Articles Tagged with Riflessioni

Notiziario – riflessioni

IO STABILISCO LA MIA ALLEANZA CON TE

2a. Don FedericoRITIRO IN PREPARAZIONE ALLA QUARESIMA

Nella riflessione, che sabato scorso don Federico ha guidato dall’Uruguay, evidenziata l’importanza del “deserto” come momento di verifica personale e comunitaria del nostro impegno nella costruzione del regno di Dio. Un Regno da edificare ovunque e sempre in qualsiasi condizione ci troviamo. Una testimonianza comunicata non solo con la mente, ma soprattutto col cuore e con la vita.

 Una visione di partenza

Punto di vista di partenza: come vivere la missione in questa quaresima difficile, che per noi, oltre al virus che comincia ad avere una incidenza preoccupante (il rapporto tamponi/positivi è dell’8%, 5 morti, totale più di 500) e alla situazione di minore partecipazione comunitaria che ha provocato, vuol dire: senza vescovo, nel vuoto dei mesi estivi, in una situazione di povertà e insicurezza sempre più evidenti, almeno in parrocchia, un po’ dispersi e orfani, senza un progetto pastorale che stimola e unifica e con un po’ di stanchezza, come risulta dal dialogo con altri preti…          Continua nell’ ALLEGATO

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LA VIA CRUCIS DEL CRISTIANO IN QUARANTENA (Giorgio Bernardelli)

4. Via crucisLa Passione di Gesù in dialogo con le fatiche di questi mesi difficili anche nel cuore di noi credenti. Ecco allora un cammino dentro le nostre comunità cristiane, da un anno ormai alle prese con il Covid-19. Faccia a faccia con il volto fisico di questa sofferenza: le “ondate” della pandemia, i morti, i nuovi ricoveri, le ansie sui vaccini che i notiziari non mancano di ricordarci. Vogliamo portare tutto questo nella nostra preghiera di fronte alla Croce di Gesù. Non per piangerci addosso, ma per cercare insieme di trasformare le fatiche in preghiera. E metterci con un supplemento di umiltà nelle mani del Solo che sa trarre vita anche dalla morte.

I STAZIONE :  GESÙ È GIUDICATO

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Luca (23, 8-12)

«Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. C’erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato».          Continua nell’ ALLEGATO

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QUALCHE SPUNTO DA ‘ECONOMY OF FRANCESCO’: FAMIGLIA E TERZO SETTORE (Andrea Mobiglia)

4a. economiafrancesco-bProviamo a esemplificare quanto emerso da ‘The Economy of Francesco’, tenendo sullo sfondo la Dottrina sociale della Chiesa, e soffermando l’attenzione su due ambiti: famiglia e terzo settore

L’incontro The Economy of Francesco ha lasciato alcuni spunti molto utili, che è necessario vengano ripresi e trasformati a partire dalla realtà economica che c’è attualmente, per non rimanere un semplice impegno formale o una serie di concetti giusti e accettati da tutti ma che, infine, non provocano alcun reale cambiamento; è necessario che, in un prossimo appuntamento (o qualsiasi sarà l’evoluzione che l’evento avrà) siano coinvolti non solo i giovani ma anche i corpi intermedi, come sindacati, associazioni, industriali e il mondo delle banche, proprio per essere il più concreti possibili, una volta date le basi di partenza (come si è provato a spiegare nei precedenti articoli).          Continua nell’ ALLEGATO

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

la Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la tratta di persone 2021 accende i riflettori su una delle principali cause della tratta di persone: il modello economico dominante, i cui limiti e contraddizioni sono acuiti dalla pandemia COVID-19. Infatti il principale promotore della tratta di persone è proprio il neoliberalismo in quanto promuove incessantemente il presupposto secondo cui la creazione di ricchezza, per quelle imprese e individui che sono già benestanti, “scivolerà verso il basso” favorendo le fasce di popolazione disagiate. Più e più volte si è rivelato falso e mentre i ricchi godono di lucri immensi, per i poveri aumentano le probabilità contrarie.
La tratta di persone è parte integrante di “questa economia”: le persone vittime della tratta
sono inserite come “merci” negli ingranaggi di una globalizzazione governata dalla
speculazione finanziaria e dalla concorrenza “sottocosto”. E i profitti derivanti dalle vittime della tratta di persone sono enormi, specialmente nei settori dell’estrazione mineraria, dell’agricoltura, del turismo, dell’industria manifatturiera, dell’edilizia, dei lavori domestici, della prostituzione e dei trapianti di organi.
Serve quindi una visione “strutturale e globale” della tratta per scardinare tutti quei meccanismi perversi che alimentano l’offerta e la domanda di “persone da sfruttare”, perché è il cuore dell’intera economia ad essere malato.          Continua nell’ ALLEGATO

