Notiziario

IL VANGELO CI COMUNICA IL DINAMISMO DELLA FEDE E DELLA CARITÀ (papa FRANCESCO – Angelus 23/12/18)

2. papa-francesco-min-1140x757La liturgia di questa quarta domenica di Avvento pone in primo piano la figura di Maria, la Vergine Madre, in attesa di dare alla luce Gesù, il Salvatore del mondo. Fissiamo lo sguardo su di lei, modello di fede e di carità; e possiamo chiederci: quali erano i suoi pensieri nei mesi dell’attesa?

La risposta viene proprio dal brano evangelico di oggi, il racconto della visita di Maria alla sua anziana parente Elisabetta (cfr Lc 1,39-45). L’angelo Gabriele le aveva svelato che Elisabetta aspettava un figlio ed era già al sesto mese (cfr Lc 1,26.36). E allora la Vergine, che aveva appena concepito Gesù per opera di Dio, era partita in fretta da Nazareth, in Galilea, per raggiungere i monti della Giudea, e trovare sua cugina.     Continua nell’ ALLEGATO

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A NATALE NON MUORE LA SPERANZA PER P. MACCALLI (Agenzia Fides)

3. Non muore la speranzaAfrica/Niger

“A Niamey, la capitale del paese, durante le celebrazioni, non manca mai la preghiera per la liberazione di padre Gigi, che da ormai tre mesi è nelle mani dei suoi rapitori. Alla fine di ogni Messa, celebrata nelle comunità della diocesi di Niamey, questa preghiera viene recitata coralmente e, probabilmente, lo faremo anche a Natale, a meno che, nel frattempo, p. Gigi non venga liberato: ce lo auguriamo tutti. Se così fosse, sarà uno splendido Natale. La speranza non muore”.

È quello che scrive all’Agenzia Fides padre Vito Girotto, sacerdote della Società per le Missioni Africane in Niger. “Ho dovuto abbandonare la parrocchia, dopo il rapimento di padre Gigi Maccalli (vedi Fides 18/9/2018) – scrive – e venire a risiedere a Niamey”, racconta.        Continua nell’ ALLEGATO

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SE IL NOSTRO CUORE E’ IN DIO LA GIOIA E’ PIENA (papa FRANCESCO – Angelus 16/12/18)

1. Angelus PapaIn questa terza domenica di Avvento la liturgia ci invita alla gioia. Sentite bene: alla gioia. Il profeta Sofonia si rivolge con queste parole alla piccola porzione del popolo di Israele: «Rallegrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme!» (3,14).

Gridare di gioia, esultare, rallegrarsi: questo è l’invito di questa domenica. Gli abitanti della città santa sono chiamati a gioire perché il Signore ha revocato la sua condanna (cfr v. 15). Dio ha perdonato, non ha voluto punire! Di conseguenza per il popolo non c’è più motivo di tristezza, non c’è più motivo di sconforto, ma tutto porta a una gratitudine gioiosa verso Dio, che vuole sempre riscattare e salvare coloro che ama. E l’amore del Signore per il suo popolo è incessante, paragonabile alla tenerezza del padre per i figli, dello sposo per la sposa, come dice ancora Sofonia: «Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia» (v. 17). Questa è – così si chiama – la domenica della gioia: la terza domenica dell’Avvento, prima del Natale.     Continua nell’ ALLEGATO

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IL NATALE DI PADRE GIGI MACCALLI: CHIUSA LA SUA MISSIONE DI BOMOANGA, MA NON MUORE LA SPERANZA (Ag. Fides)

MALI-BAMAKO-NIGER RIVER-DAILY LIFEUna finestra sul Niger

Sono ormai passati tre mesi dal rapimento di padre Pier Luigi Maccalli, sacerdote della Società per le Missioni Africane. Non vi è nessuna notizia certa sul luogo in cui è tenuto prigioniero né sui passi intrapresi per liberarlo. La sua missione di Bomoanga, in Niger, dove ha lavorato per più di 11 anni, è stata chiusa: i missionari e le suore hanno dovuto rifugiarsi a Niamey, la capitale. I pochi cristiani rimasti sono nello sconforto. Come sarà il loro Natale quest’anno? E come lo vivrà padre Gigi? “Attraverso alcuni scritti dello stesso p. Gigi, noi tutti, suoi confratelli SMA, teniamo viva la speranza”, scrive all’Agenzia Fides p. Marco Prada, SMA.
Per le celebrazioni natalizie del 2013 p. Gigi scriveva: “La sera, nella mia missione, alzo sovente lo sguardo verso il cielo. Oggi capisco perché ci sono tante stelle così luminose: sono le stelle degli innocenti. Basti pensare che per il solo Niger, la malnutrizione ha già causato la morte di più di 2.500 bambini tra il mese di gennaio e quello di settembre di quest’anno.      Continua nell’  ALLEGATO

