Notiziario

IL CONTO ALLA ROVESCIA E LA CLASSIFICA DEL NIGER (P. Mauro Armanino – Missionario S.M.A)

15-3 È spuntata lei, la Repubblica Centrafricana e ci ha soffiato il  posto. Eravamo gli ultimi nella lista della classifica dello sviluppo umano. Il Niger è adesso al penultimo gradino della scalinata dei Paesi del mondo.
 Occupiamo con una certa dignità il numero 187, e la RCA, ancora in preda alle guerra civile, si trova in fondo, al numero 188. Non ci si potrebbe attendere altro da questo Paese. Una cinquantina di morti tra i civili in questi ultimi giorni, vittime degli ex ribelli della Seleka, e le armi che si continuano a vendere ai vari gruppi antagonisti perché la guerra non finisca mai.
Cominciassimo dal fondo, come sarebbe più logico fare, saremmo i primi della classe, una posizione poco invidiabile. Ci sono i Paesi a sviluppo altissimo, alto, moderato e debole. Immaginiamoci un momento di essere la noiosa Norvegia, seguita a ruota dall’Australia che deporta e abbandona i migranti nelle isole. La Svizzera che si finge neutrale e la Germania che detta le leggi dell’economia.                                                                                                                                                                                                                        L’articolo continua nell’ ALLEGATO

IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA… (Redazione)

 ❶ Vanno e vengono…
+ È sempre tra noi padre Renato RIBONI missionario della Consolata impegnato in Colombia.
+ È arrivato a Crema di Fratel Ivan CREMONESI, comboniano, originario della parrocchia di Crema Nuova, attualmente in servizio nella Repubblica Democratica del Congo. È a disposizione per incontri, testimonianze, riflessioni comunitarie al seguente numero di cellulare: 348.0968238. Quando ripartirà per l’Africa la sua destinazione sarà Butembo, nella regione orientale del Kivu, colpita dalla guerra per il controllo delle miniere di coltan.
+ Anche madre Amelia MARCHESINI, missionaria canossiana, attualmente impegnata in Brasile, ad Imperatriz (Maranhão), è rientrata da poco. È disponibile per incontri, testimonianze, riflessioni comunitarie anche con gruppi di giovani. Il suo numero di telefono è: 334.8570140.
+ Sempre ospitato dalle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento, prosegue a pieno ritmo il percorso di riabilitazione cardiaca don Francesco RUINI  presso l’ospedale di Rivolta d’Adda. Un ricordo e una preghiera speciali da parte di tutti noi.
+ È rientrato infine Padre Francesco VALDAMERI, missionario monfortano, da oltre quarantanni impegnato nello Zambia.
 + Sono poi in arrivo per il mese di maggio altri missionari: P. Salvatore FORNER dal Mozambico; Sr. Elisabetta RIBONI dal Pakistan; P. Giuseppe MIZZOTTI dal Perù e P. Alberto SAMBUSITI dall’Algeria

❷ I missionari ci scrivono…
 Questa settimana abbiamo ricevuto due graditissime telefonate di Auguri Pasquali, che condividiamo con tutti voi, da parte di:

  • Madre Felicita RIBOLI – ARGENTINA
  • Suor Elisabetta RIBONI – PAKISTAN

GIORNATA INTERNAZIONALE DEI ROM E DEI SINTI (migrantes on line)

15-4Si è celebrata sabato 8 aprile. Essa ripropone ogni anno, anche in Italia, uno sguardo di attenzione al popolo rom e sinto, una minoranza non ancora riconosciuta nel nostro Paese, con conseguenze gravi per loro e per noi.

