Notiziario

LA VEGLIA MISSIONARIA

vescovo_oscar

 

La scorsa settimana, ricordando la Veglia Missionaria svoltasi in Cattedrale sabato 15 ottobre, avevamo riportato le testimonianze di don Federico, sacerdote fidei donum da quattro anni in Uruguay, e di Giovanni ormai consacrato diacono insieme a  Francesco e Nicholas.

Questa volta tocca al Vescovo Oscar, al quale è stato riconosciuto un impegno missionario davvero speciale, meritandosi l’applauso commosso e riconoscente dei partecipanti.

Riportiamo ALLEGATO  la riflessione del Vescovo Oscar Cantoni

 

“GUARDO ALTO” PER SCRUTARE LONTANO. Continua..

altoMartedì 25 ottobre con il tema: Il caso del Brasile nel contesto dell’America latina è iniziato il percorso formativo GUARDO ALTO. È intervenuto don Paolo CUGINI, sacerdote della diocesi di Reggio Emilia, fidei donum in Brasile per 14 anni nella diocesi di Rui Barbosa, nello stato nordestino di Bahia.

L’incontro, che ha avuto luogo nella Sala del Santuario di Caravaggio, ha permesso di cogliere non solo l’evoluzione della Chiesa in Brasile e in America Latina dal Concilio Vaticano II ai nostri giorni, ma anche le trasformazioni politiche e sociali. Questo è stato possibile perché da sempre la Chiesa Cattolica si è sforzata, in quel continente, di incarnarsi nella vita quotidiana. Le Comunità Ecclesiali di Base sono state il grande strumento di questa trasformazione, perché ha permesso alla gente, soprattutto quella delle campagne e delle periferie da sempre emarginata, di diventare protagonista non solo nella Chiesa, ma anche nella società. È così che all’inizio del nuovo millennio la maggior parte dei Paesi dell’America Latina hanno avuto governi di sinistra o di centrosinistra che hanno fatto sognare profonde riforme economiche e sociali. Purtroppo la crisi economica, sommata alla corruzione endemica e alla globalizzazione, ha bruscamente interrotto questo sogno, precipitando non solo il Brasile, ma anche molti altri Stati in una situazione di grande incertezza.

Il prossimo incontro, programmato per martedì 8 novembre, sarà guidato da Raffaele MASTO,  giornalista di Radio Popolare da sempre conoscitore esperto ed appassionato del continente africano. Anche questo si terrà a Caravaggio, presso la Sala del Santuario, con inizio fissato alle ore 21.

Nell ’ ALLEGATO  il manifesto dell’iniziativa con le date degli incontri.

 

PAURE IMMOTIVATE: PARLA IL PARROCO DI GORO

S.Maria delle Grazie - Goro
S.Maria delle Grazie – Goro

 

Siamo rimasti tutti sconcertati dagli avvenimenti di Goro (Ferrara), dove a dodici donne profughe con i loro otto bambini, che avrebbero trovato sistemazione in un ostello, è stato proibito con la costruzione di barricate di entrare in paese. Se pensiamo che una volta le barricate erano sinonimo di resistenza allo strapotere e alla violenza, mentre oggi sono strumento di sopraffazione e di rifiuto verso i deboli e gli inermi, riusciamo a capire quanta umanità abbiamo perduto in questi pochi anni. Tratto dal blog SPERARE PER TUTTI di Christian Albini, proponiamo questa breve intervista con il parroco del paese romagnolo curata da Fabrizio Contessa, de  “L’Osservatore Romano” del  26 ottobre 2016.

«Non è quello delle barricate il paese che conosco. Che ho conosciuto in tutti questi anni». Don Francesco Garbellini, dal 2008 parroco di Goro e di altri due piccoli centri del ferrarese, Bosco Mesola e Monticelli, da due giorni è testimone di una situazione che definisce davvero inedita per un territorio, quello del delta del Po, che in passato per decenni è stato terra di povertà severa e immigrazione e ora si trova a essere sotto i riflettori per un episodio che, come ha rimarcato l’arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, «ripugna alla coscienza cristiana».

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ISLAM E MODERNITÀ: LE SFIDE DEL PENSIERO MUSULMANO IN EUROPA

Padre Nicelli
Padre Nicelli

 

Un incontro molto ricco quello che si è svolto la scorsa settimana presso la Parrocchia dei Sabbioni a Crema. Ospite padre Paolo NICELLI, missionario del PIME che, dopo e grazie ad un’esperienza nelle Filippine, si è avvicinato all’Islam, diventandone un profondo conoscitore.
 Un incontro ricco sia per i molti stimoli che p. Paolo ha portato, sia per la vivace partecipazione del pubblico. Segno che l’argomento Islam, comunque venga trattato, suscita moltissimo interesse.
A costo di essere riduttivo, fondamentalmente, tre sono stati i temi trattati: Il primo, ben ricollegato all’esperienza personale di p. Nicelli, riguarda l’incontro con un’altra cultura nel nostro caso l’Islam
                                                           La riflessione continua nell”  ALLEGATO

