Notiziario

SOLSOEIMANI, TRUMP E LA VERA RESILIENZA DI BEIRUT E BAGHDAD (Riccardo Cristiano)

4b. Solemaini -TrumpÈ la vendetta la via d’uscita per il Medio Oriente? Non ripartire da quei cristiani del Medio Oriente in piazza con quei sunniti e quegli sciiti che hanno voltato le spalle ai rispettivi pifferai magici oggi sarebbe da pazzi

Nel bellissimo libro di recente pubblicazione, “Il naufragio delle civiltà“, il grande intellettuale arabo Amin Maalouf, libanese e accademico di Francia, pone una domanda terribile: perché gli arabi si odiano così tanto? Perché non hanno mai considerato la possibilità di riprendersi da una disfatta militare, come quella del ’67, non per via militare, ma per via civile, come ha fatto la Germania dopo la Seconda Guerra Mondiale? Questa domanda si accompagna a una riflessione dolorosissima, formulata attraverso tante tappe: a cosa si è ridotta la civiltà levantina? Seppe accettare in sé ogni Altro soltanto pochi decenni fa, quando Amin Maalouf era un ragazzo, mentre oggi è solo barriere, odi, risentimenti. Perché?

La risposta di Amin Maalouf riguarda gli arabi, ma la sua domanda non riguarda anche noi? Non comincia a essere diffuso un sentimento di odio per noi stessi, cioè per i nostri valori, anche qui? Ed eccoci al caso Soleimani. Chiunque ha una certa familiarità con il Medio Oriente sa di quali crimini efferati si sia macchiato, anche nel sostegno a disegni che hanno fatto emergere nel campo a lui avverso, quello dei sunniti, il morbo dell’Isis. Di questo ha scritto ancora in queste ore Thomas Friedman.        Continua nell’ ALLEGATO

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MISSIONE ORATORIO ovvero ORATORIO IN MISSIONE

Bb. Convegno-Oratori-2020-webÈ possibile andare oltre i nostri spazi? Oltre le nostre comunità e così permettere ai Ragazzi che vivono l’Oratorio di sentirsi parte di un cammino che è di tutta l’umanità?
È vero che già molti Oratori hanno contatti e relazioni con i Missionari della propria Comunità o legati a profonde amicizie tra Sacerdoti, ma è bello far conoscere anche altri Missionari, invitando i nostri Oratori a mettersi in relazione con loro, promuovendo una ricca corrispondenza e uno scambio di esperienze e di vita che fanno molto bene al cuore e a tutti noi.
In collaborazione con l’Ufficio Missionario diocesano abbiamo individuato alcuni missionari che per vari motivi possono interagire facilmente e condividere la loro esperienza di vita e di Chiesa. Ad ogni Oratorio della nostra Diocesi è affidato un Missionario o una Missionaria con i quali chiediamo di vivere uno scambio epistolare. All’interno degli Oratori, coinvolgendo i vari gruppi, potranno essere prodotti filmati, book fotografici, lettere, condividere domande e curiosità, per comprendere che in tutte le parti del mondo, donne e uomini, sono al lavoro come buoni seminatori di bene e di pace. I missionari a loro volta potranno condividere la loro vita e la vita della loro gente. Molti sono anche i progetti che nelle missioni si stanno realizzando: nulla vieta che i ragazzi e tutto l’Oratorio possano sostenere alcune di queste opere. Questa proposta dona grande ricchezza alla vita dei ragazzi e non solo, permette di aprire mente e cuore alla vita di altri nostri fratelli e sorelle per condividere gioie e fatiche, sogni e speranze.        Continua nell’ ALLEGATO

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PELLEGRINAGGIO IN GUATEMALA

Aa. poster_guatemala1-16 agosto 2020
Durante la prossima estate viene proposta ai giovani, in collaborazione con AzioneCattolica, Caritas e Centro Missionario, l’esperienza missionaria in Guatemala doveincontreranno il nostro conterraneo Mons. Rosolino Bianchetti, Vescovo del Quiché.
Insieme al Vescovo Daniele i giovani sperimenteranno l’impegno dei laici e dei giovaninelle comunità guatemalteche, il cammino di molti testimoni che hanno dato la loro vita finoal martirio e l’attenzione al creato e a molti temi sociali. Ricordiamo infatti che nel prossimo mese di ottobre 2020 ben dieci martiri saranno beatificati, come riconoscimento del
sacrificio di un intero popolo.
L’itinerario prevede la visita a Santa Cruz del Quiché, Cʼumarkaj, Joyabaj, Zacualpa,Chajul, Nebaj, Chichicastenango, il lago Atlitlán, Città di Antigua Guatemala. Il pellegrinaggio terminerà a San Salvador incontrando i segni lasciati da Mons. Oscar
Romero, un uomo per il popolo che ha donato tutta la vita come Gesù sull’altare.       Continua nell’ ALLEGATO
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MIGRAZIONI: SOCCORSI, RESPINGIMENTI E ALTRO ANCORA… (Daniela Fassini)

