LA PRESA DI COSCIENZA DI UN MARTIRIO

Testimonianza di don Federico Bragonzi (seconda parte)

3a. don FedericoQuesta testimonianza, già pubblicata nella Comunicazione scorsa, a causa di un refuso, è risultata poco leggibile. Data però la sua importanza ed unicità, ci sembra doveroso ripresentarla unitamente alla nostre scuse.
Vorrei ricordare velocemente alcuni passaggi di questo cammino guidato con delicatezza dallo Spirito verso la presa di coscienza del martirio e verso la resurrezione.
In primo luogo l’arrivo nell’87 di Mons. Julio Cabrera come vescovo del Quiché. Un grande Vescovo e realmente un amico e un fratello. Egli orientò la presenza di noi, pochi agenti di pastorale che stavamo nel Quiché, con il suo motto episcopale: “Consola il mio popolo”. Quello è stato il nostro impegno: stare vicino alla gente, consolare, accompagnare, con un profilo basso e molta prudenza, pregare, celebrare, sostenere la fede, riorganizzare le comunità e camminare un poco alla volta verso la vita che riprende.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————