Notiziario

UCRAINA, ARROGANZA E STUPIDITÀ (Raffaele Crocco)

2a. Arroganza e..La guerra si ferma con il disarmo, togliendo le armi dalla circolazione e facendole tacere. Le armi si fanno tacere con la pressione politica, l’economia e la diplomazia. Non demonizzando chi lavora per la pace

E’ sconcertante. Perché chi dichiara la guerra non è mai chi poi la combatte, chi muore, chi vede la propria vita distrutta. E’ bizzarro. Perché chi vuole eserciti potenti, armi da inviare, resistenze infinite di eroici eserciti, non è mai dalla parte di chi quelle armi le usa o di chi quelle armi subisce. A volere le guerre, a pensarle giuste e possibili, ad invocare armamenti come soluzione eterna per avere la pace, sono quasi sempre signori e signore che vivono in belle case, che vanno a cena con gli amici e disquisiscono di questo e di quello, chiedendo al ritorno un tè al cameriere filippino.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

«NOI DISERTORI RUSSI TRADITI DA MOSCA E NASCOSTI DAI CONTADINI UCRAINI» (Nello Scavo)

3a. soldato-russo-catturatoDal militare della banda musicale al ragazzo di leva: «Ci hanno mentito sulla missione e ci hanno mandato a morire». E la contadina di Kiev che tranquillizza la mamma del soldato in Russia

Succede che in guerra, come in ogni guerra, il nemico braccato talvolta non si presenti con la faccia feroce del combattente, ma mostri i connotati mesti del figlio sperduto. Come Radislav, il soldato russo che in una fattoria ucraina viene nascosto da una coppia di agricoltori di mezza età. Non se la sono sentita di consegnarlo alla polizia. Per i russi è un disertore. Per i militari di Kiev un invasore. Non è il solo.           Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

SI PROVA A DARE IL MEGLIO SENZA FARE I SUPEREROI (Dante Carraro)

4a. Solidarieta-a rifugiati in MoldovaOgni mattina ci svegliamo e le notizie ci soverchiano e ci travolgono, tutti ci sentiamo mobilitati e coinvolti, tutti ci sentiamo vicini al dramma dell’Ucraina. È così anche per noi, che abbiamo il cuore che batte in Africa. La solidarietà si vive lì dove la vita ci chiama, dove la storia ci interpella per testimoniare il nostro essere uomini e cristiani.

Carissimi,
mi scrive così Giovanna, dalla Moldavia: “Qui è dura. Mi diresti ‘non è certo la prima volta che stai con chi soffre, con chi subisce ingiustizie’. E hai ragione. Ma sarà perché abbiamo due culture vicine, o perché la guerra è tornata in un’Europa che aveva lavorato anni per debellarla, mi sento profondamente vicina a questa gente. E le donne ti ringraziano, parlandoti in una lingua che non capisci. Si commuovono e tu ti commuovi con loro.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

LA CHIESA IN SINODO E I MIGRANTI (G. Carlo Perego)

5a. essere_chiesa_insieme_2Stiamo vivendo un tempo di Sinodo, un tempo cioè in cui scopriamo come la Chiesa cammina, è pellegrina. Questa dimensione della Chiesa pellegrina, in cammino è una delle caratteristiche della Chiesa ripresa dal Concilio Vaticano II.

Infatti, ricorre spesso nei documenti del Concilio. La troviamo, ad esempio, nella Costituzione sulla Sacra Liturgia, dove è detto della Chiesa che è «presente nel mondo e tuttavia pellegrina» (Sacrosanctum Concilium, 2); la ritroviamo, nella Costituzione Lumen gentium, che riprende una bella citazione di S. Agostino che «la Chiesa prosegue il suo pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio» (Lumen gentium, 8; De Civit. Dei, 18, 51, 2; PL 41, 614).         Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

Un mondo da ricostruire IL RECOVERY PLAN (Piero Carelli)

6a. economiaCome gestirlo in modo da non lasciare indietro nessun lavoratore nella delicatissima fase della riconversione professionale?

