SOTTO PADRONE (La Redazione)

5a. OmizzoloMarco Omizzolo, sociologo Eurispes, docente all’Università La Sapienza, studioso di migrazioni internazionali e di tratta lavorativa, ha parlato prima all’Arci prima di Crema e poi di Cremona di caporalato, sfruttamento e agromafie. Nonostante l’obiettiva lunghezza, proponiamo per intero la sua esperienza diretta tra i braccianti nei campi dell’Agro Pontino. Una toccante testimonuianza che non può lasciarci indifferenti.

Il mio racconto cerca di farvi indossare i panni dei lavoratori in una terra dove sono fortemente sfruttati. La mia è un’esperienza di vita prima che di ricerca che ha cercato di fare sintesi anche prendendo esempio dai personaggi che abbiamo ricordato prima: don Mazzolari, Danilo Dolci, Paulo Freire con la sua Pedagogia degli oppressi, e tanti altri. Tutti dicono di mettersi accanto, non sopra o davanti agli sfruttati; ciò significa scendere in campo, incontrare uomini e donne in povertà, in disagio, per provare sulla propria pelle cosa vuol dire essere vittime di caporalato e di tratta a scopo lavorativo. Io l’ho fatto in un’esperienza che dura da tanti anni e nello specifico, ho lavorato e abitato un anno e mezzo con la comunità indiana di Latina prevalentemente fatta di braccianti; ho vissuto per 24 ore al giorno con loro nei ghetti, nelle baracche, nel retro di vecchi magazzini agricoli adibiti a residenza. In una stanza non troppo grande, abitavamo in 12, con 12 armadi, un bagno, una doccia e solo una lampadina al soffitto. Fuori, appoggiate al muro, 11 biciclette che prendevamo alle 5 del mattino per fare 20 km e andare a lavorare dal padrone, alle condizioni imposte da lui, condizioni non solo economiche, ma anche sociali e che definiscono l’antropologia e l’identità delle persone. Sotto padrone non sei un uomo ma un oggetto, non una persona con dignità, ma un arnese. Devi produrre nei tempi stabiliti, devi vivere con ciò che ti retribuiscono, lavorare 14 ore al giorno, anche per 50 centesimi all’ora, il che significa che due ore di lavoro nelle serre, al caldo soffocante in estate e al gelo d’inverno, valgono il prezzo di un caffè.        Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA… (La Redazione)

6a. Cop_ConsumiScegli_SITOSiamo uomini o consumatori? La campagna “Consumi o scegli?” di Altromercato, la maggiore realtà di Commercio Equo e Solidale in Italia, ci interroga e chiede di trasformare i nostri acquisti quotidiani in scelte di valore, a favore di ambiente e persone. A oltre 30 anni dalla propria nascita, Altromercato raccoglie per la prima volta in un libro la sua proposta valoriale e spiega come renderla reale, grazie alle filiere dei prodotti dal Sud del mondo e dall’Italia, al sistema di garanzie e alle Botteghe, luoghi di relazione e presìdi sul territorio.

OSSIGENO PER LA NOSTRA VITA, ANCHE SCEGLIENDO COSA E COME ACQUISTARE. (Piero Cattaneo)
Ossigeno. A questa immagine perviene il prof. Becchetti su “Avvenire” (9/12) spiegando il valore aggiunto del volontariato, che mette in circolo la gratuità. E di ossigeno si è parlato lo scorso 11 dicembre, quando, a S. Maria, la bottega del commercio equo e solidale di Crema, La Siembra, e i Giovani della Casa del Pellegrino, hanno presentato il libro “Consumi o scegli?” Attivarsi per un’economia più sostenibile.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                               con il titolo “UN DIVIDENDO DELLA PACE” 50 Premi Nobel fanno appello alla logica per evitare una nuova guerra alimentata dalla corsa agli armamenti. Si tratta di un segnale al mondo molto importante proprio sul finire di questo 2021, che avrebbe meritato molta più attenzione invece della sufficienza con la quale è stato accolto da molta stampa.

