Notiziario

NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo di Animazione Missionaria di SCANNABUE

BANGLADESH, CRESCE IL NUMERO DEI BATTEZZATITRA LE TRIBÙ LOCALI

 Un gruppo di 47 adulti ha ricevuto il Battesimo nel villaggio di Korbala della diocesi di Rajshahi, nel Bangladesh settentrionale. La cerimonia è avvenuta il 13 ottobre scorso in questo villaggio che fa parte della parrocchia di Bhutahara Quasi, fondata nel 2005 dai missionari del Pime e che attualmente ospita più di 2.500 cattolici.
Per molti anni i  missionari hanno lavorato al fianco delle tribù Santal e Orao, popoli tribali originari della zona che praticano una forma di dottrina religiosa  molto legata alla natura e alla venerazione degli spiriti.
In questi villaggi hanno portato la Bibbia, celebrato Messe e proposto corsi di catechesi.  Il risultato è stato sorprendente: 47 adulti di 15 famiglie hanno ricevuto il Battesimo.          Continua nell’ ALLEGATO

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IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA… (La Redazione)

Continuiamo a dedicare questo spazio della Comunicazione a raccontare ed illustrare le vostre nuove esperienze di animazione pensate e vissute durante il Mese Missionario. Si sa che le novità, in qualsiasi campo, si propagano per “passaparola” o per imitazione. Qui uniamo i due metodi: a voi la scelta… .
È così la volta dell’esperienza di Santa Maria della Croce, leggeremo come l’hanno organizzata, sviluppata e portata a termine. 

“MISSION POSSIBLE”

Partiamo da una frase di Madre Teresa di Calcutta che dice…“Fare la carità è ben altro che fare l’elemosina…” e noi Catechiste della parrocchia, da sempre sensibili e coese sul tema della carità, vogliamo partire da questo!

 Spesso durante l’anno, infatti, all’interno del percorso di catechismo proponiamo ai bambini diverse attività a tema “carità/povertà” nelle più diverse richieste e sfaccettature e in occasione della giornata Missionaria Mondiale, non potevamo non proporre una giornata “speciale” e di riflessione.          Continua nell’ ALLEGATO

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IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA…( La Redazione)

AVVENTO DI SOLIDARIETÀ

Come tutti gli anni l’Avvento è un momento importante per vivere con maggiore intensità la condivisione con coloro che, in questo momento, hanno più bisogno.
Proseguendo la scelta concordata lo scorso anno, destiniamo alla Caritas diocesana il nostro impegno solidale.

Nuovo Documento di Microsoft Word

Per informazioni rivolgersi alla Curia Vescovile, piazza Duomo, 27 – 26013 CREMA
Telefono 0373.256274 – segreteria@caritascrema.it

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,
il Papa è stato molto chiaro incontrando ad Assisi 500 poveri provenienti da tutto il mondo: «È tempo di restituire dignità e parola ai poveri, perché per troppo tempo le loro richieste sono rimaste inascoltate. E’ tempo che si aprano gli occhi per vedere lo stato di disuguaglianza in cui tante famiglie vivono.
E’ tempo di rimboccarsi le maniche per restituire dignità creando posti di lavoro».  E più avanti ha aggiunto: «Spesso la presenza dei poveri è vista con fastidio e sopportata; a volte si sente dire che i responsabili della povertà sono i poveri! Un insulto in più… Pur di non compiere un serio esame di coscienza sui propri atti, sull’ingiustizia di alcune leggi e provvedimenti economici, sull’ipocrisia di chi vuole arricchirsi a dismisura, si getta la colpa sulle spalle dei più deboli».
È vero solo chi è stato povero può capire il dramma della povertà!

Per questo ci è sembrato giusto dare la parola a chi ha vissuto la povertà in prima persona e così dalla rubrica “La lettera” curata da Biagio Maimone del sito “Politicamente corretto” abbiamo tratto la testimonianza scritta di chi ha vissuto questo dramma in prima persona.          Continua nell’ ALLEGATO

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IL SIGNORE CERCA CUORI CHE SANNO ASPETTARE (Angelus, 31-10-2021)

1a. AngelusNella Liturgia di oggi, il Vangelo racconta di uno scriba che si avvicina a Gesù e gli domanda: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?» (Mc 12,28). Gesù risponde citando la Scrittura e afferma che il primo comandamento è amare Dio; da questo poi, per naturale conseguenza, deriva il secondo: amare il prossimo come sé stessi (cfr vv. 29-31). Udita questa risposta, lo scriba non soltanto la riconosce giusta ma nel farlo, nel riconoscerla giusta, ripete quasi le stesse parole dette da Gesù: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici» (vv. 32-33).
Possiamo domandarci: Perché, nel dare il suo assenso, quello scriba sente il bisogno di ridire le stesse parole di Gesù? Questa ripetizione pare tanto più sorprendente se pensiamo che siamo nel Vangelo di Marco, il quale ha uno stile molto conciso. Che senso ha allora questa ripetizione? Questa ripetizione è un insegnamento, per noi tutti che ascoltiamo. Perché la Parola del Signore non può essere ricevuta come una qualsiasi notizia di cronaca. La Parola del Signore va ripetuta, fatta propria, custodita. La tradizione monastica, dei monaci, usa un termine audace ma molto concreto.           Continua nell’ ALLEGATO

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