PER NECESSITÀ SONO DIVENTATO PARROCO…

4a. padre SambusitiIn questa lettera padre Alberto Sambusiti ci racconta la difficile situazione che si è creata in Cameroun anche a causa della totale mancanza di informazione sulla diffusione del coronavirus. Ognuno fa un po’ quello che vuole e ci si affida alla provvidenza. Per fortuna il movimento terrorista di Boko Haram non si fa sentire.

Maroua  15/07/2020

Cari compaesani e amici tutti, ben ritrovati.
Vi invio qualche notizia per sentirci uniti anche se lontani.
La prima notizia che vi do riguarda la mia salute: sto bene nonostante il coronavirus circoli anche da noi. Riguardo questa pandemia qui da noi non siamo assolutamente informati dalle autorità e allora la gente non crede alla presenza del virus e non mette in pratica le misure disposte dal governo: porto obbligatorio di mascherine, distanziamento delle persone, lavarsi spesso le mani…
In chiesa esigiamo tutte queste norme dai nostri cristiani, ma poi, dopo le funzioni religiose, si mettono le mascherine in tasca, si salutano con la mano, vanno a bere la birra locale tutti insieme. Io cerco di proteggermi con la mascherina quando frequento luoghi pubblici, sopratutto al mercato quando vado a fare la spesa dove circolano centinaia di persone, non c’è altro da fare che affidarsi alla Provvidenza.
Pensate che il Cameroun, su 50 paesi africani, è al sesto posto con 14.000 casi di infetti.        Continua nell’ ALLEGATO

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