5b. MigrazioniSono oltre 250 le persone intercettate nel Mediterraneo, intente a fare la pericolosa traversata verso l’Europa, nella sola giornata di ieri. Fra queste, 150, informa l’OIM, che erano a bordo di due gommoni, sono stati riportate in Libia dalla cosiddetta guardia costiera libica. Per altre 60 il destino è stato più fortunato: i migranti sono stati soccorsi dalla Ong Sea Watch e ora si trovano al sicuro a bordo della nave. C’è invece preoccupazione per un gommone in avaria con a bordo 41 persone che ha lanciato l’Sos in acque maltesi, ieri pomeriggio. “Circa 150 migranti saranno riportati in Libia dalla guardia costiera. Mentre un team dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni è sul terreno pronto a fornire assistenza, sottolineando che la Libia non è un porto sicuro – scrive l’Organizzazione in un tweet – I migranti intercettati o salvati in mare non dovrebbero essere riportati in un’area di conflitto in corso”. Dopo giorni di maltempo e la guerra civile libica che si fa sempre più drammatica, ripartono quindi i viaggi della speranza nel Mediterraneo.      Continua nell’ ALLEGATO

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L’EPERIENZA DI DIO CI LIBERA Solennità dell’Epifania (papa Francesco)

papa_francesco_epifania_messa_lapresse_2020Celebriamo la solennità dell’Epifania, nel ricordo dei Magi venuti dall’Oriente a Betlemme, seguendo la stella, per far visita al neonato Messia. Alla fine del racconto evangelico, si dice che i Magi «avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese» (v. 12). Per un’altra strada.

Questi sapienti, provenienti da regioni lontane, dopo aver viaggiato molto, trovano colui che desideravano conoscere, dopo averlo a lungo cercato, sicuramente anche con fatiche e peripezie. E quando finalmente giungono alla loro meta, si prostrano davanti al Bambino, lo adorano, gli offrono i loro doni preziosi. Dopo di che si rimettono in cammino senza indugio per tornare nella loro terra. Ma quell’incontro con il Bambino li ha cambiati.
L’ incontro con Gesù non trattiene i Magi, anzi, infonde in loro una nuova spinta per ritornare al loro paese, per raccontare ciò che hanno visto e la gioia che hanno provato. In questo c’è una dimostrazione dello stile di Dio, del suo modo di manifestarsi nella storia.      Continua nell’ ALLEGATO

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NIGER, ASSALTO JIHADISTA

NIGER, ASSALTO JIHADISTA: UCCISI 72 SOLDATI, CANCELLATO VERTICE CON LA FRANCIA. ISIS RIVENDICA L’ATTACCO

Una vera battaglia al confine con il Mali: 400 terroristi con kamikaze e mortai. Nella regione cresce la protesta anti-francese. Continua la penetrazione della Russia, nelle piazze la gente sfila con foto e slogan di Putin. L’Unione europea schiera missioni di
“soft power”, a sostegno della società civile.
È stata una battaglia devastante, un attacco micidiale, come mai l’esercito del Niger aveva subito. Mercoledì uno squadrone di 400 jihadisti ha assaltato la base militare di Inates, verso il confine con il Mali. Sono stati uccisi 72 soldati nigerini, altri 30 sono stati rapiti o comunque sono dispersi. I terroristi hanno lasciato 50 miliziani sul terreno, ma poi sono fuggiti senza grandi problemi, portandosi dietro i soldati catturati. Dimostrando una capacità e una pericolosità militare che fino ad oggi erano sconosciute.          Continua nell’ ALLEGATO

I MISSIONARI COMBONIANI D’ITALIA REAGISCONO AL ROSARIO ELETTORALE

 Noi Missionari Comboniani in Italia siamo schierati. Portiamo nel cuore il Vangelo che si fa strada con le Afriche della storia. Che non scende a compromessi e strategie di marketing. Né elettorali né di svendita becera dei piccoli in nome del denaro. Ci indigna profondamente l’utilizzo strumentale del rosario, baciato sabato scorso in piazza Duomo a Milano dal ministro dell’interno, chiedendo voti alla Madonna. Rosario che è segno della tenerezza di Dio, macchiato dal sangue dei migranti che ancora muoiono nel Mediterraneo: 60 la settimana scorsa, nel silenzio dell’indifferenza dei caini del mondo.

