IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA… (La Redazione)

Non potevamo non dedicare questo spazio agli auguri, a volte brevi, ma sempre sentiti, di altri nostri missionari. In conclusione la notizia di un importante riconoscimento consegnato a mons. Bianchetti, vescovo del Quiché.

Madre FUSAR BASSINI

 Carissime, Carissimi,
a tutti voi un sentito grazie per il meraviglioso lavoro che fate e sentiti auguri di un Santo Natale, Benedetto dal Dio Bambino e auguri anche di un sereno Anno 2022. Anno che porti a tutti Pace, gioia, salute, concordia e ai tanti Fratelli provati dalle guerre, dalla fame, dalla nostra indifferenza, porti il sorriso di Dio.
Di nuovo grazie: io posso solo pregare per voi e per gli immensi bisogni di tanti fratelli.    Madre Anna Maria FUSAR BASSINI, Canossiana di Montodine

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NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a  cura  del  Gruppo  di Animazione Missionaria di Scannabue

FRANCIA: UNA TRADUZIONE FEDELE DEL CORANO
CONTRO ODIO ED ESTREMISMO

Con queste parole, Hocine Drouiche, Imam, islamologo specializzato nell’Islam politico, già vice presidente della Conferenza degli Imam di Francia e candidato alla guida della Grande Moschea di Parigi, rilancia l’appello per una revisione aggiornata della dottrina musulmana.
“Oggi appare sempre più urgente un aggiornamento del “corpus” della dottrina musulmana ed è ancora più indispensabile e necessaria una traduzione fedele in lingua francese del Corano. Tutte le traduzioni oggi circolanti, opera degli esperti di islam del passato e con un’impronta più radicale, non fanno altro che seminare odio fra i musulmani e non.
Queste traduzioni non sono fedeli ai testi originari e hanno generato un islam disumano, carico di rancore e aggressività.
Migliaia di “hadith” (aneddoti sulla vita del profeta Maometto) aggiunti in un secondo momento devono essere annullati e ritirati dal “corpus” originale dell’islam, se davvero vogliamo combattere l’odio generato da questi testi, la cui originalità è falsa.          Continua nellALLEGATO

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“Se volessero affrontare davvero la crisi dei diritti umani in corso,
le autorità egiziane dovrebbero rilasciare immediatamente
e senza condizioni tutti coloro
che sono sotto processo
presso i tribunali d’emergenza
per aver esercitato pacificamente i loro diritti umani.
Questi tribunali dovrebbero cessare di funzionare del tutto,
dato che le loro procedure violano
i più elementari standard sui processi equi,
compreso il diritto degli imputati ad appellarsi a un tribunale
di grado superiore in caso di condanna”

AMNESTY INTERNATIONAL
– in occasione della liberazione di Patrick Zaki –

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Terza Domenica d’Avvento anno C – Lc 3,10-18 – Domenica Gaudete

«Con molte altre esortazioni, Giovanni evangelizzava il popolo» (v. 18). Dunque, nel versetto finale, il Precursore, quando esorta consolando (il vocabolo greco questo è), vale più di essere il Battista, in quanto porta già il lieto annuncio, che invece non poteva dare mediante il penitenziale battesimo d’acqua (cfr. v. 16).

Certo, sono parole quasi marginali rispetto al brano che, però, in fatto di “gaudio”, sarebbe carente senza il “lieto fine” della consolante evangelizzazione!

La III domenica ci prepara a vivere di nuovo lo stupore natalizio, cui ci guida il battesimo di gioia nello Spirito.

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Enrico e le Commissioni Missione e Migrantes

Carissime, Carissimi,

il rischio dei viaggi papali è che suscitino un gran clamore nel momento in cui avvengono, ma poi finiscano nel dimenticatoio, come succede alla maggior parte delle situazione che oggi viviamo. Se questo purtroppo avviene nella maggioranza dei casi, non significa che per forza debba diventare una norma. Per questo mi è sembrato giusto ripercorrere alcuni dei momenti salienti del viaggio che dal 2 al 6 dicembre papa Francesco ha compiuto a Cipro e in Grecia, cogliendo dai suoi discorsi alcune parole chiave che non vanno assolutamente dimenticate. La cosa infatti che sorprende di più in questi viaggi apostolici è che Francesco non dice mai niente di scontato o di generico. Anzi tutti i suoi riferimenti sono contestuali non solo alla situazione che sta vivendo, ma anche a quella, che pur a tanti chilimetri di distanza, stiamo vivendo noi.
Il primo grande riferimento è all’apostolo Barnaba nativo appunto di Cipro, che viene definito uomo della pazienza, perchè sa accompagnare senza fretta e con amore la giovane Chiesa di Antiochia, e della fraternità per la capacità che ha, pur riconoscendosi diverso, di valorizzare e di saper accompagnare, camminandogli a fianco, l’apostolo Paolo.          Continua nell’ ALLEGATO

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IL SIGNORE, PER COMPIERE MERAVIGLIE, HA BISOGNO DELLA NOSTRA UMILTÀ (Angelus, 08-12-2021)

1a. AngelusIl Vangelo della Liturgia di oggi, Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, ci fa entrare nella sua casa di Nazaret, dove riceve l’annuncio dell’angelo (cfr Lc 1,26-38). Tra le mura di casa una persona si rivela meglio che altrove. E proprio in quella intimità domestica il Vangelo ci dona un particolare, che rivela la bellezza del cuore di Maria.

