IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA…(Redazione)

❶ Vanno e vengono…
È sempre tra noi padre Renato RIBONI missionario della Consolata impegnato in   Colombia.
È previsto per il mese di marzo l’arrivo a Crema di Fratel Ivan CREMONESI, comboniano, attualmente in servizio nella R.D. del Congo.
Se qualcuno volesse organizzare un incontro per conoscere la loro esperienza, può contattare L’Ufficio Missionario o il sottoscritto. Ricordo comunque che, quando necessario, possiamo avvalerci del contributo di diversi laici e laiche che, durante l’estate hanno fatto esperienze missionarie.    CONTATTATECI!

❷ Riflessioni di Quaresima

Finalmente la Diocesi ritorna creativa!  Accade per la prossima Quaresima. Rispondendo all’appello della Pastorale Giovanile, alcuni uffici di Pastorale, tra cui il nostro, hanno accettato di preparare brevi  riflessioni per ogni giorno sia della Quaresima che del Tempo Pasquale. Per tre mesi, dal 1 marzo, Mercoledì delle Ceneri, al 4 giugno, Pentecoste, la scatoletta che  vedete riprodotta nella foto sotto, conterrà ogni giorno un pensiero che vi accompagnerà dovunque andrete. Per richiedere la Scatoletta della Quaresima basta contattare la Pastorale   Giovanile al seguente numero di telefono:0373250291  o alla seguente mail: info@pgcrema.it

Il costo è di 4 euro. Anche il Centro Missionario può fornire piccoli quantitativi di Scatolette della Quaresima.

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Prossimi appuntamenti
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Il primo riguarda il Ritiro di Quaresima. Si svolgerà sabato 18 marzo e relatore sarà ancora don Marco D’AGOSTINO. Il Ritiro si svolgerà presso il Seminario di  Vergonzana dalle ore 15 alle 17. Il  titolo della riflessione sarà:  LÀ MI VEDRANNO. Come sempre il Ritiro, promosso da Azione Cattolica, Caritas, Centro Missionario e Ufficio Migrantes, terminerà con la recita del Vespro e la Benedizione Eucaristica.
Il secondo riguarda il prossimo Incontro di Animazione Missionaria. Si svolgerà domenica 26 marzo dalle ore 15 alle 17:30 presso la Casa Parrocchiale di Offanengo. Ospite d’onore sarà suor Paola VIZZOTTO, della Congregazione dell’Immacolata Concezione (PIME), missionaria in Cameroun, oggi impegnata nel reparto femminile del carcere romano di Rebibbia. Come detto altre volte l’incontro è aperto a TUTTI/E.


 

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Quaresima di fraternità

Come potete vedere dal manifesto a  fianco, sia la Caritas che il Centro missionario sono impegnati nel sostenere progetti di Promozione umana. Per quanto ci riguarda abbiamo   deciso di sostenere il progetto di padre Walter MACCALLI, madignanese che opera in Angola  perché la morte di neonati e di  mamme durante il parto è un fatto terribile e purtroppo quasi quotidiano. Inoltre la maternità più vicina si trova a 100 kilometri di distanza.
Così dopo aver consultato l’equipe Pastorale di Nambuangongo, il Vescovo, e la popolazione, sono giunti a una decisione comune: la costruzione di una maternità, per una assistenza medica alle molte attuali e future mamme.

                            

L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA… (Redazione)

Tanti modi per far festa
I flussi migratori di questi ultimi anni stanno trasformando la nostra società in una realtà multiculturale e questo ci obbliga a misurarci con il problema della diversità.
La scuola è profondamente coinvolta nei processi migratori che portano nelle classi alunni di nazionalità, culture, lingue e religioni molto diverse. Ne deriva l’esigenza di un’educazione interculturale e interreligiosa come valenza formativa indispensabile per sviluppare curiosità e rispetto per la diversità, per superare stereotipi e pregiudizi al fine di favorire un dialogo basato sul rispetto reciproco.
Solo la conoscenza può portare ad un approccio rispettoso e sereno con la diversità ed alla scoperta che ogni diverso è anche un simile.
Per questo la Scuola Secondaria di I grado “G. Vailati” dell’Istituto  Compensivo  Crema Uno ha elaborato, in collaborazione con l’Ufficio Migrantes della nostra Diocesi, un progetto di incontro interculturale e interreligioso che sfocerà in evento pubblico venerdì 31 marzo e sabato 1 aprile, quando verranno allestite 4  tende abitate rispettivamente da Cattolici, Ortodossi, Musulmani e Hindu che presenteranno, ragazzi e genitori insieme, gli elementi essenziali di una festa particolarmente significativa. Una quinta tenda infine sarà destinata alla presentazione del Decalogo della Tolleranza.
Il progetto, coordinato dall’insegnante di Religione Emanuela Leva, prevede l’intervento nelle classi Terze di una studentessa congolese, Anastasie Musumary e del presidente della Comunità islamica di Crema Bouzaiane Dhaouadi.