Ci rivolta dentro il richiamo ai papi del passato per farne strumento della strategia fascista dell’esclusione degli ultimi. Di chi bussa alle nostre porte chiedendo di aprire i porti. Come la nave Sea Watch di queste ore. Nave che accoglie chi scappa da mondi inquinati dai gas serra della nostra sete di materie prime per mantenere uno stile di vita sempre più insostenibile. Che pesa sulle spalle degli impoveriti.    Continua nell’ ALLEGATO

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CON IL CUORE SONO SEMPRE CON LA MIA GENTE E CON GLI AMICI DI BOMOANGA (p.Vito Girotto)

Di seguito la testimonianza di padre Vito GIROTTO, missionario SMA in Niger, letta durante l’ultima Veglia in memoria del rapimento di P. Gigi nel santuario della Madonna della Pallavicina.

Cari Amici di Madignano,

sono p. Vito Girotto missionario della SMA da qualche giorno in Italia per cure. Vengo dal Niger e precisamente dalla missione di Makalondi che si trova a 25 km da Bomoanga dove è stato rapito p. Pierluigi 8 mesi fa. Le notizie che vi posso dare di Gigi sono quelle che conoscete e cioè che noi in Niger crediamo che sia vivo ma dove sia? non lo sappiamo. Pensiamo comunque che non sia in Niger ma in un altro paese del Sahel. In quali condizioni di vita non so immaginarle? Certamente non vive in un albergo a cinque stelle. Conoscendo Gigi per aver collaborato con lui in Italia e in Niger posso pensare che con la sua serenità e la sua capacità di vedere le persone e gli avvenimenti con positività, sarà capace sostenuto dalla nostra preghiera di parlare con chi lo sorveglia e manifesterà loro la sua volontà di dialogare e di capire perché sono arrivati a quel gesto che lo ha sottratto alla sua amata missione di Bomoanga. Ogni giorno in diocesi di Niamey alla fine di ogni Messa preghiamo per la sua liberazione con una preghiera che il vescovo Laurent ha composto dal settembre scorso. Ve la traduco dal francese:

“Dio nostro Padre, tu ci chiami alla libertà,
il tuo Figlio Gesù si è sottomesso alla sofferenza
per togliere il peccato del mondo,
accorda al tuo servitore Pierluigi detenuto in prigione,
la libertà che tu hai voluto dare a tutti i tuoi figli.
Dona al nostro tempo la grazia della pace,
te lo chiediamo per Gesù Cristo nostro Salvatore e nostro Signore.
Nostra Signora del perpetuo soccorso, soccorrici!
San Michele Arcangelo, proteggici!”       Continua nell’ ALLEGATO

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CONTRO LE TENTAZIONI: VITA INTERIORE, FEDE IN DIO, CERTEZZA CHE DIO CI AMA, (Papa FRANCESCO – Angelus 10/03/19)

1. Papa-Francesco-Angelus-Il Vangelo di questa prima domenica di Quaresima (cfr Lc  4,1-13) narra l’esperienza delle tentazioni di Gesù nel deserto. Dopo aver digiunato per quaranta giorni, Gesù è tentato tre volte dal diavolo. Costui prima lo invita a trasformare una pietra in pane (v. 3); poi gli mostra dall’alto i regni della terra e gli prospetta di diventare un messia potente e glorioso (vv. 5-6); infine lo conduce sul punto più alto del tempio di Gerusalemme e lo invita a buttarsi giù, per manifestare in maniera spettacolare la sua potenza divina (vv. 9-11).

Le tre tentazioni indicano tre strade che il mondo sempre propone promettendo grandi successi, tre strade per ingannarci: l’avidità di possesso – avere, avere, avere –, la gloria umana e la strumentalizzazione di Dio. Sono tre strade che ci porteranno alla rovina.      Continua nell’ ALLEGATO

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NEL DESERTO QUARESIMALE, GESÙ STESSO CI ASPETTA E CI ACCOMPAGNA

2. vescovoMessaggio del vescovo Daniele per la Quaresima 2019

1. Mentre nelle nostre terre l’inverno sembra cedere il passo a una primavera fin troppo precoce, si apre per noi cristiani quel tempo di grazia e di fioritura dello spirito, che è la Quaresima. Anche in questi giorni, nei nostri campi, è tempo di semina: e noi pure ci disponiamo a lasciar crescere nella nostra vita il buon seme che Dio continua a spargere in abbondanza, senza misura.
La Quaresima è tempo favorevole in primo luogo non per ciò che dobbiamo fare noi, ma per riconoscere e accogliere ciò che Dio fa per noi: «Lasciatevi riconciliare con Dio!» (2Cor 5, 20), è l’invito che accogliamo dalla parola di Paolo in questo giorno delle Ceneri. Non: «riconciliatevi», ma «lasciatevi riconciliare», perché Dio stesso dice: «Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso»; e Paolo commenta: «Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!» (ivi, 6, 2).      Continua nell’ ALLEGATO

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