L’angelo la chiama «piena di grazia». Se è piena di grazia, vuol dire che la Madonna è vuota di male, è senza peccato, Immacolata. Ora, a questo saluto Maria – dice il testo – rimane «molto turbata» (Lc 1,29). Non è solo sorpresa, ma turbata. Ricevere grandi saluti, onori e complimenti a volte rischia di suscitare vanto e presunzione. Ricordiamo che Gesù non è tenero con chi va alla ricerca dei saluti nelle piazze, dell’adulazione, della visibilità (cfr Lc 20,46). Maria invece non si esalta, ma si turba; anziché provare piacere, prova stupore. Il saluto dell’angelo le sembra più grande di lei. Perché? Perché si sente piccola dentro, e questa piccolezza, questa umiltà attira lo sguardo di Dio.          Continua nell’ ALLEGATO

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SINODO: QUALE GESTIONE DEL POTERE NELLA CHIESA? (1) (Gilberto Borghi)

2a. Gesù dà a Pietro le chiavi - PERUGINOIn molte diocesi del mondo stanno partendo la progettazione e le prime realizzazioni dei percorsi del sinodo, dal titolo “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”. Un sinodo sul sinodo: come camminare insieme per imparare a camminare insieme.

Tema che porta sul tavolo la gestione del potere all’interno della Chiesa.
Nei punti 3, 6 e 8, delle dieci tracce contenutistiche su cui il sinodo dovrebbe muoversi, si chiede proprio di parlare di questo. La chiesa è guidata dallo Spirito Santo, certo (Chiesa popolo di Dio), ma essendo il Cristo oggi incarnato nell’umanità (Chiesa corpo di Cristo) una forma umana della gestione del potere, la Chiesa la deve avere! Perciò, per aiutare una riflessione seria, è bene chiedersi: storicamente, come ha vissuto, la Chiesa, le forme concrete di gestione del potere interno?
Agli albori, la Chiesa, nel suo complesso, si vive quasi come una democrazia della fede che richiede e fonda una oligarchia illuminata: “Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e Noi…” (At, 15,28). Dove il noi non è solo dei dodici, ma della comunità di Gerusalemme tutta (15, 4 e 22-23). In essa certamente i dodici hanno una preminenza, che però è fondata e riconosciuta dal resto dei fedeli, i quali non si sentono esclusi dalle prese di decisione e possono portare le loro esperienze e riflessioni affinché l’”oligarchia” sia maggiormente illuminata (At, 9,32; 10, 45; 1 Pt 5,12).          Continua nell’ ALLEGATO

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TRANSIZIONE O CONVERSIONE (A. Bonacina)

Conto alla rovescia per il mondo
Conto alla rovescia per il mondo

La grammatica della casa comune, il ministero della transizione ecologica, i fondi in arrivo dall’Europa sono dati importanti. Ma non bastano. Ci vorrebbe una mentalità, una cultura nuova…
Ecologia transizione o conversione. Nel patto costitutivo del governo attualmente in carica c’era l’impegno di istituire il Ministero della transizione ecologica, sulla scorta di esperienze già in atto in altri Paesi europei tra cui Spagna e Francia. Di fatto il Ministero è stato creato ed affidato al prof. Cingolani. Nel frattempo sono arrivati i primi fondi europei per la ripresa postpandemica e si è svolta la Cop26 di Glasgow, incentrata sulla lotta al cambiamento climatico. Sono test essenziali per verificare quale incidenza abbia questo nuovo ministero nel guidare la politica italiana verso la cosiddetta transizione ecologica o transizione verde.

Quale futuro immaginato dal governo
L’esperienza della Spagna e della Francia rivela alcuni limiti delle politiche, pur virtuose, messe in atto finora in quei Paesi. Riassumendo al massimo, pare di poter dire che, in misura diversa, ciò che è mancato è la possibilità di ricondurre tutte le scelte politiche nei vari settori, energia, mobilità, agricoltura, infrastrutture, ecc., ad un unico grande progetto integrato e coerente.          Continua nell’ ALLEGATO

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