25/09/2016. IL PAPA AI CATECHISTI: I POVERI NON SONO UN’APPENDICE DEL VANGELO

L’Apostolo Paolo nella seconda lettura rivolge a Timoteo, ma anche a noi, alcune raccomandazioni che gli stanno a cuore. Tra queste, chiede di «conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento» (1 Tm 6,14).

ultimo Carissimi Fratelli e Sorelle,

 L’apostolo Paolo parla semplicemente di un comandamento. Sembra che voglia farci tenere fisso lo sguardo su ciò che è essenziale per la fede. San Paolo, infatti, non raccomanda tanti punti e aspetti, ma sottolinea il centro della fede. Questo centro attorno al quale tutto ruota, questo cuore pulsante che dà vita a tutto è l’annuncio pasquale, il primo annuncio: il Signore Gesù è risorto, il Signore Gesù ti ama, per te ha dato la sua vita; risorto e vivo, ti sta accanto e ti attende ogni giorno. Non dobbiamo mai dimenticarlo.

                                                                                L’omelia continua nell’ALLEGATO

È ARRIVATO IL MESE MISSIONARIO

  1. Presso l’Ufficio del Centro Missionario o presso la Curia sono disponibili le BUSTE MISSIONARIE contenenti tutto il necessario per preparare le attività del Mese. Se ci fossero difficoltà nel venirle a prendere, telefonate e faremo di tutto per recapitarvele nel più breve tempo possibile.
  2. Sabato 15 di ottobre, alle ore 21 in Cattedrale, si svolgerà la VEGLIA MISSIONARIA. La Giornata missionaria è infatti fissata per il 23 ottobre e quindi la data logica della Veglia dovrebbe essere il 22. Tuttavia in quella data è stato stabilito un appuntamento importantissimo per la nostra Diocesi: l’ordinazione di tre nuovi diaconi, che, come sapete, prelude, l’anno venturo, alla loro ordinazione sacerdotale. Ecco spiegato il motivo dell’anticipo.Come avvenuto ,lo scorso anno vi invieremo, tramite la nostra Comunicazione della Domenica, il testo della Veglia.
  3. Contrariamente a quanto avviene di solito, quest’anno abbiamo la fortuna di avere tra noi diversi Missionari:
  • don Federico BRAGONZI fidei donum in Uruguay
  • suor Clara ZANIBONI paolina in Uganda
  • padre Renato RIBONI comboniano in Colombia
  • A questi si aggiungono diversi laici e laiche che, durante l’estate hanno fatto esperienze missionarie.

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“GUARDO ALTO” PER SCRUTARE LONTANO

Che cosa significa “GUARDO ALTO”?  alto

Significa alzare lo sguardo dal nostro quotidiano, dal nostro particolare, dalle nostre piccole cose di tutti i giorni, per scoprire che poco più in là esiste un’altra umanità, un’altra realtà, un altro mondo. Questo non vuol dire svalutare la nostra vita, significa solo confrontarla con altre per darle la giusta dimensione, anche ridimensionandola, se necessario.

È stato alla luce di questo pensiero che le diocesi di Crema e Cremona, insieme all’Associazione “Amici del Brasile” hanno pensato di dar vita a questo progetto formativo. Mai come in questo momento siamo bombardati da informazioni e mai come in questo momento ci sentiamo confusi e senza orientamento. L’obiettivo dei quattro incontri, che si svolgeranno in parte a Caravaggio e in parte a Crema, è semplicemente quello di fare chiarezza su un mondo che sembra avvitarsi su se stesso in una spirale di violenza senza fine.

Ma non basta fare chiarezza, come cristiani e missionari dobbiamo agire. Come? Dove?

Per questo l’ultimo incontro sarà dedicato proprio a questo impegno e verremo aiutati non tanto a trovare soluzioni, quanto a imboccare cammini che ci permettano di vivere con coerenza il nostro impegno di essere “Chiesa in uscita”.

                                              In dettaglio temi e relatori nella locandina nell’ ALLEGATO

INCONTRO DI ANIMAZIONE MISSIONARIA

Domenica scorsa, 25 settembre, si è svolto nostro primo appuntamento presso l’oratorio di S. CARLO – CREMA.