Il mancato riconoscimento, oltre a non aiutare la tutela di alcuni diritti fondamentali, accresce in questo popolo l’apolidia e sempre più, nelle nostre città, produce emarginazione e ghettizzazione (basti pensare ai 40.000 Rom che vivono ancora nei campi). “La Giornata internazionale dei Rom e dei Sinti richiama ogni anno la dignità umana di un popolo ancora troppo spesso calpestata”, ricorda Mons. Perego: “al tempo stesso la Giornata, nelle nostre comunità ecclesiali, diventa l’occasione per iniziative pastorali che costruiscano nuove relazioni, esperienze d’incontro con le piccole comunità rom e sinte presenti tra noi, così da considerarle un soggetto e una risorsa di vita cristiana”.
Per questo, la Fondazione Migrantes ha pubblicato, nella collana esperienze e testimonianze, un volume di Susanna Placidi dal titolo ‘Una giornata particolare. L’incontro di Paolo VI con gli zingari a Pomezia’- Tau Editrice). Il volume aiuta a rivivere, sulla scorta soprattutto di una documentazione inedita di un protagonista, don Bruno Nicolini, lo storico incontro di Paolo VI con i Rom a Pomezia, il 26 settembre 1965. Da quel giorno, il mondo dei rom trovò un posto particolare nel cuore della Chiesa e nella vita pastorale, alla luce dell’appello – ripetuto con forza da papa Francesco il 26 ottobre 2015 incontrando 7.000 rom di tutto il mondo – : “E’ arrivato il tempo di sradicare pregiudizi secolari, preconcetti e reciproche diffidenze che spesso sono alla base della discriminazione, del razzismo, della xenofobia. Nessuno si deve sentire isolato, nessuno è autorizzato a calpestare la dignità e i diritti degli altri”.    Migrantes on line – 10.04.17

09/04/2017. QUESTO GESÙ, COSÌ SFIGURATO, CHIEDE DI ESSERE RICONOSCIUTO NEI TANTI FRATELLI E SORELLE CHE, COME LUI, SOFFRONO

9 aprileQuesta celebrazione ha come un doppio sapore, dolce e amaro, è gioiosa e dolorosa, perché in essa celebriamo il Signore che entra in Gerusalemme ed è acclamato dai suoi discepoli come re; e nello stesso tempo viene proclamato solennemente il racconto evangelico della sua Passione.

 Carissimi Fratelli e Sorelle,
 Per questo il nostro cuore sente lo struggente contrasto, e prova in qualche minima misura ciò che dovette sentire Gesù nel suo cuore in quel giorno, giorno in cui gioì con i suoi amici e pianse su Gerusalemme.
Da 32 anni la dimensione gioiosa di questa domenica è stata arricchita dalla festa dei giovani: la Giornata Mondiale della Gioventù, che quest’anno viene celebrata a livello diocesano, ma che in questa Piazza vivrà tra poco un momento sempre emozionante, di orizzonti aperti, con il passaggio della Croce dai giovani di Cracovia a quelli di Panamá.                                                                                                                                                                       L’Omelia continua nell’ ALLEGATO

EGITTO, CHI UCCIDE I COPTI? (Enrico Casale)

14-4«Con al Sisi è cambiato tutto o, forse, non è cambiato nulla». Così reagisce un esponente laico della Chiesa copta ortodossa alla notizia degli attentati di oggi, 9 aprile, in Egitto: il primo davanti chiesa di Mar Girgis a Tanta (25 morti), il secondo davanti alla chiesa di San Marco ad Alessandria (almeno 18 morti).

 «Sotto Mubarak – continua – le   condizioni di vita dei cristiani erano difficili. Il rais, per mantenersi al potere, favoriva le discriminazioni da parte delle frange più estremiste dell’Islam. Quando è caduto il suo regime, pensavamo che le cose fossero cambiate. Ma il Presidente Morsi e la Fratellanza musulmana ci hanno subito fatto capire che per noi non sarebbero stati tempi facili.                                                                                                                                                    L’articolo continua nell’ ALLEGATO

BUONA PASQUA ALL’OMBRA DELL’OUTLET (Paola Springhetti)

14-3Salviamo la festa, dimensione della vita – privata e sociale – che rende l’uomo più umano, le relazioni più autentiche, la società più felice.