Ecco di seguito il testo integrale.
La spesa militare mondiale è raddoppiata dal 2000. Si avvicina a 2 trilioni di dollari USA all’anno e sta aumentando in tutte le regioni del mondo (Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma).
I singoli governi sono sotto pressione per aumentare le spese militari perché altri lo fanno. Il meccanismo di feedback sostiene una corsa agli armamenti a spirale: un colossale spreco di risorse che potrebbero essere utilizzate molto più saggiamente. Le passate corse agli armamenti hanno spesso avuto lo stesso risultato: conflitti mortali e distruttivi.
Abbiamo una semplice proposta per l’umanità: i governi di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite dovrebbero negoziare una riduzione congiunta delle loro spese militari del 2% ogni anno per cinque anni.          Continua nell’  ALLEGATO

————————————————————

SI CERCA LA VISIBILITÀ, MA DIO SCEGLIE GLI INVISIBILI (Omelia della Notte di Natale 2021)

1a. messa-di-natale-2021-in-vaticanoNella notte si accende una luce. Un angelo appare, la gloria del Signore avvolge i pastori e finalmente arriva l’annuncio atteso da secoli: «Oggi è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore» (Lc 2,11). Sorprende, però, quello che l’angelo aggiunge. Indica ai pastori come trovare Dio venuto in terra: «Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia» (v. 12). Ecco il segno: un bambino. Tutto qui: un bambino nella cruda povertà di una mangiatoia. Non ci sono più luci, fulgore, cori di angeli. Solo un bimbo. Nient’altro, come aveva preannunciato Isaia: «Un bambino è nato per noi» (Is 9,5).

Il Vangelo insiste su questo contrasto. Racconta la nascita di Gesù cominciando da Cesare Augusto, che fa il censimento di tutta la terra: mostra il primo imperatore nella sua grandezza. Ma, subito dopo, ci porta a Betlemme, dove di grande non c’è nulla: solo un povero bambino avvolto in fasce, con dei pastori attorno. E lì c’è Dio, nella piccolezza. Ecco il messaggio: Dio non cavalca la grandezza, ma si cala nella piccolezza. La piccolezza è la via che ha scelto per raggiungerci, per toccarci il cuore, per salvarci e riportarci a quello che conta.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

DIO NASCE TRA LE CRISI DEL MONDO, MA LA SPERANZA È PIÙ FORTE (Benedizione Urbi et orbi)

2a. urbi-et-orbi-nataleNel messaggio natalizio prima della benedizione “urbi et orbi” impartita dalla loggia centrale della Basilica, Francesco ha ricordato terre e popoli scossi da guerre e violenze, bambini vittime di abusi, gli anziani soli, i profughi, i rifugiati e quanti soffrono a causa della pandemia. 

La Parola di Dio, che ha creato il mondo e dà senso alla storia e al cammino dell’uomo, si è fatta carne ed è venuta ad abitare in mezzo a noi. È apparsa come un sussurro, come il mormorio di una brezza leggera, per colmare di stupore il cuore di ogni uomo e donna che si apre al mistero.
Il Verbo si è fatto carne per dialogare con noi. Dio non vuole fare un monologo, ma un dialogo. Perché Dio stesso, Padre e Figlio e Spirito Santo, è dialogo, eterna e infinita comunione d’amore e di vita.
Venendo nel mondo, nella Persona del Verbo incarnato, Dio ci ha mostrato la via dell’incontro e del dialogo. Anzi, Lui stesso ha incarnato in sé stesso questa Via, perché noi possiamo conoscerla e percorrerla con fiducia e speranza.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

LA GIOIA, LA FATICA, IL SERVIZIO, I DUBBI… MA SOPRATTUTTO LA VITA (don Paolo Rocca)

3a. Don Paolo“Amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici”. Beate e beati, felici di essere a servizio dei più piccoli.

