Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                             anche questa volta cedo la parola. Lo faccio volentieri, trattandosi del nostro Vescovo che, in occasione del terzo anniversario della sua ordinazione episcopale, ha deciso di indirizzare alla diocesi una Lettera pastorale con il desiderio soprattutto di offrire una parola di consolazione in questo momento così difficile per tutti noi.

 «Consolate il mio popolo»
Carissimi fratelli e sorelle di questa Chiesa di Crema, mi rivolgo prima di tutto a voi, mentre siamo ancora nel pieno dell’emergenza sanitaria CoViD-19, ma col desiderio di raggiungere con queste mie parole, e anche attraverso di voi, tutti coloro che vivono nel territorio della nostra diocesi, compresi quanti non si riconoscono nella vita della Chiesa.
In questo terzo anniversario dalla mia ordinazione episcopale, vissuto in un momento così difficile per tutti, sento rivolta a me, come compito, la parola di Dio al profeta: «Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio» (Is 40, 1); e anche la parola di Paolo ai suoi cristiani di Corinto: «Dio ci consola in ogni nostra tribolazione, perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui noi stessi siamo consolati da Dio» (2Cor 1, 4). Sento la responsabilità di offrirvi una parola di consolazione, ma non solo: perché la «consolazione» di cui parlano le Scritture racchiude molte cose.      Continua nell’ ALLEGATO

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