Notiziario

MIGRANTES NAZIONALE HA UN NUOVO DIRETTORE GENERALE: DON GIOVANNI DE ROBERTIS (Migrantes on line)

21-1È don Giovanni De Robertis il nuovo Direttore generale della Fondazione Migrantes. La nomina è arrivata oggi dal Consiglio Permanente della CEI che si è riunito a Roma, durante i lavori dell’Assemblea Generale dei vescovi italiani.

Don De Robertis sostituisce Mons. Gian Carlo Perego, chiamato, lo scorso 15 febbraio, da Papa Francesco a guidare la diocesi di Ferrara-Comacchio. Mons. Perego era stato nominato Direttore generale nel 2009 succedendo a Mons. Piergiorgio Saviola. Il Presidente della Fondazione Migrantes, Mons. Guerino Di Tora, ringrazia particolarmente Mons. Perego per il lavoro svolto con passione e incondizionata  dedizione.                                                                  L’articolo continua nell’ ALLEGATO

IL TERRORISMO SFUGGITO DI MANO (Alessandro Marescotti)

21-3L’orribile strage è stata compiuta da chi un tempo era un utile strumento di destabilizzazione della Libia e della Siria. Era stato segnalato ben cinque volte all’antiterrorismo. Ma era un utile terrorista perché doveva colpire Gheddafi e Assad. Oggi quel terrorista “buono” colpisce gli innocenti. E ci svegliamo dalla folle idea che il terrorismo sia giustificabile se colpisce i nostri target.

L’autore della strage di Manchester faceva parte di una rete terroristica ed era passato dalla Libia e dalla Siria prima di fare la carneficina. Era stato segnalato ben cinque volte all’antiterrorismo. Hashem Abedi era quello che qualche anno fa i mass media interventisti avrebbero definito un “combattente per la libertà”. Ancora una volta emerge quanto avevamo ragione a schierare PeaceLink contro la guerra in Libia e in Siria.                                                                                                                                                                          L‘articolo prosegue nell’ ALLEGATO

13/05/2017. DALLE SUE BRACCIA VERRÀ LA SPERANZA E LA PACE PER TUTTI I MIEI FRATELLI… (Papa Francesco – Omelia per la santificazione di Francisco e Jacinta Marto a Fatima)

20-1Apparve nel cielo […] una donna vestita di sole»: attesta il veggente di Patmos nell’Apocalisse (12,1), osservando anche che ella era in procinto di dare alla luce un figlio. Poi, nel Vangelo, abbiamo sentito Gesù dire al discepolo: «Ecco tua madre» (Gv 19,26-27). Abbiamo una   Madre! Una “Signora tanto bella”, commentavano tra di loro i veggenti di  Fatima sulla strada di casa, in quel benedetto giorno 13 maggio di cento anni fa. E, alla sera, Giacinta non riuscì a trattenersi e svelò il segreto alla mamma: “Oggi ho visto la Madonna”.

Carissimi Fratelli e Sorelle,
Essi avevano visto la Madre del cielo. Nella scia che seguivano i loro occhi, si sono protesi gli occhi di molti, ma… questi non l’hanno vista. La Vergine Madre non è venuta qui perché noi la vedessimo: per questo avremo tutta l’eternità, beninteso se andremo in Cielo.
Ma Ella, presagendo e avvertendoci sul rischio dell’inferno a cui conduce una vita – spesso proposta e imposta – senza Dio e che profana Dio nelle sue creature, è venuta a ricordarci la Luce di Dio che dimora in noi e ci copre, perché, come abbiamo ascoltato nella prima Lettura, il «figlio fu rapito verso Dio» (Ap 12,5). E, secondo le parole di Lucia, i tre privilegiati si trovavano dentro la Luce di Dio che irradiava dalla Madonna. Ella li avvolgeva nel manto di Luce che Dio Le aveva dato.                                                                                                                                                                L’omelia continua nell’ ALLEGATO

LA POLITICA AFRICANA DI MACRON (Raffaele Masto)

20-2Cosa cambierà con l’elezione di Emmanuel Macron nelle  relazioni tra Francia e Africa? Parigi, che ci sia al potere Hollande o Sarkozy, Chirac o Mitterand ha mantenuto, rispetto al continente, una politica sostanzialmente  costante, senza sbalzi come se le relazioni con l’Africa, per   Parigi, fossero immutabili.

