Solo poche parole per ringraziare TUTTI per aver partecipato alla FESTA DEI POPOLI 2017.
Spero che di tutto questo lavoro non rimanga solo un buon ricordo, ma ci dia la consapevolezza che, seppur di un millimetro, abbiamo contribuito a far crescere il dialogo e la conoscenza reciproca tra le persone.
Concludo con una frase di Donnat, uno dei tre percussionisti che ci hanno accompagnato lungo la festa, che nel salutare mi ha detto:“Queste feste sono importanti anche per noi stranieri, perché ci permettono di conoscere ed apprezzare culture e persone che altrimenti non potremmo mai incontrare”.
Notiziario
APPUNTAMENTI… DA APPUNTARE (Redazione)
In occasione del 4° anniversario del rapimento di padre Paolo,scomparso in Siria il 29 luglio 2013, è stato presentato, presso il Centro S. Fedele di Milano il libro curato dal giornalista e scrittore Riccardo CRISTIANO, già vaticanista di radio RAI
PAOLO DALL’OGLIO
La profezia messa a tacere
Edizioni San Paolo
Queste le parole dell’autore che è anche presidente dell’«Associazione giornalisti amici di padre Dall’Oglio».
Stiamo assistendo sgomenti, da settimane, mesi, anni, alla trasformazione del territorio siriano nel teatro di un martirio di massa. Gli appelli che quattro anni fa, prima di essere rapito, padre Paolo lanciava in favore di un movimento pacifista, che potesse assicurare la protezione dei civili e diventasse parte attiva nell’accompagnare la transizione, sono perciò di un’attualità estrema e impensabile.
Quella di padre Dall’Oglio è una profezia, perché la questione siriana è oggi una questione mediterranea, che ci coinvolge da Lisbona a Teheran. Tragedie che portano il seme inespresso di una volontà di cambiamento e di vivere insieme. Credo che proprio questa fosse la profezia dimenticata di padre Paolo. È vero che in questi nostri tempi e in queste nostre terre è stato iniettato un morbo terrorista, jihadista, esclusivista, apocalittico. Ma è altrettanto vero che milioni di persone avvertono oggi che dobbiamo tornare a vivere insieme, prima che sia troppo tardi.
Lo scopo del libro è dare un ancoraggio accessibile, semplice e leggibile per scoprire la figura di padre Dall’Oglio. E allo stesso tempo un riferimento concreto al suo pensiero, attraverso dei suoi testi che abbiamo ripubblicato grazie alla cortesia della rivista dei gesuiti, Popoli, con cui collaborava. Un modo anche per riflettere sulla profondità del suo messaggio, con l’aiuto di alcuni professori cristiani e musulmani, fra cui Paolo Branca e Adnane Mokrani. Il tentativo di tracciare il profilo di un mistico che ha però un’assoluta urgenza di fare.
Padre Paolo sapeva che non si può dire ‘voglio la pace’ e poi restare spettatori disinteressati degli eventi. Ce l’ha dimostrato lui, attraverso il lavoro per il dialogo interreligioso presso il monastero di Mar Musa: un modo per mettere la prima pietra di un edificio in cui popoli e culture si riconoscano come complementari”. “Uno degli aspetti più forti e attuali del suo messaggio è che dalla Siria, questa terra devastata da una lotta per il potere tra contrapposti imperialismi, arrivano ancora oggi tanti messaggi d’affetto verso padre Dall’Oglio, persone che ci ringraziano per averlo ricordato e ci dicono di sentirlo ancora lì, fra loro. Credo sia il segno vero della sua presenza attiva come operatore di pace. Se possiamo rendergli un servizio non è quello agiografico, non è solo quello di sperare che torni fra di noi, ma di ricordarci che la nostra presenza attiva in quello scenario non può essere quella di tifosi, ma di partigiani della pace.
LA PAURA PER I TROPPI IMMIGRATI E LO SPRECO DI MILIONI DI TONNELLATE DI CIBO (Paolo Bustaffa)
E se gli immigrati, giunti da diversi angoli del mondo, improvvisamente sparissero dall’Italia? La domanda non è per nulla nuova. Qualche anno addietro questo interrogativo è diventato un film che ha posto una domanda all’opinione pubblica anche se non ha del tutto colto l’aspetto umano della repentina scomparsa degli immigrati.
