Notiziario

ESSERE SUOI TESTIMONI, CON LA FORZA E LA PACE CHE SCATURISCONO DAL RISORTO (Fabián Antúnez)

3a. Foto ANTUNEZ_2-1-1024x512Questo il senso del Messaggio che Mons. Fabián, vescovo di S. José de Mayo in Uruguay, ha voluto lasciare ai suoi fedeli unitamente agli Auguri di Buona Pasqua

Cari amici di San José e Flores,
non c’è dubbio che, di tutti i problemi che l’uomo deve affrontare, la morte è il più grave di tutti. La combattiamo, si è riusciti a innalzare la vita media degli uomini, la medicina cerca di trovare palliativi per le malattie, ma lei è lì. La morte è ancora più dolorosa per ciò che interrompe che per ciò che è in sé stessa.
Domande inquietanti sorgono dai nostri cuori: a che serve un grande amore che deve durare solo pochi anni? Cosa c’è dietro quella porta?         Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

DA SARAJEVO A MARIUPOL, LA LEZIONE DA IMPARARE (Mario Calabresi)

Sarajevo Palazzo-TV, 1993
Sarajevo Palazzo-TV, 1993

Trent’anni fa iniziava l’assedio di Sarajevo, quattro anni e 12mila morti. Oggi, che la guerra è tornata nel cuore dell’Europa e molti dicono che non succedeva dai tempi del secondo conflitto mondiale, dobbiamo tornare con la memoria a quei giorni. Lo facciamo con la voce di Paolo Rumiz, allora giovane inviato in Jugoslavia, oggi profondo osservatore delle spaccature da cui nascono le contrapposizioni. Il suo amore per l’Europa è la ricetta migliore per la pace.

 Cos’era Sarajevo? «Una realtà multietnica leggendaria, dove il rabbino andava a cena dall’Imam e dove i preti ortodossi andavano a caccia sulle montagne insieme a quelli cattolici, dove nelle case dei cristiani c’era sempre una pentola che non aveva mai contenuto carne di maiale, per poter ospitare musulmani ed ebrei.       Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

SI RICOMINCIA CON NULLA E DAL NULLA… (Padre L.Maggi)

5a. Si ricominciaPadre Livio è un missionario del PIME che opera in Myanmar, con l’ONG New Humanity, specialmente nel campo della disabilità, del carcere minorile, dei tossicodipendenti. In poche, ma significative parole, descrive i sentimenti e le fatiche che prova la gente provata da mille difficoltà.
Stavo pensando come in poco tempo la vita, la vita di tutti è cambiata.
Il Covid prima e poi la paura della guerra e della catastrofe.
Pensavo a come ci si accorga che le cose che si rincorreva fino a questo momento possono svanire immediatamente.
Completamente. E ci si ritrova con una nulla in mano.         Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

LA VITA E L’AMORE VINCONO SU TUTTO (Dante Carraro)

6a. La vita e l'amore vincono su tuttoDalla Moldavia, dove sono impegnati i medici del CUAMM a sostegno dei profughi ucraini, una voce di speranza, nonostante le atrocità della guerra.
È quasi Pasqua. Festa di Resurrezione, di Vita che vince la morte. Il pensiero non può non andare a chi vive momenti bui, a chi si trova ogni giorno ad affrontare morte e sofferenza. Ogni conflitto, ogni guerra, ce lo ricorda sempre Papa Francesco, sono un sacrilegio, sono atrocità da abolire, prima che esse distruggano l’uomo. Ovunque. Dall’Etiopia al nord del Mozambico, dal Sud Sudan al Centrafrica, fino a quella più vicina a noi, in Ucraina. In Africa si consuma il nostro costante e determinato impegno quotidiano. Sono lì il nostro cuore e la nostra vita. Ma la solidarietà chiama anche vicino a noi.         Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo di Animazione Missionaria di Scannabue

VATICANO: CHE STAVOLTA CI SIA ASCOLTO

“Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili”.
È quasi impossibile non pensare a questo versetto del Magnificat dopo la consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria, compiuta da papa Francesco.
Un atto che, come egli stesso ha spiegato, non è una formula magica, ma un atto spirituale, attraverso il quale rivela una visione che riannoda passato, presente e futuro sotto lo sguardo di Dio.
Abbiamo smarrito la via della pace, dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre mondiali:
è questo che vogliamo ripetere?             Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

Il Centro Missionario informa… (La Redazione)

 LE TESTIMONIANZE DEI MISSIONARI SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

CONSIGLIAMO LA VISIONE

Auguri di Buona Pasqua da parte della Comunità Mussulmana agli Amici di Fede Cristiana.

Link al video:        youtube.com/watch?v=vqjNPBt_MAE

Iscriviti al canale di youtube del “Centro Missionario Diocesi di Crema”, per essere avvisato ad ogni pubblicazione di un nuovo video. Link: https://www.youtube.com/channel/UCV1dJoWbFRA2sSAwpJTBpxg

————————————————————

Untitled

con_testo

Cristo è ancora una volta inchiodato alla croce nelle madri
che piangono la morte ingiusta dei mariti e dei figli.
È crocifisso nei profughi
che fuggono dalle bombe con i bambini in braccio.
È crocifisso negli anziani
lasciati soli a morire,
nei giovani privati di futuro,
nei soldati mandati a uccidere i loro fratelli.
Cristo è crocifisso lì, oggi.

Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno!
 
Coraggio, camminiamo verso la Pasqua con il suo perdono.
Perché Cristo continuamente intercede presso il Padre per noi
e, guardando il nostro mondo violento,
il nostro mondo ferito,
non si stanca di ripetere queste parole.
Pasqua è allora la vera festa di Dio e dell’uomo,
perché la pace,
che Cristo ha conquistato sulla croce nel dono di sé,
viene distribuita a noi.
Perciò il Risorto, il giorno di Pasqua,
appare ai discepoli e li saluta «Pace a voi!»
Questo è il saluto di Cristo vincitore, di Cristo risorto.

Papa FRANCESCO

————————————————————

REAGIRE AL MALE CON LA CAREZZA DEL PERDONO (Papa Francesco)

1a. palmacroce-minQuesto il senso delle parole del Papa pronunciate durante l’omelia della Domenica delle Palme del 10 aprile.

Sul Calvario si scontrano due mentalità. Nel Vangelo, infatti, le parole di Gesù crocifisso si contrappongono a quelle dei suoi crocifissori. Questi ripetono un ritornello: “Salva te stesso”. Lo dicono i capi: «Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto» (Lc 23,35). Lo ribadiscono i soldati: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso» (v. 37). E infine, anche uno dei malfattori, che ha ascoltato, ripete il concetto: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso!» (v. 39). Salvare se stessi, badare a se stessi, pensare a se stessi; non ad altri, ma solo alla propria salute, al proprio successo, ai propri interessi; all’avere, al potere, all’apparire. Salva te stesso: è il ritornello dell’umanità che ha crocifisso il Signore. Pensiamoci.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————