Notiziario

CINA, OLIMPIADI E DIRITTI UMANI (Amnesty International)

Con l’organizzazione dei Giochi olimpici e paralimpici invernali di Pechino 2022, il governo vuole mettere in evidenza lo status di superpotenza cinese e distogliere l’attenzione dalle sue pessime condizioni in materia di diritti umani.

Cos’hanno in comune un monaco, un professore universitario, un’attivista per i diritti delle donne, un avvocato e una giornalista?
Hanno parlato troppo. Questo è ciò che sostengono le autorità cinesi.
Oggi iniziano i Giochi olimpici e paralimpici invernali di Pechino e da tempo il governo sta facendo di tutto per presentarsi come un paese giusto e aperto.
Ma la realtà, purtroppo, è molto diversa.          Continua nell’ ALLEGATO

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LA FORZA DELLA CURA: DONNE, ECONOMIA, TRATTA DI PERSONE (La Redazione)

4a. GCT - LocandinaQuesto è il tema dell’ottava “Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone” che sarà ricordata l’8 febbraio prossimo, memoria di santa Bakhita. Un invito non solo perché le donne assumano un ruolo da protagoniste in quanto agenti di cambiamento, ma perché la cura diventi uno stile di vita per trasformare il rapporto con la natura e le relazioni sociali ed economiche, troppo basate su una competizione aggressiva.

La situazione
La tratta è una delle ferite più profonde inferte dal sistema economico attuale. Ferite che riguardano tutte le dimensioni della vita, personale e comunitaria. La pandemia ha incrementato il “business” della tratta di persone e ne ha acuito il dolore: ha favorito le occasioni e i meccanismi socioeconomici alla base di questa piaga e ha esacerbato le situazioni di vulnerabilità che hanno coinvolto le persone maggiormente a rischio e in modo sproporzionale le donne e le bambine, particolarmente penalizzate dal modello economico dominante.          Continua nell’ ALLEGATO

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LAVORATORI MIGRANTI? SÌ, MA… (Gabriele Bentoglio)

5a. TendopoliLa visita della delegazione Migrantes e Caritas alla tendopoli di San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro

A che punto siamo con l’assistenza dei lavoratori migranti nelle tendopoli della Piana di Gioia Tauro? La domanda è d’obbligo, dopo anni di discussioni. Ma non c’è da aspettarsi grandi risposte. Infatti, gli insediamenti di migranti sparsi nella zona industriale e nelle campagne della Piana di Gioia Tauro continuano ad essere visti come un problema d’emergenza, invece di sollecitare soluzioni strutturali e di lungo periodo. Per uscire dalla fase d’urgenza non basta la mera assistenza caritativa, come quella dell’erogazione di fondi per organizzare la mobilità sul territorio o per persuadere i migranti a lasciare le baraccopoli. La questione deve essere affrontata nella globale complessità delle sue dinamiche. La storia di queste installazioni risale soprattutto ai fatti di Rosarno, nel 2010, quando i lavoratori stanziali vennero “trasferiti” dai centri abitati alle tensostrutture provvisorie, dando vita a “ghetti di periferie esistenziali”.          Continua nell’ ALLEGATO

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PORSI ACCANTO A CHI SOFFRE IN UN CAMMINO DI CARITÀ (La Redazione)

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Questo il titolo del Messaggio che papa Francesco ha indirizzato in occasione della 30a  Giornata Mondiale del Malato che si svolgerà venerdì 11 febbraio prossimo. Il testo di Luca 6,36 «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso» (Lc 6,36) è il riferimento biblico che fa da guida alla riflessione che qui riassumiamo.

Trent’anni fa san Giovanni Paolo II istituì la Giornata Mondiale del Malato per sensibilizzare il popolo di Dio, le istituzioni sanitarie cattoliche e la società civile all’attenzione verso i malati e verso quanti se ne prendono cura.          Continua nell’ ALLEGATO

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NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo di Animazione Missionario Parrocchiale di Scannabue

 DA BANGKOK AI VILLAGGI: UNA MISSIONE, MILLE SFIDE

Spiagge bianche, una capitale ultramoderna, le foreste del Nord: immagini che nascondono un altro mondo fatto di tante contraddizioni.
In questa realtà complessa e multiforme, i missionari del Pime, presenti ormai da 50 anni, cercano di intravedere e coprire le difficoltà e le tensioni tenute nascoste: dall’impegno alle porte della grande capitale con i suoi innumerevoli slum, a quello tra i tribali sui monti al confine con il Myanmar.
Marco Ribolini opera nella missione di Mae Suai, al Nord, che con i suoi 29 villaggi tribali è la più grande ed estesa di tutta la diocesi di Chiang Rai. In questi villaggi ci sono due etnie diverse: gli Akha e gli Iahu, provenienti dal Myanmar e dalla Cina.         Continua nell’ ALLEGATO

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Il Centro Missionario informa… (La Redazione)

 LE TESTIMONIANZE DEI MISSIONARI SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

CONSIGLIAMO LA VISIONE

FRATELLANZA UMANA, LA CASA COMUNE DEI FIGLI DI ABRAMO
Nella Giornata internazionale che ricorda la firmadel Documento sulla Fratellanza umana del 4 febbraio 2019, ad opera di Papa Francesco e del grande Imam al-Tayyeb di Al Azhar, un video mette in luce la radice della fraternità presente nelle tre religioni monoteistiche e invita i credenti di ogni fede e le persone di buona volontà a vivere riconciliati in un mondo libero dalla violenza, dall’ingiustizia, dall’odio e dall’autodistruzione ambientale..

Link al video:

https://www.youtube.com/watch?v=k7TdQTJe6PM

Iscriviti al canale di youtube del “Centro Missionario Diocesi di Crema”, per essere avvisato ad ogni pubblicazione di un nuovo video. Link: https://www.youtube.com/channel/UCV1dJoWbFRA2sSAwpJTBpxg

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Untitled

0001a. memoria

“L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa.
È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte:
succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo.
La memoria vale proprio come vaccino contro l’indifferenza”.

Liliana Segre

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                                    confesso che non amo l’insistenza con cui tutti, ma proprio tutti, gli strumenti di comunicazione insistono sullo stesso argomento in occasione di una ricorrenza. Col rischio di fare indigestione, come se per il resto dell’anno non ci si dovesse più occupare di quel problema. Una di queste occasioni e appunto la Giornata della Memoria.
Tuttavia ci siamo dovuti ricredere di fronte a quanto avvenuto domenica 23 gennaio nei pressi di Campiglia Marittima, una località del livornese, dove due ragazze di 15 anni hanno aggredito, insultato e picchiato un dodicenne perché ebreo.
Immediata la reazione della comunità e in particolare della sindaca Alberta TICCIATI che senza scuse, alibi o giustificazioni di sorta ha ammesso la gravità del fatto. In primo luogo perché colpisce il rispetto, i diritti e la libertà della persona, in secondo luogo perché dimostra che anche quando si pensa che certi concetti e certi principi siano consolidati, in realtà non lo sono e vanno coltivati ogni giorno, attraverso l’apprendimento e lo studio.          Continua nell’ ALLEGATO

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