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

domenica prossima, 7 febbraio, sono tante le ricorrenze che si affollano. Oltre alla GIORNATA PER LA VITA, che verrà ricordata anche in altro luogo, sarà anche l’anniversario della morte del Beato Alfredo CREMONESI e sicuramente sarà ricordato nel corso delle Messe domenicali. Tuttavia di fronte all’improvviso aggravarsi della crisi politica italiana, abbiamo pensato utile dedicare una piccola, ma necessaria riflessione.
Partiamo da due documenti che certificano in modo inequivocabile la gravità del momento attuale:
l’intervento del presidente MATTARELLA che porta alla svolta attuale e l’intervento del professor DRAGHI in risposta all’invito.

Ho il dovere di sottolineare, come il lungo periodo di campagna elettorale – e la conseguente riduzione dell’attività di governo – coinciderebbe con un momento cruciale per le sorti dell’Italia.
Sotto il profilo sanitario, i prossimi mesi saranno quelli in cui si può sconfiggere il virus oppure rischiare di esserne travolti…
Lo stesso vale per lo sviluppo decisivo della campagna di vaccinazione, da condurre in stretto coordinamento tra lo Stato e le Regioni.
Sul versante sociale – tra l’altro – a fine marzo verrà meno il blocco dei licenziamenti e questa scadenza richiede decisioni e provvedimenti di tutela sociale adeguati e tempestivi, molto difficili da assumere da parte di un Governo senza pienezza di funzioni, in piena campagna elettorale..         Continua nell’  ALLEGATO

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DIECI TWEET DI DON BOSCO PER GLI EDUCATORI DI OGGI (Marco Pappalardo)

2a. dieci-tweet...Don Bosco ha vissuto tempi non meno duri (epidemia inclusa!); con il suo “sistema preventivo” ha affrontato le intemperie e dato una risposta a livello internazionale all’emergenza educativa. Cosa dice agli educatori oggi?

Ci troviamo da anni nell’emergenza educativa e ogni giorno, purtroppo, la cronaca nera lo conferma. Qualcuno dà la colpa alla pandemia, ma tutt’al più ha solo amplificato la difficile situazione. Le emergenze ci sono state e ci saranno, tuttavia, se coprono decenni, si fa fatica a definirle tali. Per affrontarle non ci vogliono convegni su convegni, dibattiti su dibattiti, denunce su denunce, bensì un metodo chiaro e ispirato, uno stile acquisito, un modello – anche del passato – da attualizzare.
In questo periodo viene in mente Don Bosco (il cui ricordo è il 31 gennaio) che tra la metà e la fine dell’Ottocento ha vissuto tempi non meno duri (epidemia inclusa!); con il suo “sistema preventivo” ha affrontato le intemperie e dato una risposta a livello internazionale all’emergenza educativa. E ciò non vale solo per la Chiesa, lo sanno bene gli studenti e gli studiosi di pedagogia, nonché le istituzioni laiche che vi si ispirano, persino in Paesi dove i cristiani sono in minoranza! Cosa dice agli educatori di oggi?          Continua nell’ ALLEGATO

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                             il Giorno della Memoria è troppo importante e coinvolgente per essere lasciato solo agli specialisti. Ci tocca tutti da vicino dopo che la senatrice Liliana SEGRE ha evocato la parola INDIFFERENZA come chiave per interpretare un avvenimento, quale è la Shoah, che ancora ci sconvolge. Per questo riportiamo di seguito due documenti che ci possono aiutare a comprendere qualche cosa di più.
Il primo è la parte conclusiva di un’intervista, curata da Lia Tagliacozzo, a Simonetta DELLA SETA, collaboratrice dell’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme, e comparsa sul MANIFESTO del 27 gennaio scorso, mentre il secondo è un comunicato stampa della Fondazione Migrantes.                            
Sono vent’anni che con la legge 211 del 2000 è stato istituito il «Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti». Venti anni sono un traguardo importante e questo va sottolineato con forza: è la legge che ha permesso una nuova consapevolezza ed ha rappresentato una presa di coscienza, un modo di fare i conti con la storia d’Italia relativamente a quella vicenda specifica.
Sorprende però che, dopo venti anni di celebrazioni del «Giorno della memoria» nelle istituzioni e nelle scuole di ogni ordine e grado – e spesso il lavoro inizia con i bambini delle primarie – si registri un aumento di episodi legasti all’antisemitismo.          Continua nell’ ALLEGATO

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NEL MONDO POST-VACCINAZIONE MODELLI ALTERNATIVI PER IL FUTURO DELLA MADRE TERRA. (Leonardo Boff)

2a. Madre TerraqPubblichiamo, in esclusiva per l’Italia, la terza parte della riflessione, dell’eco-teologo brasiliano Leonardo Boff, sulle reali possibilità di una trasformazione dei rapporti con la Terra: la proposta rivoluzionaria contenuta nell’enciclica “Fratelli Tutti” di papa Francesco.

