IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE HA UNA MADRE: TINA ANSELMI (Lina Specola)

4a. Tina AnselmiIn questi giorni difficili per il nostro Paese, il plauso al servizio sanitario nazionale è unanime: nonostante le difficoltà dovute ai continui tagli e alla mancanza di personale, lo sforzo di medici e infermieri per fronteggiare questa crisi è senza precedenti. Se a oggi riusciamo a rispondere a una simile emergenza sanitaria è perché qualcuno credeva che l’accesso alle cure dovesse essere libero e gratuito per tutti. E a farlo è stata una donna: Tina Anselmi.

Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), quello a cui in altri, ma soprattutto in questo momento, stiamo tutti dicendo grazie, quello che sta assicurando salute e coesione nazionale oggi come sempre, ma oggi con maggiori evidenze, nasce nel 1978.
Reca la firma di una donna: la ministra Tina Anselmi.  Fu un dibattito importante, quello per l’istituzione del SSN, seguito da una legge fondamentale per lo sviluppo umano, sociale e civile del nostro Paese. E il perché lo stiamo vedendo in questi giorni. Dobbiamo dire grazie a quanti si stanno adoperando negli ospedali e dobbiamo essere meno grati a coloro che negli ultimi anni hanno messo questa priorità della Repubblica (come anche quella della Scuola) un po’ in ombra, a favore di politiche di basso cabotaggio, inseguendo con quelle politiche un consenso illusorio per pressioni sociali particolari e di breve periodo.      Continua nell’ ALLEGATO

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