musulmani devono rispettare il digiuno (nella loro lingua Sawm) dall’alba al tramonto, per ricordare quando Maometto ha rivelato per la prima volta il Corano. Oltre ad acqua e cibo, i fedeli devono privarsi nell’arco della giornata anche del sesso, del fumo e di tutti i loro vizi.
Oltre al digiuno, per tutto il Ramadan i musulmani, quando si incontrano, si scambiano un augurio, che di norma è Ramadan Mubarak, che, tradotto in italiano significa: “Il Ramadan sia benedetto”.
Il significato del Ramadan va ben oltre l’aspetto formale che abbiamo accennato prima. Di grande importanza è infatti l’aspetto morale per cui si deve evitare d’incorrere in peccati quali la menzogna, la calunnia e la collera, che possono annullare l’efficacia del digiuno quotidiano e richiedere ulteriori giorni di astinenza. Rinunciando temporaneamente a nutrirsi, si sperimentano di persona le privazioni che i poveri soffrono durante tutto l’anno, per diventare più comprensivi e sensibili ai problemi di chi è in stato di bisogno.
Vi è infine quello che riteniamo più importante che è l’aspetto spirituale. Isolandosi dalle distrazioni, si è più pronti a percepire Dio come l’unica realtà suprema. Durante il Ramadan si avverte la vicinanza a Dio molto più intensamente che in qualsiasi altro periodo dell’anno.
Osservare il Ramadan è perciò una fonte di benedizione e non un momento di sofferenza.
Secondo la tradizione, durante il Ramadan i cancelli del paradiso sono aperti, quelli dell’inferno chiusi e Satana è costretto in catene.
Il teologo al-Ghazali diceva che il digiuno nel Ramadan equivale a un quarto della fede.
Anche noi ci uniamo ai fratelli musulmani nel tradizionale augurio benedicente: Ramadan Mubarak!

C.  Studenti italiani e stranieri impegnati in una gara di cucina
Presso l’Istituto Alberghiero Vincenzo Gioberti a Roma si è svolto un contest culinario che ha visto coinvolti, in squadre miste, 16 studenti dell’Istituto e 16 immigrati, nell’ambito dei percorsi di inclusione attiva previsti dal progetto “Il Cibo che serve”, promosso dalle ACLI provinciali di Roma e finanziato dalla Regione Lazio, che punta al recupero e alla ridistribuzione, attraverso il circuito della solidarietà, del pane e dei cibi freschi di prossima scadenza, ma, allo stesso tempo, promuove l’inclusione attiva anche mediante azioni che favoriscono in maniera concreta percorsi d’integrazione.
Il contest, infatti, ha rappresentato l’evento conclusivo di un percorso di formazione e professionalizzazione sulla cucina mediterranea della durata di 30 ore partito a febbraio 2018 e che ha visto i ragazzi del Gioberti coinvolti quali tutor dei corsisti stranieri.
Gli studenti e gli immigrati hanno partecipato a questa gara in “stile masterchef”, divisi in 8 squadre da 4 componenti ciascuna (2 studenti, 2 immigrati) sfidandosi a colpi di ricette, con particolare attenzione al cibo di recupero e alla lotta agli sprechi.    Migrantes on line – 23.04.2018

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