Ha lasciato l’impressione che questa eventualità potesse essere letta solo come un venir meno di forze lavoro. Un venir meno di braccia e di corpi ma non di persone. Non c’è bisogno di citare le diverse forme di contributo degli immigrati, comunitari ed extracomunitari, all’economia e alla società italiana. L’articolo continua nell’ ALLEGATO
28/05/2017. L’ASCENSIONE CI SVELA CHE LA CHIESA ESISTE SOLO PER ANNUNCIARE IL VANGELO (Papa Francesco – Regina coeli)
Oggi, in Italia e in altri Paesi, si celebra l’Ascensione di Gesù al cielo, avvenuta quaranta giorni dopo la Pasqua. La pagina evangelica (cfr Mt 28,16-20), quella che conclude il Vangelo di Matteo, ci presenta il momento del definitivo commiato del Risorto dai suoi discepoli.
Carissimi Fratelli e Sorelle,
La scena è ambientata in Galilea, il luogo dove Gesù li aveva chiamati a seguirlo e a formare il primo nucleo della sua nuova comunità. Adesso quei discepoli sono passati attraverso il “fuoco” della passione e della risurrezione; alla vista del Signore risorto gli si prostrano davanti, alcuni però sono ancora dubbiosi. A questa comunità spaurita, Gesù lascia il compito immenso di evangelizzare il mondo; e concretizza questo incarico con l’ordine di insegnare e battezzare nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo (cfr v. 19). Il Regina coeli continua nell’ ALLEGATO
UNITI NELLA DIFFERENZA GRAZIE ALLA FORZA DEL PERDONO (Papa Francesco – Omelia di Pentecoste: 05.06.17)
Si conclude oggi il tempo di Pasqua, cinquanta giorni che, dalla Risurrezione di Gesù alla Pentecoste, sono contrassegnati in modo speciale dalla presenza dello Spirito Santo. È lui infatti il Dono pasquale per eccellenza. È lo Spirito creatore, che realizza sempre cose nuove. Due novità ci vengono mostrate nelle Letture di oggi: nella prima, lo Spirito fa dei discepoli un popolo nuovo; nel Vangelo, crea nei discepoli un cuore nuovo.
Carissimi Fratelli e Sorelle,
Un popolo nuovo. Nel giorno di Pentecoste lo Spirito discese dal cielo, in forma di «lingue come di fuoco, che si dividevano e si posarono su ciascuno […], e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue» (At 2,3-4). La Parola di Dio così descrive l’azione dello Spirito, che prima si posa su ciascuno e poi mette tutti in comunicazione. L’omelia continua nell’ ALLEGATO
SUD SUDAN: NON BASTA LA GUERRA (Raffaele MASTO)
Nel Sud Sudan della guerra che non sembra avere soluzioni accade anche questo: alcune decine di bambini che avevano meno di 5 anni sono morti a causa di una somministrazione sbagliata di vaccini per il morbillo.
Lo si è appreso dal Ministero della sanità che ha fatto sapere che si è trattato di un “errore umano”: i vaccini non erano stati ben conservati, è stata usata una siringa per tutti i bambini e tra chi somministrava i farmaci c’erano persino bambini di 12 anni.
Il governo del Sud Sudan ha fatto sapere che è stata creata una commissione per trovare i responsabili della morte dei bambini e capire se sarà possibile risarcire le famiglie. Sono 2 milioni i bambini in tutto il paese che sono sottoposti al programma di vaccinazioni contro il morbillo. L’Organizzazione mondiale della sanità ha organizzato dei corsi per gli operatori sanitari e l’Unicef ha fornito i vaccini.
Il fatto che i “vaccini non erano stati ben conservati” significa quasi certamente che le fiale che contengono il medicinale erano usciti dalla cosiddetta catena del freddo. I vaccini infatti devono essere tenuti ad una temperatura costante stabilita e sotto zero. Difficile farlo in un territorio come quello del Sud Sudan: senza strade, quindi con tempi di percorrenza infiniti, con temperature a volte straordinariamente alte e con pochi veicoli in grado di effettuare trasporti frigoriferi.
Il fatto poi che sia stata usata una stessa siringa per più vaccinazioni è un’altra dimostrazione che, evidentemente, il personale incaricato non era in possesso degli anche minimi elementi di professionalità sanitaria. Raffaele MASTO – Buongiorno Africa – 05.06.17
IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA… (Redazione)
❶ Vanno e vengono…
SONO TRA NOI:
+ padre Renato RIBONI missionario della Consolata impegnato in Colombia.