SCHEGGE DI BENGALA (Franco Cagnasso)

8-5Padre Franco Cagnasso è un missionario del P.I.M.E. Che da molti anni    risiede ed opera in Bangladesh. Amico e compagno di missione di Padre Zanchi, cura un blog, sul quale raccoglie aneddoti, riflessioni, flash della vita di quel Paese asiatico. Presentiamo le ultime tre.

Sorprendente – 4 febbraio 2017
“Ma che succede?” chiacchiera un italiano che lavora a Dhaka. “Io non vado in chiesa da molti anni, ma mi dicono che le chiese in Italia si stanno svuotando del tutto. Qui invece la religione prende forza. Fra i miei dipendenti ci saranno pure alcuni fanatici, ma molti che prima bevevano birra e non pregavano, ora si sono messi a pregare e non bevono più, eppure sono persone normali, non fanatici. Credevo che quello della religione fosse un discorso chiuso, ma pare di no… Come spiega lei la faccenda?”. “Forse potrebbe chiedere a se stesso come si spiega; se la scelta di piantar lì tutto era motivata e fondata, o se è il caso di ripensarci”. “Chi, io?”. “Certo, proprio lei che si fa queste domande”. “Beh, senta, questo proprio no: è troppo impegnativo, ho altro da fare…”.                                                                          L’articolo continua nell’ ALLEGATO

DJ FABO E IL CORPO DA RITROVARE DAVVERO (Gilberto Borghi)

La drammatica decisione presa da Fabiano Antoniani, in arte dj Fabo, di porre fine alla sua vita, divenuta intollerabile per le conseguenze di un gravissimo incidente stradale, ci interpella. Se c’è una cosa di cui la logica e la razionalità faticano a “scolpire” la verità è proprio la morte, e ciò che abita nei suoi dintorni.

Dj Fabo è morto. Rispetto, preghiera e compassione. In queste parole si condensa la mia prima reazione a caldo. Rispetto perché il dolore e la morte contengono sempre, in ogni forma, un rimando al mistero che non può essere negato mai. Preghiera perché proprio questo mistero, se non lo vogliamo tradire né violare, può solo essere rimesso nella mani di Dio. Compassione perché la nostra comune condizione di uomini non può esimerci dall’unica azione umana sensata: la condivisione del dolore.
Non è perciò mia intenzione entrare nel merito del valore della scelta di Fabiano, né trarne motivo per accodarmi a battaglie ideologiche sul pro o contro l’eutanasia.
L’articolo continua nell’ ALLEGATO

SCELTE, GESTI E DOVERI NELL’INCONTRO CON I MIGRANTI (Mons. Gian Carlo Perego)

8-8Ero vicino a una famiglia di rifugiati eritrei – papà, mamma e il piccolo Adonai (che in ebraico significa ‘Mio Signore’) – , mentre ascoltavo le parole del Papa ai partecipanti al VI Forum internazionale “Migrazioni e pace”, ieri mattina, 21 febbraio, nella sala Clementina.

 Il loro sguardo commosso, ma soprattutto la loro storia di migrazione forzata che li ha prima divisi e poi ricongiunti dopo un viaggio per l’una dallo Yemen attraversando il Mar Rosso e per l’altro dal deserto del Sahara per poi attraversare il Mediterraneo e sbarcare a Lampedusa, rendevano ancora più reali e concrete le indicazioni di Papa Francesco. Un discorso che è quasi un programma pastorale e sociale, articolato attorno a quattro verbi: accogliere, proteggere, tutelare e integrare.                                       L’articolo sull’incontro con i migranti continua nell’ ALLEGATO

19/02/2017. ANGELUS: DISTINGUERE TRA GIUSTIZIA E VENDETTA

papa-francesco 19Nel Vangelo di questa domenica (Mt 5,38-48) – una di quelle pagine che meglio esprimono la “rivoluzione” cristiana – Gesù mostra la via della vera giustizia mediante la legge dell’amore che supera quella del taglione, cioè «occhio per occhio e dente per dente».

