INDIA: TRA VIRUS E MISERIA (Padre Anthony RAJU THOTA)

 4a. IndiaIn poche righe padre Anthony descrive la difficile situazione vissuta in India non solo a causa della pandemia, ma anche per la scarsità di lavoro.

Cari amici,
Auguri per voi da Padre Anthony Thota, missionario dall’India.
Come state? Come è la situazione del Coronavirus da voi.  Ho visto in TV le vittime del virus in Italia. Mi dispiace per la situazione del virus in Italia e tutto il mondo. Tutti giorni vi ho ricordato durante la santa messa e il Santo Rosario.
Anche noi in India dal 24 Marzo fino 31 di maggio siamo rimasti chiusi a causa del Coronavirus. Voi come sapete la popolazione dell’India è un miliardo e trenta milioni  con 29 gli stati. Quasi dopo due mesi ancora oggi lavoratori migranti con i bambini stanno camminando, sotto il sole a 44 gradi, alcuni di loro senza scarpe e senza cibo, per circa 700 od 800 kilometri per arrivare a casa di loro. Qui in India finora abbiamo avuto casi del virus sono 97.000, invece nella mia zona ci sono 2.500 casi.
Vorrei dirvi che nella mia missione la gente povera sono i lavoratori giornalieri (vuol dire che ogni giorno devono trovare il lavoro per guadagnare lo stipendio per comparare il cibo per la famiglia,  in inglese “daily laboures”)  Non hanno disponibilità economiche per acquistare il cibo. Noi compriamo cibo con le offerte e distribuiamo cibo come riso, verdura, lenticchie, sapone,  drogheria etc. per circa 1000 (mille) famiglie povere nei vari villaggi della mia missione ogni settimana. Vi mando qualche foto della distribuzione del cibo nei villaggi nella mia missione.       Continua nell’ ALLEGATO

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