Vorrei fare gli auguri di Pasqua ai lavoratori che sabato e domenica 15 e 16 aprile saranno in sciopero, per protestare contro la decisione della direzione del Serravalle Designer Outlet di tenere aperto anche per Pasqua, oltre che per pasquetta. È la prima volta che succede, nella storia di questo mega tempio dedicato alla fede nel dio denaro, dove le celebrazioni sono segnati dai colori liturgici dei bilanci, ma i sacrifici si compiono ogni giorno, bruciando sull’altare il tempo, le relazioni, la vita dei lavoratori.                                                                                                                                                        Il testo completo della riflessione nell ALLEGATO

IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA… (Redazione)

Vanno e vengono…
+ È sempre tra noi padre Renato RIBONI missionario della Consolata impegnato in Colombia.
+ È arrivato a Crema di Fr. Ivan CREMONESI, comboniano, originario della parrocchia di Crema Nuova, attualmente in servizio nella Repubblica Democratica del Congo. È a disposizione per incontri, testimonianze, riflessioni comunitarie al seguente numero di cellulare: 348.0968238. Quando ripartirà per l’Africa la sua destinazione sarà Butembo, nella regione orientale del Kivu, colpita dalla guerra per il controllo delle miniere di coltan.
+ Anche madre Amelia MARCHESINI, missionaria canossiana, attualmente impegnata in Brasile, ad Imperatriz (Maranhão), è rientrata da pochi giorni. È disponibile per incontri, testimonianze, riflessioni comunitarie anche con gruppi di   giovani. Il suo numero di telefono è: 334.8570140.
+  Sono infine in arrivo per il mese di maggio altri missionari: P. Salvatore FORNER dal Mozambico; Sr. Elisabetta RIBONI dal Pakistan; P. Giuseppe MIZZOTTI dal Perù e P. Alberto SAMBUSITI dall’Algeria.
Avvisiamo tutte le Parrocchie interessate a rimanere in contatto per avere notizie sempre aggiornate!

L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA… (Redazione)

Messa Internazionale

È in fase di preparazione la prossima Messa internazionale. La prima, come ricorderete, si svolse nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Crema Nuova e fu animata dalla Comunità Africana. La prossima si celebrerà alle ore 10:30 nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria, parrocchia di Castelnuovo sarà animata dalla Comunità Latinoamericana.                                            Preparatevi a partecipare!

LA BEATIFICAZIONE DI EMILIA, LA CESTAIA GITANA MARTIRE (Migrantes on line)

14-2Sabato 25 marzo in Almeria (Andalusia – SPAGNA) è stata beatificata Emilia Fernandez Rodriguez nata il 3 aprile 1914 a Tijola in Spagna. Ne da notizia l’Aizo – l’Associazione Italiana Zingari Oggi – in una nota diffusa oggi. Emilia viene arrestata e detenuta con altre donne durante la guerra civile spagnola. Negli anni 30 – riferisce la nota – i cristiani venivano ingiustamente arrestati a causa della loro fedeltà al Vangelo.

L’odio verso i cristiani fu devastante: in quattro mesi vennero distrutte 160 chiese. Emilia si sposa secondo il rito gitano con Juan Cortes Cortes nel 1938, vive la sua vita lavorando come cestaia, attività economica che permette alla giovane coppia di vivere in modo dignitoso vendendo i cesti nei mercati o nella modalità porta a porta. Anche il marito viene arrestato e messo in prigione dove si trovano politici, sacerdoti e numerosi cristiani.                                              L’articolo intero continua nell’ ALLEGATO

IL MIRACOLO DI OUMOH (Migrantes on line)

14-1Ci sono voluti cinque mesi, ma alla fine la piccola Oumoh, sbarcata da sola sull’isola di Lampedusa nell’autunno scorso, ha ritrovato la sua mamma, rimasta bloccata in Tunisia per un problema burocratico.

La mamma, Zanabou Camara 32 anni, ha raccontato di essere scappata dalla Costa d’Avorio con la figlia di 4 e la nipotina di 12 anni per impedire che entrambe fossero sottoposte alla mutilazione genitale (l’orrenda pratica dell’infibulazione). Per un problema, però, era stata costretta a tornare nel suo Paese per prendere gli averi e il passaporto e aveva affidato la figlia a un’amica.                                                                                         L’articolo intero continua nell’ ALLEGATO