 L’Africa è entrata poco nella campagna elettorale, ma il nuovo presidente qualche dichiarazione l’ha fatta. Intanto in più di una occasione ha espresso la volontà di aumentare gli aiuti all’Africa. Più in generale Macron si è impegnato in quella che ha definito una rifondazione delle relazioni francesi ed europee con il continente africano. Obiettivo: creare un nuovo partenariato equilibrato, di fiducia e di crescita.                                                               L’articolo continua nell’ ALLEGATO

QUEI MIRACOLI AL POSTO DELLA CARNE (Gilberto Borghi)

20-3Più volte mi sono imbattuto in ragazzi che sono molto più disponibili a credere ai libri di Brosio su Medjugorje, che non alla resurrezione di Gesù.

Ancora in questi giorni di interrogazioni, non manca occasione per ritrovare coi ragazzi il tema del valore dei miracoli in rapporto alla fede      cristiana. Le discussioni di questi giorni sulle affermazioni a braccio del papa su Medjugorje, me lo ha fatto riemergere. E la cosa che mi continua a colpire è come per i miei studenti sia molto più facile credere alla possibilità dei miracoli che non alla storicità dei dati.

“Chi l’ha poi detto che Gesù è esistito? Potrebbe essere che ci hanno raccontato una balla gigantesca”. “No, Aurora, non posso accettare la tua risposta. Sull’esistenza di Gesù ci sono i dati storici. Perciò te lo devo contare errore”. Mi stava accusando di essere stato ingiusto nella valutazione di una domanda di una verifica, perché, secondo lei, è opinabile la storicità di Gesù. Ma nella stessa verifica, in una risposta ad un’altra domanda, ancora Aurora scrive: “Certo che io ci credo (l’esistenza e la provvidenza degli angeli come messaggeri di Dio). Ci sono le prove. Tanti hanno avuto visioni e esperienze strane, inspiegabili in modo diverso. Perciò è vero”.                                                          L’articolo continua nell’ ALLEGATO

ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA – 2017 (Redazione)

19-3Anche quest’anno riparte la ben nota Campagna di offerta di riso nelle piazze e nelle Parrocchie  della nostra Diocesi, in collaborazione con   F.O.C.S.I.V., Coldiretti e il M.L.F.M. di Lodi.

 FOCSIV, da 45 anni, rappresenta la realtà di 78 organismi cristiani che, grazie al volontariato internazionale, operano in oltre 80 paesi delle   aree più povere del Pianeta, realizzando interventi differenziati in risposta alle specifiche esigenze delle comunità locali, con il comune obiettivo di costruire una società rispettosa dei diritti umani, equa e inclusiva, a livello globale e locale.
Attraverso la Campagna “Abbiamo RISO per una cosa seria” FOCSIV insieme ai suoi Soci, intende promuovere l’agricoltura familiare in Italia e nel mondo.
L’agricoltura familiare è la risposta dei contadini italiani e del mondo alla fame e allo sfruttamento del lavoro, ai cambiamenti climatici e alle multinazionali dell’agroalimentare, ma è anche rispetto delle biodiversità, delle colture e delle culture dei diversi Paesi.
Il riso è l’alimento più consumato in tutto il mondo, quello contenuto nel pacco, 100% italiano, è il simbolo dell’alleanza tra i contadini del Nord e del Sud del mondo.
Grazie al contributo di chi vorrà partecipare potremo difendere con loro, insieme a FOCSIV, Coldiretti e il Movimento Lotta contro la Fame nel Mondo  il diritto al cibo e la dignità di chi lavora la terra e in particolare sostenere un Progetto di sostegno nutrizionale e sanitario a donne e bambini di MUYANZA (RUANDA).  

FERRARA: IL GESTO DEI BIMBI CHE RISANA LA FERITA DI GORINO (Migrantes on line)

Come tutti ricorderanno, nella notte tra il 24 e 25 ottobre scorsi, a 12 giovani profughe africane viene impedito di raggiungere la località nel Delta del Po che avrebbe dovuto accoglierle.  