Veniamo e siamo ancora all’interno di un paradigma antropocentrico che è alla base della modernità. È il regno del dominus: l’essere umano come signore e padrone (maître et possesseur di Descartes) della natura e della Terra. Questi hanno senso solo nella misura in cui si ordinano al suo volere. Ha cambiato la faccia della Terra, ha portato molti vantaggi, ma ha anche creato un principio di autodistruzione. È l’attuale impasse delle “ombre dense” (Ft cap I). Siamo parte integrante della natura, non al di fuori o sopra di essa, ma al suo interno e al suo fianco come fratelli e sorelle.
Di fronte a questa visione del mondo della modernità, l’enciclica Fratelli tutti contrappone un nuovo paradigma: quello del frater del fratello, della fraternità universale e dell’amicizia sociale (n. 6). L’essere umano, parte di essa, ha legami di fraternità che uniscono tutti gli esseri, non solo perché cosi, lo visse Francesco di Assisi, grande ispiratore di Francesco di Roma, ma soprattutto per il fatto scientifico che tutti gli esseri viventi hanno lo stesso codice genetico di base. Siamo, quindi, tutti fratelli e sorelle, dalla cellula più primitiva di 3,8 miliardi di anni fa, passando per i dinosauri fino a noi.          Continua nell’ ALLEGATO

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                                       finalmente una BUONA NOTIZIA davvero grande!
Come anticipato dall’immagine di copertina, venerdì scorso 22 gennaio è entrato in vigore il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPAN). Ciò significa che, grazie a questo nuovo trattato, le armi nucleari diventano illegali.
«È un evento storico che allontana il flagello della guerra nucleare dal mondo» è quanto afferma il Tavolo per la Pace di Cremona. È anche una vittoria della società civile che ha agito attraverso la campagna ICAN, che in inglese significa “io posso”, ma allo stesso tempo è l’acronimo di Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari che nel 2017 vinse appunto il Premio Nobel per la pace. Il TPAN è stato approvato proprio nel 2017 dall’Assemblea dell’ONU da 122 Paesi membri e ratificato da 50, mentre altri 30 paesi hanno in atto procedure di ratifica.
Sono 13.400 le testate atomiche esistenti nel mondo, in continua modernizzazione e con costi da capogiro: 140.000 dollari al minuto per un totale di oltre 70 miliardi di dollari solo nel 2019. «Se si calcolano anche i costi indiretti – prosegue il documento della Tavola per la Pace di Cremona –  come i danni ad ambiente e salute o la difesa missilistica per proteggere le testate nucleari, il costo supera i 100 miliardi l’anno. Cifre enormi e in costante crescita. Insopportabili e vergognose di fronte all’emergenza sanitaria, economica e sociale dovute alla pandemia oltre che alle cifre attuali della povertà e del sottosviluppo.         Continua nell’ ALLEGATO

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

sono passati 10 mesi quando l’Italia divenne tutta intera e per la prima volta un’unica zona rossa. In quell’occasione la poetessa Mariangela GUALTIERI ci regalò la poesia “9 marzo duemilaventi” che terminava con queste parole:

“Adesso lo sappiamo quanto è triste
stare lontani un metro”.

E da questa stessa parola, Adesso” comincia il suo nuovo dono poetico per l’inizio dell’anno 2021
che la poetessa ha voluto regalare alle monache e ai monaci della Comunità di Bose, che sul loro sito hanno aperto una sezione dedicata a Lo spazio della cura. In occasione del nuovo anno, infatti, hanno chiesto ad alcune amiche e amici di scrivere delle parole per questo futuro. Un’iniziativa per aiutare ad aprire prospettive, allargare lo sguardo, costruire insieme.
Ora, partendo dal Monastero di Bose, questa poesia vuole raggiungere tutti, donne e uomini,
anziani e giovani, persone che continuano a soffrire per la crisi della pandemia e per tutte le situazioni difficili, per aiutare tutti a guardare con più fiducia ai giorni che verranno.       Continua nell’ ALLEGATO

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