SUD SUDAN, FRANCESCOCONVOCA I LEADER CRISTIANI IN VATICANO PER DISCUTERE DELLA CRISI

sudanCome se non bastassero le guerre già in atto, anche il Sud Sudan, l’ultimo stato africano a raggiungere l’indipendenza nel 2011, è stato  travolto da una guerra civile che non accenna a risolversi. L’interessamento fattivo del Papa potrebbe aiutare la popolazione, ormai allo sbando, di uno stato completamente privo di qualsivoglia infrastruttura. 

L’agenzia Fides rende noto in un comunicato l’invito in Vaticano di Papa Francesco ai leader religiosi cristiani del Sud Sudan per discutere la grave crisi che sta attraversando il più giovane Stato africano.
Lo ha rivelato monsignor Paolino Lukudu Loro, Arcivescovo cattolico di Juba, il quale ha precisato che tra gli invitati vi sono l’Arcivescovo Daniel Deng Bul, Primate della Episcopal Church of Sudan e Peter Gai, Moderator of the Presbyterian Church in South Sudan and Sudan.
La guerra civile tra il Presidente Salva Kiir e l’ex Vice Presidente Riek Machar scoppiata nel dicembre 2013 ha messo in ginocchio il giovane Stato indipendente dal 2011. Gli accordi di pace raggiunti ad agosto 2015 sono stati disattesi e il conflitto è esploso nuovamente a luglio quando nella capitale Juba le truppe di Kiir si sono scontrate in accesi combattimenti con quelle di Machar. Un rapporto di Amnesty International, reso noto il 25 ottobre, accusa le forze governative di aver commesso «deliberate uccisioni di civili, stupri di donne e ragazze e saccheggi» durante gli scontri di luglio nella capitale.

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BELLUNO: CONVEGNO SULLA MIGRAZIONE MINORILE

migrantesNegli anni tra il 2013 e il 2015 gli arrivi di minori stranieri non accompagnati in Italia sono aumentati del 100%, giungendo a superare la cifra di 15.000.
Da dove vengono questi bambini-Ulisse? Che storie hanno? Perché partono? Cosa succede loro durante il viaggio?
A queste domande cercherà di dare una risposta il doppio appuntamento organizzato dall’Associazione “Bellunesi nel Mondo” per il 28 e 29 ottobre.
Il venerdì 28, con la presentazione del libro “IL BAGAGLIO. Migranti minori non accompagnati. Il fenomeno in Italia, i numeri le storie”, di Luca Attanasio. L’autore, giornalista freelance, nel suo lavoro fornisce dati, analisi e interviste a minori non accompagnati, operatori, esperti, forze di polizia, organismi di accoglienza e identificazione, e raccoglie alcune storie, in particolare quella, incredibile, di Keita, che assiste appena tredicenne alla morte dei propri genitori uccisi dalla guerra civile in Costa D’Avorio e, rimasto solo, decide di partire. Analfabeta, senza soldi, ignaro dei principi minimali della geografia, si accoda a un gruppo di profughi che lasciano a piedi il Paese terrorizzati dal conflitto. Passerà una serie infinita di confini, montagne, deserti, mari e situazioni, conoscerà la crudeltà degli uomini, vedrà con i suoi occhi scuri l’abiezione del mondo, conquistandosi il suo futuro in Italia.
Appuntamento alle 18.30 al Caffè Deon di Belluno, con la partecipazione dell’autore.
Il sabato 29, il tema verrà ulteriormente approfondito a Feltre, presso l’Istituto Canossiano alle ore 9.30, con la conferenza dal titolo: “Migranti minori non accompagnati. La moderna odissea dei bambini-Ulisse”. All’evento parteciperà, oltre a Luca Attanasio, Mons. Gian Carlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes, con un intervento dal titolo: “I minori non accompagnati, richiedenti asilo e rifugiati in Italia”.
Migrantes on line – 19 ottobre 2016

DA ALEPPO A CREMA.

Sabato 22 e domenica 23 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale delle Missioni,

  • si terrà come annunciato la Fiera delle Missioni nel salone dell’Oratorio di via Forte n.5.
  • E’ assicurata la presenza di Padre IBRAHIM ALSABAGH, parroco di Aleppo in Siria che presiederà e parlerà a tutte le S Messe celebrate in Cattedrale.
  • Inoltre, domenica 23 alle ore 16 in Cattedrale, padre IBRAHIM presenterà il suo libro, dal titolo UN ISTANTE PRIMA DELL’ALBA”, stampato dalla Editrice di Terra Santa di Milano. Sono le lettere che padre IBRAHIM ha scritto in questi lunghi anni di guerra.