+ P. Francesco VALDAMERI, missionario monfortano, da più di quaranta anni impegnato nello Zambia.
+ P. Alberto SAMBUSITI, missionario del PIME, dall’Algeria, per un periodo di vacanza e per un doveroso “tagliando” sanitario. È disponibile per incontri e momenti di riflessione: basta contattarlo al seguente numero di telefono: 329.4971692. A fine estate tornerà nell’amata Africa, in Cameroun.
+ P. Salvatore FORNER, missionario comboniano, da cinquant’anni in Mozambico (Africa).
+ P. Innocenzo PACCHIONI, missionario cappuccino, impegnato da molti anni in Brasile.
+ Sr. Elisabetta RIBONI, missionaria della Società di S. Paolo, 52 anni in Pakistan.
+ Don Federico BRAGONZI, missionario “fidei donum” in Uruguay, per un momento di riposo e qualche visita medica.
SONO RIPARTITI:
– Fratel Ivan CREMONESI, comboniano, originario della parrocchia di Crema Nuova, alla volta di Butembo, nella regione orientale del Kivu, colpita dalla guerra per il controllo delle miniere di coltan.
– Madre Amelia MARCHESINI, missionaria canossiana, alla volta del Brasile, ad Imperatriz (Maranhão).
ARRIVERANNO:
* P. Giuseppe MIZZOTTI dal Perù.
Avvisiamo tutte le Parrocchie interessate a rimanere in contatto per avere notizie sempre aggiornate
❷ Incontri di Animazione Missionaria
Con quello di domenica 21 maggio si sono conclusi gli incontri di ANIMAZIONE MISSIONARIA per questo anno. Ringraziamo le Amiche e gli Amici del Gruppo Missionario di Santa Maria della Croce, il parroco, don Armando e gli altri Missionari della Spirito Santo, per la splendida ospitalità che ci hanno riservato.
Data l’importanza, il valore e la profondità delle testimonianze ascoltate nei quattro incontri che si sono svolti nell’arco dell’anno, come Centro Missionario abbiamo deciso di raccoglierle in un opuscoletto in modo che non vadano perdute per nessuno. Per chi ha partecipato agli incontri sarà un’occasione per ricordare e continuare la riflessione; per chi invece non ha potuto partecipare sarà un’occasione per conoscere un pensiero in più e magari, la prossima volta, non lasciarsi scappare l’occasione di un incontro.
❸ Giornate di Formazione e Spiritualità Missionaria
Dal 24 al 27 agosto prossimi si terrà ad Assisi – Santa Maria degli Angeli la 15a edizione delle Giornate Nazionali di Formazione e Spiritualità Missionaria che introduce all’animazione missionaria del nuovo anno pastorale. Il tema delle Giornate, “LA MESSE È MOLTA, ma noi cosa vediamo?” riprende come sempre lo slogan della prossima Giornata Missionaria Mondiale: LA MESSE È MOLTA. L’invito a partecipare è rivolto a tutti coloro che, a vario titolo, sono interessati al tema missionario. In pratica quindi tutti i battezzati.
Il termine per le iscrizioni è fissato al 16 luglio 2017. Sui prossimi numeri della Comunicazione vi invieremo maggiori informazioni. Per il momento controllate il vostro calendario e assicuratevi che l’ultima settimana di agosto sia libera.
Attenzione! Già 6 persone si sono prenotate, oltre naturalmente al nostro vescovo, mons. Daniele, tra i relatori delle Giornate.
L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA… (Redazione)
❶ La Festa dei Popoli
Anche quest’anno fervono i preparativi per la prossima FESTA DEI POPOLI che avrà luogo a Montodine, sabato 1 luglio. Quest’anno si preannunciano grandi novità, perché la Festa incrocerà un’altra grande iniziativa che, pur essendo soltanto alla seconda edizione, sta riscuotendo molto e meritato successo: LA PACE CAMMINA SUL SERIO. Due iniziative che, nel nome della pace, vogliono favorire l‘incontro tra le persone, l’unico antidoto contro l’indifferenza, il disinteresse e a volte l’ostilità verso gli altri che purtroppo sembrano crescere nel nostro tessuto sociale. Eppure è scritto nel DNA di ogni cultura e di ogni storia umana che solo dall’incontro con altri uomini e donne possono nascere idee, progetti, trasformazioni. Proprio quello che vogliamo dimostrare a Montodine il 1 luglio.