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I PRIMI TRE MESI DI LIBERTÀ DI PIERLUIGI (Mauro Armanino)

3. padre_maccalliUna finestra sul Niger

Rapito da sconosciuti il 17 settembre scorso e ancora nelle mani di chi l’ha venduto per una causa perduta fin dall’inizio. Fare soldi e contribuire a creare sconcerto e paura nel cuore delle fragili comunità cristiane intessute di sabbia e di cielo. Pierluigi Maccalli non è mai stato libero come adesso, proprio ora che non ha più potere sul tempo, le mani e le parole. Libero nelle mani dell’Altro che come lui si è fatto schiavo, diventando come sabbia nelle mani umane, Lui, il Dio fatto sabbia fin dall’inizio del tempo. Tutto era scritto da sempre. Pierluigi lo diceva sempre. Che in una missione bisogna ‘durare’, e in particolare in quel pezzo di savana che l’ha sedotto e poi abbandonato al suo destino. Senza volerlo hanno messo in pratica il suo desiderio.    Continua nell’ ALLEGATO

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IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA…

A –  I nostri Missionari ci scrivono
La festa del Natale è sempre una bellissima occasione di incontro con i nostri Missionari. In molti infatti ci hanno scritto per fare gli Auguri e per fare il bilancio del loro lavoro, anche perché Natale precede di soli 6 giorni la conclusione dell’anno.
Iniziamo con questo numero la pubblicazione delle loro lettere, una splendida occasione per conoscere tanti aspetti della loro vita che nemmeno sospettiamo. Si tratterà di un percorso lungo, ma sempre piacevole e arricchente.

Ecco i primi cinque (le lettere sono pubblicate su questo sito, nella sezione Dalle Missioni/lettere dalle Missioni):

  • Padre Arnaldo DEVIDI (BRASILE)
  • Padre Giuseppe MIZZOTTI (PERÙ)
  • Padre Walter MACCALLI (LIBERIA)
  • Pina RABBIOSI (BRASILE)
  • Padre Gianni ZANCHI (BANGLADESH)

B – Il prossimo incontro di Animazione Missionaria
Come già annunciato la settimana scorsa, il prossimo Incontro di Animazione Missionaria si svolgerà domenica 27 gennaio a Crema, nella Casa del Vescovo (Episcopio) alle ore 15.  Oltre al mons. Gianotti, padrone di casa e guida, lo svolgimento dell’incontro avrà come protagonisti solo GIOVANI.
Ulteriori informazioni vi saranno date nel prossimo numero della Comunicazione. Per il momento vi prego di annotarvi con cura la data e, mi raccomando, non prendete altri impegni!!!

C –  Avvento di Fraternità 2018: i progetti di solidarietà
Centro Missionario: FARE COMUNITÀ – Costruzione della Sala riunioni per la Comunità di Melão in Maranhão Brasile. Destinatario Padre Innocenzo PACCHIONI, cappuccino originario della Parrocchia dei Sabbioni – Crema.
Caritas Crema: FONDO CASA – creazione di un fondo casa per sostenere la mediazione abitativa volta a mantenere l’attuale alloggio o a reperirne uno nuovo. Il fondo sarà utilizzato come cofinanziamento al progetto “Alimentiamo la Speranza – ripartire dai poveri per costruire comunità”, finanziato da Fondazione Cariplo attraverso il bando “Doniamo Energia”.

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L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA…

CompactA – Global Compact per la Migrazione
Si è parlato molto di questo avvenimento e, come abbiamo virto all’inizio, ne ha parlato anche il Papa al termine dell’Angelus di domenica scorsa.
Vogliamo dedicare anche noi un piccolo spazio per capire che cos’è e tentare anche di decifrare la strana e ambigua posizione tenuta dal Governo italiano.     Continua nell’ ALLEGATO

B –  Riprendono le messe in lingua spagnola
Mercoledì 26 dicembre riprende la Messa in lingua spagnola presso la chiesa di S. Giacomo in Crema. Sarà un’occasione per tutta la comunità ispano-americana di celebrare nuovamente il Natale. La liturgia sarà celebrata da don Francesco Ruini ed avrà inizio alle ore 15. Non mancate!

