Notiziario

ROSARI E MASCHERINE (Lella Ginocchio)

3a. Rosario e mascherinaDai rosari alle mascherine: come cambia il bisogno di protezione dall’interno di una macchina…

Entrando in macchina stamattina ho visto in quella parcheggiata a fianco alla mia, penzolare una tristissima mascherina chirurgica, mezza attorcigliata ad un rosario di legno.
Ci sono luoghi in cui i simboli religiosi sono aiuto, occasione di preghiera, rispetto, ricordo e testimonianza. Non parlo di luoghi pubblici, dove la polemica politica è stata accesa e forte.
Mi fermo ai luoghi che ciascuno di noi sa trovare negli angoli più strani delle proprie vite.
Uno di questi, che mi ha sempre incuriosito e spesso ha stuzzicato anche un po’ di ilarità è l’abitacolo delle nostre auto.
Negli anni ’60 su ogni cruscotto, che allora era ancora in metallo, ogni padre di famiglia attaccava le calamite-feticcio con relativa foto del suo bambino che lo ammoniva con un “Papà non correre” che andava sempre in coppia con l’immagine di San Cristoforo, protettore degli automobilisti.
Con il passaggio alla plastica, e quindi la calamita che non reggeva più, il bisogno di ingraziarsi qualche protezione si è poi evoluto all’appendere allo specchietto retrovisore il Santo Rosario.
In questi mesi sto notando questa ulteriore trasformazione.          Continua nell’ ALLEGATO

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BRASILE: GIGANTE MALATO (Mauro Castagnaro)

4a. BrasileIl Brasile, al terzo posto nel mondo, dopo gli Stati Uniti e l’India, per numero di casi certificati e di vittime del coronavirus, vive una crisi non solo sanitaria, ma anche economica, politica e istituzionale.

La grave recessione da epidemia (con un calo del Pil previsto nel 2020 tra il 7 e il 9 per cento) interviene su un’economia mai davvero risollevatasi dalla crisi finanziaria del 2008-2009 e che negli ultimi sei anni ha alternato fasi di stagnazione ad altre di contrazione, prefigurando una disoccupazione tra il 17 e il 20 per cento della popolazione attiva (cui va aggiunto almeno un 41 per cento di lavoratori sottoccupati) e un ulteriore inasprimento delle disuguaglianze sociali in un paese in cui già nel 2018 l’1 per cento più ricco contava su un reddito mensile 34 volte superiore a quello del 50 per cento più povero. Non a caso quasi la metà (49,5 per cento) dei brasiliani ha ricevuto i 600 reais (100 euro) mensili dell’“aiuto di emergenza” stanziato in marzo dal Parlamento, che nel 2017 aveva invece deciso il congelamento della spesa pubblica destinata alla sanità e all’istruzione per i prossimi venti anni.

GOVERNO BOLSONARO SOTTO PRESSIONE…
Questa situazione, insieme all’atteggiamento negazionista del presidente Jair Bolsonaro rispetto alla gravità del Covid-19, definito “un’influenzetta”, alla sua costante tendenza a promuovere la polarizzazione politica, agli scandali che coinvolgono i familiari, per difendere i quali non ha esitato a scontrarsi con le altre istituzioni dello Stato, crea tensioni all’interno del blocco sociale su cui poggia l’esecutivo.          Continua nell’ ALLEGATO

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DIO CI AMA E CI DÀ LA SUA PACE (suor A. MARCHESINI)

5a. La distribuzione delle BibbieQuasi due mesi fa, da queste pagine, rilanciammo la proposta di madre Amelia Marchesini canossiana, che lavora nel nord del Brasile, la quale, oltre a portare cibo alle famiglie povere rese ancora più povere dalla pandemia, voleva offrire anche un altro cibo: la Parola di Dio. Gli aiuti sono arrivati, 2.000 euro, e immediatamente inviati e questa è la risposta di Madre Amelia.

Imperatriz, 31 ottobre 2020

Quanta gioia nel mio cuore! Quanta gente ho visto letteralmente felice per poter abbracciare la PAROLA (la Bibbia) che non avevano mai potuto avere.
Abbiamo consegnato la prima Bibbia ad una vecchietta di 102 anni che ha sempre partecipato alla vita della Comunità, ma ora, divenuta cieca, è costretta a stare in casa. Nell’entrare nella sua casa, fu felice di udire la voce del parroco e della suora, ma non disse nulla. Nel momento in cui le consegnai la Bibbia dicendo che era proprio per lei, aprì gli occhi e, anche senza veder niente, si allargò in un sorriso, due lacrime le spuntarono dagli occhi e mi abbracciò forte forte dicendomi: “Non ho mai potuto avere una Bibbia, ma Gesù mi ha premiata alla fine della mia vita”.          Continua nell’ ALLEGATO

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Il Centro Missionario informa…

A – THE ECONOMY OF FRANCESCO  Economy of Francesco

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B- LE TESTIMONIANZE DEI MISSIONARI SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