 Carissimi Fratelli e Sorelle,

 Questa antica regola imponeva di infliggere ai trasgressori pene equivalenti ai danni arrecati: la morte a chi aveva ucciso, l’amputazione a chi aveva ferito qualcuno, e così via. Gesù non chiede ai suoi discepoli di subire il male, anzi, chiede di reagire, però non con un altro male, ma con il bene. Solo così si spezza la catena del male: un male porta un altro male, un altro porta un altro male… Si spezza questa catena di male, e cambiano veramente le cose. Il male infatti è un “vuoto”, un vuoto di bene, e un vuoto non si può riempire con un altro vuoto, ma solo con un “pieno”, cioè con il bene. La rappresaglia non porta mai alla risoluzione dei conflitti. ”Tu me l’hai fatta, io te la farò”: questo mai risolve un conflitto, e neppure è cristiano.                         L’Angelus continua nell’ ALLEGATO

LA SICCITÀ CHE UCCIDE: MILIONI A RISCHIO FAME (Raffaele Masto)

7-9Secondo le ultime stime la siccità, la conseguente carestia e la malnutrizione stanno mettendo a rischio in una vasta regione dell’Africa quasi due milioni di bambini. I paesi più colpiti sono la Nigeria, la Somalia e il Sud Sudan.                    

Non si può non denunciare che per questa situazione drammatica le maggiori responsabilità sono dell’uomo. Le popolazioni di questi paesi sono abituate a convivere periodicamente con la siccità e di solito hanno strategie efficaci per affrontarle e limitare i danni. La siccità invece diventa drammatica quando èassociata a qualcosa provocato dagli uomini: guerre, conflitti a bassa intensità che limitano i movimenti, confini divenuti intoccabili e causa di contrasti tra i paesi.
Nel dettaglio il Sud Sudan è un esempio lampante. La guerra – che sembra non avere soluzioni diplomatiche – è la causa principale di questa situazione: quasi 300mila bambini sono gravemente malnutriti. Le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite stimano che  se non sarà fatto nulla per bloccare la gravità e la diffusione della crisi alimentare, il numero totale di persone colpite nel paese ci si aspetta crescerà da 4,9 a 5,5 milioni con il culminare della stagione secca a luglio. Una vera catastrofe umanitaria.
In Somalia, la siccità sta minacciando una già fragile popolazione danneggiata da anni di conflitto. Circa la metà della popolazione di poco più di sei milioni di persone stanno affrontando una grave situazione di insicurezza alimentare e hanno bisogno di assistenza umanitaria. Si prevede che circa 185.000 bambini soffriranno di malnutrizione acuta grave, nei prossimi mesi questo dato ci si aspetta arriverà a 270.000.
Nel Nordest della Nigeria, il numero di bambini colpiti da malnutrizione acuta grave ci si aspetta che quest’anno arriverà a 450.000 negli stati colpiti dal conflitto di Adamawa, Borno e Yobi. Bambini a parte in Nigeria oltre due milioni di persone hanno bisogno di assistenza e vivono in campi profughi non organizzato perchè il territorio è a rischio attacchi di Boko Haram. Ai due milioni di nigeriani vanno sommate altre centinaia di migliaia di persone dei paesi vicini – Camerun, Niger e Ciad – che si sono rifugiate intorno al lago Ciad.
                                                                                              Raffaele MASTO – BuongiornoAfrica 21.02.17

I POVERI E NOI (Marco Pappalardo)

7-8La povertà e la miseria non vivono solamente per strada o sotto i portici. Sono accanto a me, a te.

Chi opera in favore dei poveri, chi conosce la realtà delle mense e dei dormitori, chi si mette in gioco nelle unità di strada, chi è a servizio di parrocchie, associazioni, gruppi, enti che hanno a cuore i cosiddetti “ultimi”, sa bene che – ormai da un bel po’ di anni – non si tratta solamente di anziani rimasti soli, di giovani accompagnati da cani, di migranti della prima ora, di persone con problemi a livello mentale o con dipendenze; non solo i numeri sono aumentati, ma si incontrano molte persone delle nuove migrazioni, diverse donne, coppie di anziani, persino nuclei familiari. Cose dell’altro mondo? Gente di un altro pianeta? Colpa degli sbarchi? No! In gran misura sono italiani, persone che avevano un lavoro ed una casa, che, perso il primo riescono in alcuni casi a tenere l’abitazione, in altri si ritrovano a cercare un tetto.                                                                                                                                                                                                                               L’articolo continua nell’ ALLEGATO

L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA…(Redazione)

❶ Messe in lingua spagnola
Per la numerosa Comunità Ispano-americana è prevista la celebrazione di due messe    nel mese di MARZO:
+ la prima avrà luogo domenica 12  alle ore 15;
+ la seconda avrà luogo domenica 26 alle ore 15.
Le Messe saranno celebrate nella chiesa di S. Giacomo a Crema con l’intervento di don Roberto o di don Erminio, per molti anni missionari in Guatemala.

❷ Messe in lingua portoghese
Per la Comunità Brasiliana, recentemente formatasi, la Messa viene celebrata una volta al mese, la seconda domenica. Nel mese di MARZO sarà dunque il 12, alle ore 17 nella chiesa di S. Michele, appena dopo l’ospedale, con l’intervento di don Vito Groppelli, per molti anni missionario in Brasile.
Sia le messe in lingua spagnola che quelle in lingua portoghese sono aperte a tutti