Ha preso il via la nuova edizione della “Scuola di formazione politica ed economica 2022”. Il primo incontro, svoltosi martedì 22 marzo, è stato curato dal Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) e dal Movimento Ecclesiale di Iniziativa Culturale (MEIC) ha visto come protagonisti I professori Antonella Occhino e Giovanni Bombelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Moderatore Michele Fusari, presidente dell’M.C.L.

Una svolta epocale
Un mondo da ricostruire: un tema, quello del corso del 2022, quanto mai attuale, reso anzi ancora più attuale a causa delle drammatiche vicende della guerra scoppiata nel cuore dell’Europa.
Un mondo da ricostruire: ma come?             Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo di Animazione Missionaria di Scannabue

EGITTO: UNA CHIESA PER OGNI MOSCHEA

È quanto dichiarato dal Presidente egiziano in una riunione di urbanisti del suo Paese.
Il Presidente egiziano Abdel Fattah, in una recente riunione tenuta con i membri del governo competenti i piani di urbanizzazione messi in campo ha sintetizzato: “Dove c’è una moschea deve esserci anche una chiesa. E se la chiesa da costruire verrà frequentata anche soltanto da 100 persone, bisogna costruirla ugualmente. Così nessuno dovrà riunirsi in un appartamento e presentare quell’abitazione come una chiesa”.
Fino al 2016, la costruzione di nuovi luoghi di culto cristiani era ancora condizionata e di fatto ostacolata dalle cosiddette “10 regole” aggiunte nel 1934 che vietavano tra l’altro di costruire nuove chiese vicino alle scuole, ai canali, agli edifici governativi, alle ferrovie e alle aree residenziali. L’applicazione rigida di quelle regole aveva impedito la costruzione di chiese in città e paesi abitati dai cristiani, soprattutto nelle aree rurali dell’Alto Egitto.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

Untitled

0001a.

“Ma noi abbiamo smarrito la via della pace.
Abbiamo dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso,
il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre mondiali.
Abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunità delle Nazioni e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli e le speranze dei giovani.
Ci siamo ammalati di avidità,
ci siamo rinchiusi in interessi nazionalisti,
ci siamo lasciati inaridire dall’indifferenza e paralizzare dall’egoismo.
Abbiamo preferito ignorare Dio, convivere con le nostre falsità,
alimentare l’aggressività, sopprimere vite e accumulare armi,
dimenticandoci che siamo custodi del nostro prossimo e della stessa casa comune. Abbiamo dilaniato con la guerra il giardino della Terra,
abbiamo ferito con il peccato il cuore del Padre nostro,
che ci vuole fratelli e sorelle.
Siamo diventati indifferenti a tutti e a tutto,
fuorché a noi stessi.
E con vergogna diciamo: perdonaci, Signore!”
Dalla CONSACRAZIONE  AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA DI RUSSIA  E UCRAINA di Papa Francesco – 25.03.22

Non è una formula magica – ha precisato il Papa – ma un atto spirituale. È il gesto del pieno affidamento dei figli che, nella tribolazione di questa guerra crudele e insensata che minaccia il mondo, ricorrono alla Madre – come i bambini quando sono spaventati vanno dalla mamma a cercare protezione – gettando nel suo Cuore paura e dolore, consegnando sé stessi a lei”.

————————————————————

Enrico e le Commissioni Missioni e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                          Il 24 febbraio la Russia invade l’Ucraina riportando la guerra nel cuore dell’Europa.
La risposta immediata che arriva da chi ci governa è inviare armi all’Ucraina. Noi pensiamo che inviare armi non serva a riportare la pace, ma solo ad aumentare la violenza e il numero delle vittime.
Ancora una volta, chi governa pensa che la guerra sia l’unica soluzione.
Ci dice che la guerra può essere “giusta”, “necessaria”, e “inevitabile”: non è vero, non esistono guerre giuste, la guerra appare inevitabile solo a chi non ha fatto nulla per evitarla con i negoziati e la diplomazia.
Ci dice che la guerra può essere “umanitaria”: non è vero, la guerra porta sempre morte e distruzione, è la negazione dell’umanità.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————