CONSIGLIAMO LA VISIONE

MONS. ROSOLINO RINGRAZIA CREMA
LA SECONDA PARTE DEL VIDEO INVIATOCI DAL GUATEMALA. MONS. ROSOLINO RINGRAZIA E ILLUSTRA, CON IL COLLABORATORI DELLA CARITAS, COME SONO STATI UTILIZZATI GLI  AIUTI GIUNTI DA CREMA.

https://youtu.be/K7jMZbSjZwc

Iscriviti al canale di youtube del “Centro Missionario Diocesi di Crema”, per essere avvisato ad ogni pubblicazione di un nuovo video. Link: https://www.youtube.com/channel/UCV1dJoWbFRA2sSAwpJTBpxg

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B- GUATEMALA CHIAMA CREMA

Fino ad ora la risposta delle nostre Comunità è stata molto generosa. Infatti al 30 ottobre erano stati raccolti 31.600 euro. Come Centro Missionario abbiamo già provveduto ad inviare a mons. Rosolino Bianchetti 30.000 euro, che sono stati immediatamente impiegati nell’acquisto dei generi alimentari sopra indicati. Inutile dire che mons. Rosolino ringrazia con immenso affetto tanta generosità e ci comunica che, non appena possibile, ci invierà una precisa rendicontazione degli aiuti ricevuti.
GRAZIE A TUTTI!

Nuovo Documento di Microsoft Office Word-1 

LA RACCOLTA CONTINUA ……

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0001a. papa_francesco_abudhabiPapa Francesco e Ahmad Al-Tayyib, Grande Imam di Al-Azhar, durante l’incontro di Abu Dhabi – 4 febbraio 2019

«La vera religiosità consiste nell’amare Dio con tutto il cuore e il prossimo come sé stessi.

La condotta religiosa ha dunque bisogno di essere continuamente purificata dalla ricorrente tentazione di giudicare gli altri nemici e avversari».
  
QUANDO METTEREMO IN PRATICA QUESTO MESSAGGIO?

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

sinceramente non ce lo aspettavamo! Questo dilagare spaventoso del virus per tutta la Penisola ci ha colto davvero di sorpresa. È vero che qualcuno ci aveva avvertito di una probabile recrudescenza autunnale, ma eravamo troppo intenti a recuperare il tempo perduto.
Così ci siamo dimenticati di tutti i buoni propositi appena formulati, quando dicevamo solennemente che “niente sarà più come prima” o “siamo tutti sulla stessa barca”. Siamo invece tornati a vivere esattamente come vivevamo prima.
Anzi qualcuno ha fatto di peggio…
Qualche illustre virologo ci ha spiegato con naturalezza che il virus era clinicamente morto. Qualche politico, desideroso di mettersi in mostra, si è tolto la mascherina, sostenendo che bisognava pur vivere. Poi è stata la volta delle discoteche. Insomma ci siamo dimenticati che tutto era davvero cambiato e, mentre ancora una volta abbiamo dato prova di non saper imparare dalla Storia, Covid-19 ha proseguito per la sua strada, l’unica che conosce e che sa praticare: riprodursi, riprodursi, riprodursi.
Così il risveglio è stato traumatico e per molti inaccettabile.          Continua nell’ ALLEGATO

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SE SI AMA VERAMENTE DIO SI AMA IL PROSSIMO (Angelus – 25-10-2020)

1a. AngelusNell’odierna pagina evangelica (cfr Mt 22,34-40), un dottore della Legge domanda a Gesù quale sia «il grande comandamento» (v. 36), cioè il comandamento principale di tutta la Legge divina. Gesù risponde semplicemente: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”» (v. 37). E subito aggiunge: «Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”» (v. 39).

La risposta di Gesù riprende e unisce due precetti fondamentali, che Dio ha dato al suo popolo mediante Mosè (cfr Dt 6,5; Lv 19,18). E così supera il trabocchetto che gli è stato teso «per metterlo alla prova» (v. 35). Il suo interlocutore, infatti, cerca di trascinarlo nella disputa tra gli esperti della Legge sulla gerarchia delle prescrizioni. Ma Gesù stabilisce due cardini essenziali per i credenti di tutti i tempi, due cardini essenziali della nostra vita. Il primo è che la vita morale e religiosa non può ridursi a un’obbedienza ansiosa e forzata. C’è gente che cerca di compiere i comandamenti in modo ansioso o forzato, e Gesù ci fa capire che la vita morale e religiosa non può ridursi a un’obbedienza ansiosa e forzata, ma deve avere come principio l’amore. Il secondo cardine è che l’amore deve tendere insieme e inseparabilmente verso Dio e verso il prossimo. Questa è una delle principali novità dell’insegnamento di Gesù e ci fa capire che non è vero amore di Dio quello che non si esprime nell’amore del prossimo; e, allo stesso modo, non è vero amore del prossimo quello che non attinge dalla relazione con Dio.          Continua nell’ ALLEGATO

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CIÒ CHE IMPORTA È RISCOPRIRE L’ESSENZIALE, CIOÈ AMARE (Omelia di Padre Gigi Maccalli)

2a. Padre GigiNella sua prima Messa pubblica celebrata a Madignano domenica scorsa, Padre Gigi Maccalli ha ricordato, in un’omelia densa di significati, gli aspetti salienti della sua prigionia: la preghiera, il deserto, il prossimo, la croce e soprattutto l’amore di Dio.

