VIVERE ISOLATI O MORIRE ASSIEME: IL CORONA VISTO DA NIAMEY (Mauro Armanino)

L’amico K4a. Vivere isolati o morire assiemeaka Daouda di Alternativa Cittadina si trova ancora in stato di arresto presso la polizia giudiziaria della capitale. Aveva fatto circolare un messaggio sui media che si sarebbe trovato un italiano ospite nell’Ospedale di Referenza di Niamey. A causa della temuta infezione, l’Ospedale in questione avrebbe sospeso i servizi. La notizia, subito smentita dall’istituzione, era poi stata fatta circolare dallo stesso Kaka. Troppo tardi, perché nel frattempo la voce era corsa. I primi allarmi avevano lasciato credere il peggio persino nel Niger dove il sole, la sabbia e la giovane età della popolazione tengono a bada il virus. D’altra parte, da questa parte del mondo, la cosa di cui si parla non è l’epidemia del coronavirus quanto l’epidemia da corruzione che non risparmia nessuno e nulla. E’ di questi giorni a Niamey, lo scandalo di false fatturazioni e acquisti di materiale inadatto o scadente per le forze armate che, proprio in questi ultimi mesi, hanno perso decine di militari per attacchi rivendicati dallo Stati Islamico nel Sahel. La contaminazione della società avviene per trasmissione del virus da corruzione che non è altro che il tradimento della democrazia e del bene comune che dovrebbe attraversarla. Qui la morte non ci spaventa perché non abbiamo paura di vivere.      Continua nell’ ALLEGATO

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