Ringraziamo fin d’ora la Comunità di Montodine, i sacerdoti don Emilio, don Osvaldo, don Francesco, la Comunità Papa Giovanni XXIII e tutti coloro che, attraverso il loro impegno, consentiranno alla Festa il successo che merita. Una riflessione sull’evento nell’ ALLEGATO
❷ Messa in lingua spagnola
Sono riprese le celebrazioni della Messa in lingua spagnola. Domenica 9 luglio sarà celebrata, alle ore 15, presso la Parrocchia di S. Giacomo.
❸ Messa in lingua portoghese
La Messa in lingua portoghese, per la Comunità brasiliana, è sospesa. Don Vito GROPPELLI sarà infatti in Brasile per tutto il mese di luglio.
CARI ADOLESCENTI, SEMPLICEMENTE GRAZIE (Sergio Di Benedetto)
In queste settimane estive in parrocchia accade che migliaia di ragazzi trascorrano le loro giornate, dal mattino alla sera, prendendosi cura dei bambini, con gioia ed esuberanza. Non tutto andrà liscio, non tutti saranno all’altezza. Ma ci sono. E hanno «sete di fare» dentro le nostre comunità.
Finisce la scuola e si aprono i cancelli di oratori e centri parrocchiali: è il tempo dell’oratorio feriale, o Grest, o campo estivo.
Per tutta la penisola si muovono all’ombra della comunità cristiana migliaia di bambini e migliaia di animatori, spesso adolescenti delle scuole superiori. Si tratta di un servizio prezioso che la Chiesa italiana offre alla collettività, soprattutto (ma non solo) a chi è maggiormente in difficoltà dal punto di vista economico e non può permettersi i soggiorni linguistici, o le giornate organizzate dalle amministrazioni comunali o da cooperative ed enti, che hanno proposte molto valide, ma spesso, giustamente, di maggior costo. L’articolo prosegue nell’ ALLEGATO
INAUGURATA IN UN VILLAGGIO EGIZIANO LA CHIESA COSTRUITA CON LE OFFERTE DEI MUSULMANI
C’è voluto poco più di un anno per costruire la seconda chiesa del villaggio di Ismailia, nella provincia egiziana di Minya. E la relativa brevità dei tempi di edificazione del luogo di culto cristiano è stata dovuta anche al contributo finanziario offerto a sostegno del progetto dalla locale popolazione di fede musulmana. L’inaugurazione della nuova chiesa, dedicata a San Giorgio e alla Vergine Maria, è avvenuta la scorsa settimana e ha visto la partecipazione festosa di molti abitanti del villaggio, cristiani e musulmani. Nel suo intervento, il sindaco Ibrahim ha presentato la costruzione della chiesa come un segno visibile e concreto per irrobustire la concordia nazionale, realizzato grazie al contributo della popolazione locale e senza far ricorso a quei capitali stranieri che spesso finanziano l’edificazione di presidi di carattere religioso all’estero per espandere la propria rete di influenza politica o settaria. Nell’area del villaggio di Ismailia vivono circa 20mila egiziani, per un terzo cristiani copti e per due terzi musulmani sunniti. La decisione di costruire una seconda chiesa è stata presa poco più di un anno fa per evitare agli abitanti cristiani di doversi allontanare troppo dalle proprie case per prendere parte alle liturgie esponendosi al rischio di aggressioni e rapimenti.
Il “comitato di riconciliazione” del villaggio di Ismailia, incaricato di prevenire o risolvere i conflitti settari, aveva approvato nel marzo 2016 la costruzione della nuova chiesa copta, stabilendo anche l’area da destinare all’edificazione del luogo di culto. Nell’assemblea del comitato – riferirono allora fonti locali consultate dall’Agenzia Fides – i membri dell’organismo, in larga parte musulmani, avevano messo ai voti l’eventuale costruzione della chiesa e la localizzazione scelta. La proposta aveva ottenuto 49 voti favorevoli e solo 4 contrari. Il consenso quasi unanime alla costruzione della chiesa copta era stato accolto con sollievo dalle locali comunità cristiane, in un’area segnata in passato da diversi episodi di intolleranza settaria. AGENZIA FIDES – 16.05.2017