CHIESA IN CINA: NUOVA FASE E VECCHI NEMICI. SVOLTA A ORIENTE (Agostino Giovagnoli)

Chinese catholics pray during Christmas Eve Mass Serivce at Xishiku Catholic Church, also known as the North Church, in Beijing, China, 24 December 2013.

Dopo decenni di sofferta immobilità o di lenti miglioramenti, la situazione della Chiesa in Cina sta cambiando rapidamente. Stiamo assistendo a una svolta storica, che, indirettamente, si rifletterà sull’intera Chiesa cattolica e, per certi versi, anche sugli equilibri internazionali.

Era inevitabile che si scatenasse una battaglia mediatica per contrastarla ed è quanto sta avvenendo con il coinvolgimento della grande stampa internazionale. Come si permette la Chiesa cattolica di aprire un dialogo con la più grande potenza non occidentale – e per giunta comunista – con cui potrebbe scoppiare se non una Terza guerra mondiale almeno una nuova guerra fredda? Chi dentro la Chiesa si oppone all’apertura voluta da papa Francesco sta diventando strumento di un gioco molto più grande.
È una battaglia che si combatte anche a colpi di fake news, Lo confermano le parole del vescovo “clandestino” di Mindong, Guo Xijin, uno dei due al centro della battaglia mediatica, riportate dal “New York Times”: «La nostra posizione è di rispettare l’accordo stipulato tra il Vaticano e il Governo cinese. La Chiesa cattolica cinese deve avere un legame con il Vaticano: questo legame non si deve interrompere».   Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————