Lettera (Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes)

Carissime, Carissimi,
il Niger è davvero un Paese senza pace! Ecco che cosa ci scrive padre Mauro Armanino, missionario SMA a Niemey.

«Il fatto è accaduto martedì 14 gennaio scorso in un villaggio non lontano da Bomoanga che, da oltre un anno ha assistito impotente al rapimento di Padre Pierluigi Maccalli. Andati per un regolamento di conti con l’infermiere capo che opera in un dispensario della zona, hanno preso, portato poco lontano dalla sua casa e decapitano il nipote, battezzato da bambino.
Le reiterate minacce alle comunità cristiane presenti nella zona frontaliera col Burkina Faso hanno raggiunto lo scopo che si prefiggevano. Decapitare le comunità e farne poi preda della paura di professare la fede nella preghiera della domenica nelle cappelle. A Bomoanga la gente non va più in chiesa la domenica. La ‘basilica’, come lui soleva chiamarla, concepita, edificata e da lui inaugurata, è adesso disertata, così come la scuola, attaccata non troppo tempo addietro.
Durante l’incontro di formazione coi catechisti e gli animatori delle zona Gourmanché, frontaliera col Burkina Faso, organizzato recentemente a Niamey, è emerso lo sconcerto, la sofferenza, il timore, ma soprattutto la loro consapevolezza. Anche laddove esistono persecuzioni, prove e tensioni, è possibile tradurre la fede altrimenti camminando piste pastorali non battute. Ad esempio una maggiore valorizzazione dei laici e del loro apporto, una più grande flessibilità per quanto riguarda i luoghi e i tempi delle celebrazioni e della vita della comunità.    
Continua nell’  ALLEGATO

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