20-4L’evento suscita in buona parte dell’opinione pubblica un moto di sdegno, arrivando anche tra i banchi di una scuola di Finale Emilia, nel bolognese. La classe IV° D della Primaria ‘Castelfranchi’, riflettendo insieme alle maestre su quei drammatici avvenimenti e sul fatto che una delle ragazze, la 20enne Joy Andrew, portasse in grembo il piccolo Michael (nato circa due mesi dopo, il 12 dicembre, all’Ospedale di Cona, vicino a Ferrara), ha pensato a un gesto di concreta carità. Gli alunni hanno, infatti, deciso di donare a Joy e Michael i soldi risparmiati in due mesi grazie all’acquisto condiviso, col progetto ‘Merenda sana’, di alimenti più indicati al posto delle merendine. Il denaro è stato quindi donato al Servizio accoglienza alla vita di Ferrara perché lo utilizzi per l’acquisto di vestiario e prodotti di prima necessità per Michael.                                                                  L’articolo continua nell’ ALLEGATO

INIZIO DEL RAMADAN: MESSAGGIO DELLA CHIESA ITALIANA (Mons. Ambrogio Spreafico)

20-5Questo il Messaggio di augurio che monsignor Ambrogio SPREAFICO, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei, ha inviao ai musulmani e alle musulmane presenti in Italia ad inizio del Ramadan il 26.05.2017

La pace sia con voi!
In occasione del sacro mese di Ramadan, che sta per iniziare, è proprio questo l’augurio e la preghiera che sentiamo di voler condividere con voi e con tutti gli uomini e le donne di buona volontà, perché cessino guerre e violenze di ogni sorta e sia stabilita quella pace di cui il mondo ha bisogno.
Siamo tutti consapevoli di quanto sia necessaria la collaborazione di tutti, per costruire una pace che sia reale e giusta, che sia destinata a durare nel tempo.
È proprio per questo che rinnoviamo la nostra disponibilità e il nostro impegno a creare occasioni di incontro e di conoscenza, di amicizia e di condivisione: perché le nostre comunità possano unire il loro sguardo verso un presente e un futuro di pace e di convivenza tra le fedi e tra i popoli.
All’unico Dio, Clemente e Misericordioso, affidiamo il sacro mese di Ramadan, le vostre e le nostre comunità, il cammino che abbiamo fatto e quello che ancora potremo e vorremmo fare insieme.
Ramadan mubarak, Ramadan benedetto a tutti.

07/05/2017. LA MERAVIGLIOSA ESPERIENZA DI SENTIRSI AMATI DA GESÙ (Papa Francesco – Regina coeli)

7 MAGGIONel Vangelo di questa domenica (cfr Gv 10,1-10), detta “la domenica del buon pastore”, Gesù si presenta con due immagini che si completano a vicenda. L’immagine del pastore e l’immagine della porta dell’ovile.

 Carissimi Fratelli e Sorelle,

Il gregge, che siamo tutti noi, ha come abitazione un ovile che serve da rifugio, dove le pecore dimorano e riposano dopo le fatiche del cammino. E l’ovile ha un recinto con una porta, dove sta un guardiano. Al gregge si avvicinano diverse persone: c’è chi entra nel recinto passando dalla porta e chi «vi sale da un’altra parte» (v. 1). Il primo è il pastore, il secondo un estraneo, che non ama le pecore, vuole entrare per altri interessi. Gesù si identifica col primo e manifesta un rapporto di familiarità con le pecore, espresso attraverso la voce, con cui le chiama e che esse riconoscono e seguono (cfr v. 3). Lui le chiama per condurle fuori, ai pascoli erbosi dove trovano buon nutrimento.

                                                                                                               La riflessione continua nell’ ALLEGATO

SUD SUDAN: GUERRA, BUSINESS E NUOVE CAPITALI (Raffaele Masto)

19-1Costruire capitali differenti da quelle che lo sono sempre state è un vezzo africano. Pensate ad Abuja, in Nigeria, o a Yamsoukrou in Costa d’Avorio. Ma costruire capitali è anche un business: appalti, investimenti stranieri, grandi imprese di trasporti.

 Anche il Sud Sudan ha pensato a costruire una nuova capitale. Ci ha pensato quando raggiunse l’indipendenza, nel 2011, con un referendum dal risultato scontato ma accolto con grande esultanza e festeggiamenti. E ha continuato a pensarci fino ad oggi sebbene ci sia una delle più devastanti guerre civili del pianeta, con milioni di profughi, rifugiati, sfollati interni e milioni di bambini vittime della fame e della carestia, e altre migliaia arruolati come bambini soldato.                                                                                                                       L’articolo continua nell’ ALLEGATO