Notiziario

SANZIONI: 4 GRAFICI PER SPIEGARE L’IMPATTO SULLA RUSSIA (Alberto Guidi)

Negli ultimi giorni si è molto discusso del fatto che la Russia si fosse preparata a resistere alle sanzioni economiche che le sarebbero state imposte in seguito all’invasione dell’Ucraina: in effetti, il debito pubblico contenuto e la bilancia dei pagamenti in attivo avevano consentito a Mosca di accumulare riserve monetarie. La risposta di Europa e Stati Uniti è stata però massiccia e compatta: le sanzioni comminate la scorsa settimana hanno avuto un effetto immediato – e forse in parte inatteso dal Cremlino – sull’economia russa. Che cosa è successo esattamente? Per quanto può resistere la Russia sotto il peso delle sanzioni?             Continua nell’ ALLEGATO

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I CALCOLI SBAGLIATI DI CHI FA LA GUERRA Resistiamo al gran gorgo (Leonardo Becchetti)

6a. I calcoli sbagliati«Soldato lascia cadere la tua arma e sarai un eroe». La paziente e dolce tenacia di una minuta vecchina di 80 anni, Yelena Ospinova, che scende in piazza con due enormi cartelli per manifestare a San Pietroburgo per la fine della guerra in Ucraina e viene arrestata è la nuova icona globale di questa guerra.

E si mescola alle tante immagini di eroismo e di speranza che abbiamo visto in questi giorni come l’altra di quell’uomo alto e magro con la barba che abbraccia piangendo un passante e alza un cartello dove prova vergogna per il suo Paese: «Sono russo, scusatemi per questo». O ancora la colonna enorme di civili ucraini che occupa la strada di Energodar e ferma l’avanzata dei carri armati russi verso la centrale nucleare lì ubicata. Le emozioni belle che suscitano esempi come questi si mescolano al dolore e alla rabbia per le scene di violenza e distruzione che vediamo e che rischiano di trascinarci in una trance bellicista.          Continua nell’ ALLEGATO

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IL PIANISTA SUONA PER I PROFUGHI IN UCRAINA: «MUSICA DOPO LE BOMBE» (Redazione Huffingtonpost)

IL BENVENUTO DEL PIANISTA AI PROFUGHI AL CONFINEDavide Martello, nome e origini siciliane, ma 40 anni passati nella foresta nera in Baviera, è arrivato ieri al confine tra la Polonia e l’Ucraina a Medika, portandosi dietro il suo pianoforte.

 Il suono della musica contro il rumore delle bombe. “Ci ho messo 15 ore ad arrivare fin qua, ma ne valeva la pena. I profughi hanno sentito per giorni solo il rumore dei bombardamenti, ora voglio che sentano solo la musica”. Davide Martello, nome e origini siciliane ma 40 anni passati nella foresta nera in Baviera, è arrivato ieri al confine tra la Polonia e l’Ucraina a Medika, potandosi dietro il suo pianoforte su un rimorchio a due ruote con una missione: suonare per tutti i rifugiati della guerra tra Russia e Ucraina che stanno cercando di raggiungere i Paesi dell’Unione Europea.
Una missione che il musicista ha preso a cuore e che in passato lo ha portato anche in altre esibizioni di solidarietà a Istanbul, Parigi e Kiev.          Continua nell’ ALLEGATO

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LA VIA CRUCIS DEI CRISTIANI CHE SI COMBATTONO TRA LORO (Giorgio Bernardelli)

8a. La via crucis...La Passione di Gesù e una guerra nel cuore dell’Europa dove anche molti di coloro che imbracciano le armi si professano cristiani.

“Ma come mai se sono entrambi cristiani si combattono?”. La domanda è dichiaratamente ingenua: sappiamo fin troppo bene che è già accaduto tante volte, anche in anni non poi così lontani. Eppure il dramma dell’invasione dell’Ucraina che si sta consumando sotto i nostri occhi non può non provocarci anche su questo. Non fosse altro che per il fatto che lo scontro armato a Kiev è stato preceduto da fratture e anatemi tra due Chiese, che rendono tuttora difficile una parola comune di pace pronunciata dai cristiani. Per questo all’inizio di questa Quaresima così segnata da questa ecatombe, voglio proporre una Via Crucis che mette a tema le divisioni tra i cristiani. Non solo quelle in Ucraina e in Russia, ma anche quelle a noi molto più vicine. Per toglierle dall’ineluttabilità in cui le abbiamo catalogate e riconoscerle invece come una ferita profonda che chiede oggi in maniera eloquente di essere redenta nel mistero della Pasqua.           Continua nell’ ALLEGATO

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NOTIZIE DAL CENTRO MISSIONARIO e DALL’UFFICIO MIGRANTES (La Redazione)

La terribile guerra che sta insanguinando l’Ucraina e la conseguente crisi umanitaria colpiscono profondamente tutti noi.
Nessuno avrebbe mai pensato che si sarebbe potuto arrivare a questo! Nessuno.
E tuttavia dobbiamo reagire nel modo più razionale, cercando di non sprecare risorse ed energie per stare il più vicino possibile alle nostre sorelle e ai nostri fratelli ucraini e nello stesso tempo essere testimoni di Pace coerenti in un mondo che sembra scivolare verso la barbarie.          Continua nell’ ALLEGATO

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CHE COSA VUOL DIRE PORGERE L’ALTRA GUANCIA? (Angelus. 20-02-2022)

1a. angelusNel Vangelo della Liturgia odierna Gesù dà ai discepoli alcune indicazioni fondamentali di vita. Il Signore si riferisce alle situazioni più difficili, quelle che costituiscono per noi il banco di prova, quelle che ci mettono di fronte a chi ci è nemico e ostile, a chi cerca sempre di farci del male. In questi casi il discepolo di Gesù è chiamato a non cedere all’istinto e all’odio, ma ad andare oltre, molto oltre. Andare oltre l’istinto, andare oltre l’odio. Gesù dice: «Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano» (Lc 6,27). E ancora più concreto: «A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra» (v. 29). Quando noi sentiamo questo, ci sembra che il Signore chieda l’impossibile. E poi, perché amare i nemici? Se non si reagisce ai prepotenti, ogni sopruso ha via libera, e questo non è giusto. Ma è proprio così? Davvero il Signore ci chiede cose impossibili, anzi ingiuste? È così?          Contiua nell’ ALLEGATO

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