san carloCome abbiamo più volte ripetuto è in atto un profondo ed utile ripensamento della Missione. Papa Francesco, chiedendoci da sempre di essere una “Chiesa in uscita”, ci ricorda che ognuno di noi, in quanto cristiano, è automaticamente missionario e che quindi la missione deve essere totale, a 360°. Questo significa che l’attività missionaria non può essere delegata, ma deve diventare l’attività primaria di tutti noi. Per questo abbiamo deciso di avvalerci, a partire proprio dall’incontro di settembre, dell’aiuto di alcuni Testimoni che ci aiuteranno a capire meglio quello che il Papa ci chiede.
I primi testimoni missionari sono stati i coniugi Chiara e Giovanni BALESTRIERI.
Tornati in Italia nel gennaio 2013, dopo due esperienze in missione nello Sri Lanka e in Perù, vivono, con le loro tre figlie, a Vigano Certosino, tra Gaggiano e Abbiategrasso nella Città Metropolitana di Milano, abitando e lavorando in una parrocchia rimasta senza parroco residente. Chiara e Giovanni non sono gli unici a vivere questa nuova esperienza missionaria. Appartengono infatti al Gruppo Famiglie Missionarie a Km 0, un’esperienza che si sta lentamente diffondendo nella diocesi di Milano e che sta coinvolgendo diverse famiglie inviate come missionarie in luoghi dove, essendo in atto le Unità Pastorali, la presenza del sacerdote è divenuta più saltuaria e tuttavia la parrocchia non chiude, ma rimane il luogo centrale dove si incontra non solo la Comunità cristiana, ma anche tutti coloro che vogliono comunque dare un loro contributo di servizio.
È un’esperienza semplice e ricca nello stesso tempo, che, apprezzata dai presenti, merita col tempo di essere approfondita.
Durante l’incontro, durante il quale ci siamo chiesti se il nostro giorno di incontro (la domenica) e il nostro orario (il pomeriggio) sono utili e permettono la partecipazione di tutti, abbiamo avuto altre importanti presenze:

Sofia MARCONI  del Movimento di Lotta contro la Fame nel Mondo di Lodi, ci ha raccontato la sua esperienza in Ruanda, dove ha assistito alla costruzione dell’acquedotto finanziato con la Campagna ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA, sostenuta da molte parrocchie.

Don FEDERICO, che, come sempre, ci ha animato e incoraggiato nel nostro impegno missionario.

Un GRAZIE pieno di riconoscenza al parroco don MAURIZIO ed al locale GRUPPO MISSIONARIO, che hanno pensato anche al nostro benessere corporale (oltre naturalmente a quello spirituale).

PERDONACI… COME NOI PERDONIAMO

mons. Agnesi
mons. Agnesi

Questo il titolo del Pellegrinaggio che oggi ha visto coinvolti migliaia di Migranti provenienti da tutta la Lombardia. Tra questi 70 provenivano da Crema.
Quest’anno l’appuntamento al Santuario Mariano, che si ripete ogni due anni, ha avuto come tema la misericordia di Dio che ci avvolge sempre e che, come ha ricordato mons. Franco Agnesi, Vescovo delegato dalla Conferenza episcopale lombarda alla pastorale dei migranti: “ci proietta verso il futuro sempre rinnovati”.
Del resto, come ci ricorda il Papa, “siamo chiamati a vivere di misericordia perché a noi per primi è stata usata misericordia”. Il perdono delle offese diventa davvero l’espressione più evidente dell’amore misericordioso e per noi cristiani è un imperativo.
Per questo il momento più significativo  della giornata è stato quando, al momento dello Scambio della pace, diverse famiglie migranti, abbracciate da mons. Agnesi, a loro volta hanno propagato, a cascata, questo abbraccio a tutti i presenti, che sono stati così  coinvolti in un emozionante gesto di perdono collettivo, veri “pellegrini della
misericordia”.  Vale la pena ricordare che il pellegrinaggio è un segno peculiare dell’Anno Santo, perché icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza.

RICORDANDO GLI EMIGRANTI MORTI

Sarà celebrata il  3 ottobre  la 1a Giornata della memoria delle vittime delle migrazioni. Lo scorso 21 marzo, infatti, il Senato della Repubblica italiana ha approvato la proposta del “Comitato 3 ottobre” di dedicare una giornata per “conservare e rinnovare la memoria di quanti hanno perso la memoria nel tentativo di emigrare per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria” come si trova scritto nell’art. 1 di questa legge.

la poetessa W.Shire
la poetessa W.Shire

 “dovete capire
che nessuno mette i suoi figli su una barca
a meno che l’acqua non sia più sicura della terra”.
La poetessa di origini somale Warsan Shire esprime bene la sofferenza di una scelta simile: abbandonare la propria casa, il proprio Paese… per trovare cosa?

il 3 ottobre sarà l’occasione unirci a tutti coloro che pregheranno affinché siano abbattuti quei muri fisici, politici, ideologici che tengono lontani i popoli; faranno un’invocazione in suffragio di quelle vittime, per riuscire a vedere una luce in questo grande buio; imploreranno la Pace “anelito profondo degli esseri umani di tutti i tempi” come scrisse Papa Giovanni XXIII nella sua enciclica “Pacem in Terris”.
Costruire ponti, attraversare porte, intrecciare il futuro.

