NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo di Animazione Missionaria di SCANNABUE

Una baracca costruita da migranti. Foto Diego Battistessa.
Una baracca costruita da migranti. Foto Diego Battistessa.

 VENEZUELA-COLOMBIA: I MORTI DEI “RANCHITOS” DI SONIA

Molto spesso famiglie di migranti venezuelani, trovandosi nell’impossibilità di pagare un alloggio nelle località colombiane nelle quali giungono, occupano un pezzo di terra in periferia e costruiscono un “ranchito”, una baracca di cartoni, lamiere e teloni.
Si tratta di luoghi argillosi, senza acqua ed elettricità, insalubri, pericolosi, a volte vicino ad un crepaccio. Gli abitanti delle città non vedono di buon occhio queste “invasioni” e ne chiedono lo sgombero, senza però offrire un’alternativa.
Sonia Bermùdez Robles, 65 anni, ha lavorato per più di 40 anni nell’istituto di medicina legale della capitale della Guajira, penisola nord-colombiana al confine col Venezuela, realizzando circa 5mila autopsie.
Nel 1996 Sonia occupa un terreno di 5 ettari di proprietà del comune e inaugura il cimitero “Gente como uno” (Gente comune, come noi). Inizialmente il cimitero rispondeva all’esigenza di dare sepoltura agli N.N. e alle persone povere, ma con l’esplosione della crisi migratoria venezuelana le cose sono cambiate drasticamente.          Continua nell’ ALLEGATO

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