5c. Una preghiera lunga 55 giorniC – Una preghiera lunga 55 giorni
L’interno della chiesa protestante Bethel, a L’Aja, è semplice. Dietro l’altare c’è una grande parete a mosaico dai colori dorati e tanti lumini sempre accesi. Oltre ad un’icona e alla riproduzione di un quadro del pittore Hans Versteeg, la “Madonna del Mare Nostrum” ricevuto in dono da un’altra comunità dell’Aja. Rappresenta Maria con Gesù in braccio, entrambi con la pelle scura, avvolti da una coperta isotermica (meglio conosciuta come coperta metallina) formata dai due strati, uno argentato ed uno dorato. Lo stesso telo con cui sono involti gli immigrati infreddoliti salvati dai barconi. La gente prega, si accendono candele, si canta, il pastore legge brani della Bibbia, ognuno testimonia la sua fede e carità.     Continua nell’ ALLEGATO

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IL CREDENTE È COLUI CHE INDICA PROSPETTIVE DI SPERANZA. SEMPRE (papa FRANCESCO – Angelus 09/12/18)

1. PapaDomenica scorsa la liturgia ci invitava a vivere il tempo di Avvento e di attesa del Signore con l’atteggiamento della vigilanza e anche della preghiera: “vigilate” e “orate”. Oggi, seconda domenica di Avvento, ci viene indicato come dare sostanza a tale attesa: intraprendendo un cammino di conversione, come rendere concreta questa attesa.

Come guida per questo cammino, il Vangelo ci presenta la figura di Giovanni il Battista, il quale «percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati» (Lc 3,3). Per descrivere la missione del Battista, l’evangelista Luca raccoglie l’antica profezia di Isaia, che dice così: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato» (vv. 4-5).     Continua nell’ ALLEGATO

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LA MIRACOLOSA SCOPA BURKINABÈ (Mario Giro)

2. Balai-citoyenQuattro anni fa, gli oltre cinque lustri di regime di Blaise Compaoré venivano “spazzati via” dalla “primavera” scesa nelle piazze delle città del Burkina Faso. Un caso esemplare, non unico in Africa, di capacità della società civile organizzata.

La vicenda senegalese di Y’en a Marre è forse la più articolata tra le organizzazioni della società civile africana attuale. Ma non l’unica. Un’altra success story del civismo africano è quella del Balai Citoyen del Burkina Faso, che ha saputo mobilitare giovani e studenti fino a far cadere il presidente Blaise Compaoré.

A differenza dell’effervescenza senegalese, in Burkina tutto sembra calmo, le città, la gente, le strade. In realtà si tratta di un Paese con una lunga tradizione “movimentista”. Il primo colpo di Stato, 1966, è una reazione all’insurrezione popolare dei sindacati contro il regime di Yaméogo accusato di corruzione e nepotismo. I militari si contendono il potere fino a che nel 1983 emerge Thomas Sankara, da allora consacrato dal mito.     Continua nell’ ALLEGATO

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ELEZIONI PRESIDENZIALI: SITUAZIONE CONFUSA (Redazione)

3. elezioni-CongoAfrica/R. D. Congo

L’opposizione si presenta divisa alle elezioni presidenziali congolesi del 23 dicembre. Vi sono due coalizioni elettorali che sfideranno il candidato del partito del Presidente uscente, Joseph Kabila, “il campo di Bemba-Katumbi-Muzito, con la coalizione Lamuka, il cui candidato è Martin Fayulu, e il campo UDPS-UNC, con la coalizione Verso il cambiamento, il cui candidato è Felix Tshisekedi”.

Secondo vari osservatori, in elezioni presidenziali a un solo turno, in cui sarà eletto il candidato che otterrà la maggioranza relativa, questa divisione andrebbe a scapito dell’opposizione e favorirebbe il candidato unico del campo politico del presidente uscente Joseph Kabila, il Fronte Comune per il Congo (FC), il cui candidato è Emmanuel Ramazani Shadary.     Continua nell’ ALLEGATO

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