BRESCIA: OFFERTE DELLA MOSCHEA PER I TERREMOTATI DEL CENTRO ITALIA

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La comunità della Moschea di via Corsica a Brescia ha raccolto offerte per i terremotati del Centro Italia. Le offerte sono state consegnate, venerdì scorso,  presso l’Ufficio Migrantes diocesano. Ad accogliere alcuni rappresentanti della Moschea padre Mario Toffari, Direttore della Migrantes della diocesi di Brescia con il Vice Direttore Tomasino Ferlinghetti e don Claudio Zanardini, Direttore dell’Ufficio diocesano per il Dialogo Interreligioso.
Migrantes on line – 26.09.2016

IL PAPA AD ASSISI: MAI IL NOME DI DIO PUÒ GIUSTIFICARE LA VIOLENZA. SOLO LA PACE È SANTA, NON LA GUERRA!

assisipapaLa visita del Papa ha chiuso, il 20 settembre, la tre-giorni “Sete di pace” organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla diocesi di Assisi e dalle Famiglie Francescane. Dialogo tra le fedi ma anche il confronto su una politica ed un’economia che sappia includere. Di seguito riportiamo l’Appello finale per la Pace.

 Uomini e donne di religioni diverse, siamo convenuti, come pellegrini, nella città di San Francesco. Qui, nel 1986, trent’anni fa, su invito di Papa Giovanni Paolo II, si riunirono Rappresentanti religiosi da tutto il mondo, per la prima volta in modo tanto partecipato e solenne, per affermare l’inscindibile legame tra il grande bene della pace e un autentico atteggiamento religioso. Da quell’evento storico, si è avviato un lungo pellegrinaggio che, toccando molte città del mondo, ha coinvolto tanti credenti nel dialogo e nella preghiera per la pace; ha unito senza confondere, dando vita a solide amicizie interreligiose e contribuendo a spegnere non pochi conflitti. Questo è lo spirito che ci anima: realizzare l’incontro nel dialogo, opporsi a ogni forma di violenza e abuso della religione per giustificare la guerra e il terrorismo. Eppure, negli anni trascorsi, ancora tanti popoli sono stati dolorosamente feriti dalla guerra. Non si è sempre compreso che la guerra peggiora il mondo, lasciando un’eredità di dolori e di odi. Tutti, con la guerra, sono perdenti, anche i vincitori.

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LA DIOCESI DI SAN JOSÈ DE MAYO (URUGUAY) IN FESTA

Microsoft Word - Abbiamo ricevuto la locandina e ringraziamo

È la prima comunicazione che ci manda don Francesco dall’Uruguay! La “penna” è quella di don Federico e il lavoro di squadra, ben congegnato, ha dato risultati davvero apprezzabili, come potrete leggere di seguito.

 La prima domenica di settembre la diocesi di san Josè de Mayo ha celebrato 60 anni della sua costituzione e 9 anni dell’ordinazione episcopale del vescovo Arturo Fajardo. Mi sono fatto presente con il mio saluto, anche a nome della nostra diocesi, e specialmente delle persone che hanno conosciuto e apprezzato il vescovo Arturo nella sua visita a Crema.

           Il testo completo dell’articolo continua nell’ALLEGATO

INCONTRO DI ANIMAZIONE MISSIONARIA

Con settembre riprendono le nostre Assemblee dei Gruppi Missionari Parrocchiali. Domenica 25 settembre, alle ore 15, avremo il nostro primo appuntamento presso l’oratorio di S. CARLO – CREMA.
Come avevamo accennato negli scorsi numeri della Comunicazione, è in atto un profondo ed utile ripensamento della Missione. Papa Francesco, ripetendoci da sempre di essere una “Chiesa in uscita”, ci ricorda che ogni cristiano è automaticamente missionario e che quindi la missione deve essere totale, a 360°. Questo significa che l’attività missionaria non può essere delegata, ma deve diventare l’attività primaria di ogni cristiano. Per questo, a partire proprio dal prossimo incontro di settembre, ci avvarremo dell’aiuto di alcuni Testimoni che ci aiuteranno a capire meglio quello che il Papa ci chiede.
I primi testimoni missionari saranno i coniugi Chiara e Giovanni BALESTRIERI.
Chiara e Giovanni sono tornati in Italia nel gennaio 2013 dopo due esperienze in missione nello Sri Lanka e in Perù. Hanno tre figlie e attualmente vivono a Vigano Certosino, tra Gaggiano e Abbiategrasso nella Città Metropolitana di Milano, abitando e lavorando in una parrocchia rimasta senza parroco residente. Appartengono al Gruppo Famiglie Missionarie a Km 0, un’esperienza che si sta lentamente sviluppando nella diocesi di Milano e che ha come caratteristica quella di abitare una parrocchia per vivere un’esperienza di servizio alla Chiesa, di accoglienza del Vangelo, di corresponsabilità pastorale: un’esperienza da MISSIONARI, ma A KM 0!

L’incontro sarà arricchito dalla presenza di altri ospiti importanti:

  • Sofia MARCONI del Movimento di Lotta contro la Fame nel Mondo di Lodi, ci racconterà la sua esperienza in Ruanda, dove ha assistito alla costruzione dell’acquedotto finanziato con la Campagna ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA, sostenuta da molte parrocchie.
  • Don FEDERICO, momentaneamente convalescente, dopo l’intervento al cuore, verrà a salutarci e ad animarci nel nostro impegno missionario.

 Un GRAZIE enorme al parroco don MAURIZIO ed al locale GRUPPO MISSIONARIO, sempre attivi sul fronte della Missione.