Con voi stamane porto su questo altare il mio grazie a Dio. Le parole mi mancano, le prendo allora in prestito dal salmo responsoriale che abbiamo appena pregato dopo la prima lettura:
Ti amo, Signore, mia forza, … mio liberatore. Invoco il Signore e sarò salvato dai miei nemici. … tu sei il Dio della mia salvezza. … Ti sei mostrato fedele al tuo consacrato. … Grazie, Signore, mio scudo, mia roccia, mia difesa.
E il mio grazie scende poi a voi, Comunità di Madignano, per aver pregato, creduto, implorato nella fedeltà ogni giorno per la mia liberazione. Don Giovanni mi ha testimoniato della vostra preghiera e io ho pensato che voi avete attualizzato quello che è scritto negli Atti degli Apostoli (12, 5) “Mentre Pietro era tenuto in prigione una preghiera saliva incessantemente a Dio dalla Chiesa per lui”. Per questo figlio di S. Pietro in Vincoli tenuto prigioniero, avete incessantemente implorato, pregato. E oggi sono qui a dirvi: grazie. Quante volte mi veniva in mente quell’affresco che c’è in fondo alla chiesa con Pietro in catene e l’angelo che gli fa visita. La sola differenza è che lui portava le catene alle mani, a me le hanno messe ai piedi. Grazie Madignano per la vostra incessante preghiera.          Continua nell’ ALLEGATO

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PAPA FRANCESCO ED I DIRITTI UMANI (José María Castillo)

3a. Diritti umaniLa decisione di papa Francesco, secondo la quale le persone omosessuali possono contrarre un matrimonio civile, dal momento che il diritto canonico (can. 1055) definisce il suddetto matrimonio come “l’unione di un uomo e una donna per tutta la vita”, è stata una delle grandi notizie del momento, in un mondo così convulso per notizie sensazionali, come stiamo vivendo.

Come è logico, la decisione ha interessato soprattutto le persone omosessuali. Ma, se questa questione viene pensata con più calma, possiamo e dobbiamo dire che stiamo vivendo un evento che trascende il problema dell’omosessualità. Questo certamente. Ma non solo e non principalmente questo. Senza esagerare in alcun modo, possiamo affermare con certezza che stiamo assistendo al superamento della stagnazione che la Chiesa si trascina da quando nel sec. XVIII è stata superata dall’Illuminismo.
Infatti, che si creda o no, la Chiesa è stata emarginata nella società e nella cultura moderna a partire dall’evento della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (1789-1791). Dichiarazione alla quale papa Pio VI il 29 marzo 1790 si oppose fermamente in un’assemblea di cardinali, nella quale il papa affermò che i diritti umani erano un attacco e una ferita che si facevano alla religione ed ai diritti della Santa Sede. E così il papato restò fermo da Pio VI nel 1790, fino a Pio X nel 1906.            Continua nell’ ALLEGATO

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NON RIDUCIAMO CARLO ACUTIS A UN SANTINO OLEOGRAFICO! (Alessandro Di Medio)

È mol4a. Carlo-Acutisto importante che gli adolescenti e i giovani conoscano questo ragazzo che ora è in Cielo. È altrettanto importante, però, che possano sentirlo vicino, che possano cioè vedere in lui una possibilità di santità per loro. Il che non avverrà, se chi ne parla nella Chiesa lo ridurrà a un santino oleografico da leggenda aurea cinquecentesca.

Ho avuto la fortuna di trovarmi ad Assisi lunedì 12 ottobre, giorno dell’inaugurazione della memoria liturgica del beato Carlo Acutis, giorno corrispondente al suo trapasso da questo mondo al Cielo. Con una manciata di ragazzi domenica pomeriggio abbiamo preso e siamo partiti, per vedere, incontrare, quanto di questo ragazzo santo è ancora qui, mentre lui, la sua persona giunta alla piena fisionomia di figlio di Dio, si trova davanti al Padre.
È molto importante che gli adolescenti e i giovani conoscano questo ragazzo che ora è in Cielo;
è altrettanto importante, però, che possano sentirlo vicino, che possano cioè vedere in lui una possibilità di santità per loro.
Il che non avverrà, se chi ne parla nella Chiesa lo ridurrà a un santino oleografico da leggenda aurea cinquecentesca.
Se tu prendi un quindicenne che ha vinto la paura della morte, e lo riduci alla descrizione delle sue devozioni, in che modo egli potrà essere significativo per i suoi coetanei di oggi? In che modo un adolescente del 2020, la cui anima è perennemente tartassata da violenza, pornografia, assenze parentali, esposizione ai consumi, accelerazione dell’esperienza può ritrovarsi nell’esempio di Carlo Acutis, se di quest’ultimo si insiste solo sul fatto che diceva sempre il rosario?            Continua nell’ ALLEGATO

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