DA SARAJEVO A MARIUPOL, LA LEZIONE DA IMPARARE (Mario Calabresi)

Sarajevo Palazzo-TV, 1993
Sarajevo Palazzo-TV, 1993

Trent’anni fa iniziava l’assedio di Sarajevo, quattro anni e 12mila morti. Oggi, che la guerra è tornata nel cuore dell’Europa e molti dicono che non succedeva dai tempi del secondo conflitto mondiale, dobbiamo tornare con la memoria a quei giorni. Lo facciamo con la voce di Paolo Rumiz, allora giovane inviato in Jugoslavia, oggi profondo osservatore delle spaccature da cui nascono le contrapposizioni. Il suo amore per l’Europa è la ricetta migliore per la pace.

 Cos’era Sarajevo? «Una realtà multietnica leggendaria, dove il rabbino andava a cena dall’Imam e dove i preti ortodossi andavano a caccia sulle montagne insieme a quelli cattolici, dove nelle case dei cristiani c’era sempre una pentola che non aveva mai contenuto carne di maiale, per poter ospitare musulmani ed ebrei.       Continua nell’ ALLEGATO

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