Microsoft Word - 1. La Comunicazione della Domenica 37

19/10/20016. LA PAROLA DEL PAPA: LA POVERTÀ CI INTERPELLA.

Papa Francesco nell’udienza generale di mercoledì 19 ottobre ha iniziato un nuovo ciclo di catechesi dedicato alle opere di misericordia” iniziando dal Dar da Mangiare agli affamati. Dar da bere agli assetati”.

udienza

 

 Carissimi Fratelli e Sorelle,
 Una delle conseguenze del cosiddetto “benessere” è quella di condurre le persone a chiudersi in sé stesse, rendendole insensibili alle esigenze degli altri. Si fa di tutto per illuderle presentando modelli di vita effimeri, che scompaiono dopo qualche anno, come se la nostra vita fosse una moda da seguire e da cambiare ad ogni stagione. Non è così. La realtà va accolta e affrontata per quello che è, e spesso ci fa incontrare situazioni di bisogno urgente.
Ce ne sono tanti oggi di affamati ed assetati. Quante volte i media ci informano di popolazioni che soffrono la mancanza di cibo e di acqua, con gravi conseguenze specialmente per i bambini.                                           
La riflessione continua nell’  ALLEGATO

È ARRIVATO IL MESE MISSIONARIO

Pubblichiamo il Messaggio che papa Francesco ha scritto in occasione della 90a Giornata Mondiale Missionaria. Chiesa missionaria, testimone di misericordia è il titolo e, riprendendo l’Evangelii Gaudium, ci sprona ad «accettare questa chiamata: uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo».

BRAZIL-POPE-WYD-VARGINHA “Cari fratelli e sorelle,
il Giubileo Straordinario della Misericordia, che la Chiesa sta vivendo, offre una luce particolare anche alla Giornata Missionaria Mondiale del 2016: ci invita a guardare alla missione ad gentes come una grande, immensa opera di misericordia sia spirituale che materiale. In effetti, in questa Giornata Missionaria Mondiale, siamo tutti invitati ad “uscire”, come discepoli missionari, ciascuno mettendo a servizio i propri talenti, la propria creatività, la propria saggezza ed esperienza nel portare il messaggio della tenerezza e della compassione di Dio all’intera famiglia umana. In forza del mandato missionario, la Chiesa si prende cura di quanti non conoscono il Vangelo, perché desidera che tutti siano salvi e giungano a fare esperienza dell’amore del Signore. Essa «ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo» (Bolla Misericordiae Vultus, 12) e di proclamarla in ogni angolo della terra, fino a raggiungere ogni donna, uomo, anziano, giovane e bambino”.
Nell’  ALLEGATO  il testo completo del Messaggio.

LA VEGLIA MISSIONARIA.

vegliaPur essendosi svolta con una settimana di anticipo sulla data canonica, la Veglia è stata molto partecipata ed è risultata un momento importante nel ripensamento della Missione.
Se da un lato si è voluto sottolineare la mondialità dell’annuncio, con la processione del mappamondo e delle bandiere, dall’altro lo spazio maggiore è stato dedicato alla scelta e alla formazione personale. Le riflessioni di don Tonino Bello hanno scandito la raccolta di oggetti simbolici: il bastone, un sasso del lago, un ciuffo d’erba del monte, la Bibbia, una scheggia della croce, un pane, un calcinaccio del sepolcro che hanno concorso sia concreta- mente alla formazione della bisaccia del missionario, sia metaforicamente alla formazione del missionario stesso, convinto che l’evangelizzazione è fatta sì di dolore e sofferenza, ma ha come obiettivo la resurrezione e la vita in abbondanza.
Significative le riflessioni che i testimoni, Lorenzo, un laico reduce da un’esperienza missionaria di sei mesi, don Federico, un sacerdote da quattro anni fidei donum in Uruguay e Giovanni un seminarista che si appresta, con altri due amici Francesco e Nicholas, a ricevere il diaconato.
Anche il Vescovo, al quale è stato riconosciuto un impegno missionario davvero speciale, meritandosi l’applauso commosso e riconoscente dei partecipanti, ha voluto offrire un pensiero lungo e articolato. Al termine di tutto, come sempre, è stato lasciato un simbolo della Veglia: una matita colorata ricoperta di corteccia (Thailandia) per ridisegnare e colorare l’impegno missionario di ciascuno.
La Veglia, come sappiamo, è solo un punto di partenza: impegno missionario vero viene adesso, con le nostre scelte, le nostre decisioni, la nostra capacità di stare in mezzo alla gente, coltivando relazioni, sapendo ascoltare, tendendo mani.

Riportiamo negli allegati  il pensiero di don Federico e del futuro diacono Giovanni. (don Federico) –   ( Giovanni)