Joana, Virginia, Adriana, Marlene, Silvia, Carmen, Cristina e Daniel.
Questi i nomi di alcune volontarie e un volontario della parrocchia che hanno preso veramente a cuore l’attività-servizio colazione-animazione per i bambini, come già dicevo settimana scorsa, presso Cappella Madre di Misericordia.
Sono mamme molto impegnate che non danno solo tempo, ma soprattutto cuore e intelligenza in questa opera.
Joana, sposata, ultima di 12 fratelli e sorelle, mamma di due figli, con un dilemma: le partite di calcio dei figli. A partire infatti dal prossimo mese si svolgeranno al sabato mattino e lei è combattuta tra l’assistere e l’accompagnare i figli e il servizio colazione ai bambini che ugualmente le riempie il cuore. Per alcuni può essere banale, ma per lei è una decisione che realmente la tocca profondamente.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

SEGNATI DALL’INCERTEZZA, MA CON TANTA SPERANZA

Dal Bangladesh la testimonianza e gli auguri di Padre Zanchi

Van con p. Zanchi e due Bengalesi
Van con p. Zanchi e due Bengalesi

Carissimi Amici,                                                      Suihari, 12.12.2021

                         Cordiali saluti dalla missione di Suihari, Dinajpur!
Quest’anno è stato davvero un anno duro e difficile. Abbiamo vissuto tempi più e meno lunghi di lockdown totale con gravi conseguenze per le famiglie, soprattutto per i lavoratori a giornata, come sono la maggioranza dei nostri cristiani.
Anche la scuola, per disposizione governativa, è rimasta chiusa, ha funzionato soltanto con consegna di moduli agli studenti da utilizzare a casa. Una bella utopia, soprattutto per i ragazzi e ragazze dei villaggi. Da metà settembre la scuola è stata aperta e gli studenti hanno potuto portare a termine gli ultimi tre mesi di quest’anno scolastico anomalo. I genitori sono molto contenti che la scuola abbia aperto i battenti, ma nello stesso tempo sono preoccupati come pagare la tassa scolastica mensile e quella per l’esame finale.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

NOSTALGIA O UTOPIA? PROFEZIA ED ERESIA

Dal Perù la riflessione natalizia di padre Giuseppe (José) Mizzotti

5a. foto_mizzottiCarissimi amici ed amiche,                                                                                                                                                                                                    Lima, Natale 2021

“E la Parola si è fatta carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14)

… E la carne del povero si è fatta Vangelo… e venne ad abitare in mezzo a noi…
… E la Madre Terra si è fatta Vangelo… e venne ad abitare in mezzo a noi…
E noi gli abbiamo dato le spalle alla Parola, abbiamo distrutto il Vangelo della Madre Terra, abbiamo distrutto il Vangelo della carne del povero…
Piange la Parola, sequestrata da sicari della fede, da mercenari di déi avari; intrappolata tra poteri che snocciolano verbi che sanno di odio e suonano a morte; trascinata verso silenzi imposti da muri ed esclusioni, da persecuzione ed esilio; incatenata tra fondamentalismi che la obbligano a dire quello che non ha mai detto e a giustificare quello che mai giustificherebbe.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

CHE BELLO IL SILENZIO, PIENO DELLA FORZA DELL’AMORE

Padre Luigi (Luís) Mosconi è un missionario piacentini fidei donum, ormai conosciuto anche da noi per aver presentato in diverse occasioni il suo Progetto di rinnovamento pastorale chiamato “Le Sante Missioni popolari”. Bloccato in Brasile dal Covid, ha voluto condividere con noi questa riflessione sul Natale.

Belém, Amazzonia, 24/12/2021

6a. Padre_MosconiCari amici/amiche: PACE e BENE.

Vi sto scrivendo oggi, vigilia del Natale 2021, in clima di silenzio interiore ed esteriore. Sento che è bello e urgente fare silenzio davanti al mistero del Natale. Il mistero non si perde in discussioni inutili; o lo si accoglie o lo si rifiuta. E sempre provoca, sempre smaschera superficialità e sveglia energie nuove e salutari. Il mistero è una necessità, fa bene, attrae, incanta, cura. Einstein, uno dei maggiori scienziati del secolo scorso, diceva: “Chi non sa accogliere il mistero, è incapace di fare scienza”.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————