DALLE RIFUGIATE FOULARD PER LE MALATE DI CANCRO (Lucia Giallorenzo)

6. FoulardLe donne per le donne. Le richiedenti asilo africane per le malate oncologiche. Perché chi meglio di una donna in difficoltà può aiutare altre donne in difficoltà?

Le donne migranti provenienti dai Paesi dell’Africa sub-sahariana beneficiarie del Progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di Atena Lucana e Padula, in provincia di Salerno, hanno realizzato con le loro mani sessanta foulard per donne che in seguito a una patologia oncologica si ritrovano a dover vivere il trauma della perdita dei capelli. I copricapo sono stati donati all’Associazione ‘Noi per te-Volontariato oncologia e Cure palliative’ di Salerno. Il laboratorio di sartoria è il cuore del progetto ‘For your smile’, inserito nell’ambito delle attività formative dello Sprar nella diocesi di Teggiano-Policastro guidata dal vescovo mons. Antonio De Luca, e attivo negli Sprar di Padula ed Atena Lucana, gestiti dalle Cooperative ‘Il Sentiero’, ‘L’Opera di un Altro’ e ‘Tertium Millennium’.
Un lavoro a più mani, quelle dei migranti e delle operatrici impegnate da mesi a tagliare e cucire scampoli di tessuto, scelti per ogni donna e per i diversi momenti della giornata. Ogni copricapo ha una sua originalità, sia per il colore sia per il tessuto utilizzato: ce ne sono in pizzo e in raso, in seta per le occasioni speciali, in cotone o in lino per le giornata calde, quelli etnici e colorati ma anche altri semplici e sobri. Ognuno diverso dall’altro, cuciti da mani di donne con l’unica finalità di regalare un sorriso alla donna che lo indossa. Un circuito di bene collega così le donne migranti, beneficiarie dell’accoglienza, alle donne che percorrono l’arduo sentiero della sofferenza.        Migrantes on line – 20.03.18

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