Notiziario

COLLOQUIO ONLINE DEL PAPA COL PATRIARCA KIRILL: LA GUERRA È SEMPRE INGIUSTA (Gianni Cardinale)

2a. Colloquio on line del Papa...Per la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina c’è stato un contatto tra papa Francesco e il patriarca russo Kirill. L’incontro in videoconferenza si è svolto nel primo pomeriggio di ieri e vi hanno preso parte anche il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, e il metropolita Hilarion di Volokolamsk, capo del dipartimento di relazioni esterne del patriarcato.

La notizia è stata diffusa immediatamente da Mosca, in modo sommario e con toni piuttosto irenici. Dopo qualche ora è arrivata la versione vaticana, più circostanziata, con virgolettati inequivocabili del Vescovo di Roma: per alcune sue affermazioni si specifica la coincidenza di vedute con Kirill («il Papa ha convenuto», «convenendo con il patriarca»), per altre no.           Continua nell’ ALLEGATO

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LE RICHIESTE DI ZELENSKY E LO STRANIAMENTO RESPIRATO ALLA MANIFESTAZIONE DI FIRENZE (Lorenzo Guadagnucci)

3a. Le richieste di ZelenskCollegato all’evento “Cities stand for Ukraine” di sabato 12 marzo il presidente ucraino è tornato a chiedere l’intervento militare della Nato per fermare gli attacchi aerei russi. Un’ipotesi ritenuta finora irricevibile ma che meritava, anche a Firenze, una risposta.

Tutti noi proviamo un senso di rispetto e di ammirazione per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, per il suo coraggio, per la sua determinazione. Vive sotto minaccia costante, in un Paese – il suo – invaso da forze militari soverchianti. Attorno a lui, un paesaggio di morte e devastazione. Tuttavia non ci sono solo i sentimenti. Anzi. Zelensky oggi è uno dei protagonisti della scena geopolitica mondiale e la sua voce arriva in ogni dove: nelle piazze, nelle cancellerie, nelle nostre case. Le sue parole contano, sono quelle di un leader politico di rilievo internazionale, pronunciate in giornate delicate e cruciali, e come tali vanno trattate.          Continua nell’ ALLEGATO

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SIRIA: PER NON DIMENTICARE (Maria Anna Goni)

4a. Siria per non dimenticareIl 15 marzo rappresenta il triste anniversario dello scoppio della guerra, fatta, come tutte, di sofferenza e lacrime, coi bambini che ancora vivono sotto le bombe e affrontano condizioni di vita terribili.

Oltre ad un fronte di guerra costantemente monitorato vogliamo oggi chiedere di non dimenticarne uno che da 11 continua a rinnovare sofferenze: case devastate o saccheggiate, mancanza di cibo, acqua, medicine, per giungere fino a violenze di ogni genere. In Siria il conflitto non è finito, il paese piange mezzo milione di morti e oltre 11 milioni e mezzo di sfollati interni ed esterni.
Il sistema economico, ridotto ai minimi termini da guerra, pandemia e crisi bancaria libanese, in questo momento sarà provato ancora di più dalle sanzioni sulla Russia, che provocheranno l’interruzione delle importazioni di cibo e carburante, con la sterlina siriana che si sta svalutando ad una velocità impressionante.          Continua nell’ ALLEGATO

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OGGI SOTTO LE PIANTE, DOMANI NELLE AULE

5a. Lettera SambusitiCon questa lettera padre Alberto Sambusiti, nativo di Santa Maria della Croce e missionario PIME in Camerun, presenta la realtà dove sta operando e la sua richiesta di aiuto che intendiamo sostenere con la nostra “Quaresima di solidarietà”.

Meskine  17/02/2022

Carissimi amici,
innanzitutto vi dico che sto bene di salute, i quattro mesi di vacanza che ho fatto quest’estate mi hanno messo in forma e spero di tenere per qualche anno fino alla prossima vacanza nel 2024 o 25 si vedrà. Spero di tenere fino a quella data anche perché dopo domani, il padre del PIME che era con me, più giovane di me, per ragioni di salute rientrerà in Italia ed io, per ora, resto solo. Accettiamo quello che la Provvidenza ci propone.
Prima di proporvi un progetto che ho in mente, mi piacerebbe presentare la missione in cui opero da quasi 4 anni. La missione è intitolata alla Santa famiglia e si trova in alla periferia di Marua la città più importante dell’estremo nord del Cameroun.          Continua nell’ ALLEGATO

