Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, carissimi,

                                               in un articolo comparso sul quotidiano LA STAMPA del 21 marzo e intitolato “Perché la lotta alle mafie riguarda tutti” don Luigi CIOTTI, fondatore di “Libera”, tocca un tema particolarmente sensibile, in un giorno significativo quale quello della Giornata della memoria delle vittime innocenti della mafia. Per questo riporto volentieri le sue parole.

La lotta alle mafie non può essere relegata solo agli addetti ai lavori (magistrati, forze di polizia, prefetture, alcuni segmenti fondamentali della società a cui va tutta la mia, la nostra riconoscenza). La repressione deve arrivare alla fine di un percorso.
È necessario allargare a tutti la partecipazione, perché riguarda tutti. Occorre quindi un pensiero nuovo, radicale, rigeneratore. Se non ci rigeneriamo come persone, ma anche come gruppi e movimenti, degeneriamo. La lotta alla mafia non è un sapere di settore, occorre un meticciato più vasto di saperi, che attraversi i diversi ambiti della vita.
Ecco perché a Ricordare e rivedere le stelle lo slogan scelto quest’anno per il 26° anno della Giornata della Memoria e dell’Impegno, è si un richiamo a Dante, come memoria del cuore, ma anche il desiderio verso l’altro, l’altrove. Desiderio deriva dal latino e significa letteralmente «mancanza di stelle»: noi abbiamo bisogno di stelle, fame di luci che ci guidino nel cammino a volte faticoso della vita. Luci della conoscenza, di libertà e giustizia, di dignità per tutti.         Continua nell’ ALLEGATO

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