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SGUARDO LUCIDO E CUORE GRANDE (Don Dante Carraro)

6a. Sguardo lucido e...Anche io, come voi, sono stravolto e sconvolto da immagini che mai mi sarei aspettato di rivedere nella nostra Europa o ai suoi confini. È straziante vedere mamme e bambini colpiti e feriti in maniera così drammatica dalla guerra tra Russia e Ucraina. Vengo dal Sud Sudan, da cui sono rientrato da pochi giorni, dove, è brutto dirlo ma, in qualche maniera, sei preparato a tensioni e scontri. Un paese giovane, nato nel 2011 che, come tutti i giovani, ha tante energie, vitalità e una gran voglia di costruire il proprio futuro che si scontrano con mancanza di esperienza e scarsa capacità gestionale. La situazione socio-politico è molto fragile, il sistema scolastico non funziona, gli ospedali boccheggiano, perché mancano farmaci, personale, equipaggiamento minimo. E lì, il Cuamm rimane, deciso a fare la propria parte, sapendo che in ogni momento la situazione può complicarsi e degenerare. Ma in Europa no, non ce lo aspettavamo. È stato e continua ad essere uno shock. Si ha la netta percezione che venga distrutto ciò che si stava faticosamente costruendo.          Continua nell’ ALLEGATO

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SMETTI DI FARTI LUPO (Maurizio Patriciello)

7a. don-maurizio-patriciello-conferenza-ambienteLettera di un parroco a un fratello camorrista: ti aspetto

Un botto forte alle quattro meno dieci della mattina di venerdì 11 marzo. Una bomba carta è stata fatta saltare sotto il cancello esterno della chiesa di San Paolo Apostolo, il cui parroco è don Maurizio Patriciello, prete simbolo della “Terra dei fuochi”. Di seguito la lettera aperta che don Maurizio ha scritto all’attentatore.

Chi è un camorrista? Un fratello. Una persona che, purtroppo, si fa lupo di altre persone. E le umilia, le opprime, le fagocita, le uccide. Il motivo che sta alla base del suo illogico e sciocco comportamento è la bramosia di denaro e di potere. Ne vuole tanto. E per ottenerlo, è disposto a tutto, anche a tradire la parola data, i vecchi amici, la propria terra, i propri figli. Che cos’è la camorra? Una consorteria del male, una sorta di sottobosco, un mondo nel mondo.          Continua nell’ ALLEGATO

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NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo di Animazione Missionaria di Scannabue

UN DISPENSARIO PER I MALATI NELLA DIOCESI DI ALMATY

Le Missionarie della Consolata hanno raggiunto il Kazakistan nel febbraio 2020, stabilendosi nella diocesi di Almaty, un piccolo villaggio di circa 4.000 abitanti a 40 chilometri dalla capitale.
Hanno iniziato ad imparare la lingua locale e ad entrare nel tessuto sociale, culturale e religioso del popolo, per conoscere la realtà e i bisogni della gente mediante la vicinanza, il dialogo e l’amicizia.
La situazione sanitaria è molto precaria, i medicinali sono molto cari e non esiste nessun dispensario medico, con grave danno per la salute delle persone che vivono inverni molto lunghi e freddi. Per  stare accanto, curare e consolare chi soffre, hanno deciso di costruire un dispensario.         Continua nell’ ALLEGATO

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Untitled

0001a. 8 MARZO IN UCRAINA8 MARZO IN UCRAINA

 

DONNA IN GUERRA

Donna senza casa e giaciglio,
che allatti in terra tuo figlio,
che temi la notte che incombe,
che preghi tra gli spari e le bombe,
che tremi al freddo e al gelo,
che piangi i tuoi angeli in cielo,
che speri in una guerra che tace,
che sogni ancora la pace…

Angela Rosa NIGRO

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Sono certo di interpretare il sentimento di tutte le italiane e di tutti gli italiani
rivolgendo il primo pensiero di questo 8 marzo alle donne ucraine.
Madri, lavoratrici, giovani, colpite da una violenza inattesa, crudele, assurda.
Donne che partecipano coraggiosamente alla difesa della loro comunità,
donne costrette a ripararsi nei rifugi d’emergenza,
che lasciano le loro case e il loro Paese,
che hanno paura per i loro figli,
che prestano cura ai più deboli,
che piangono morti innocenti.

Sergio MATTARELLA

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