AVVISO DI GARANZIA PER DON MOSÈ ZERAI (Redazione + Avvenire)

25-5Un avviso di garanzia è stato notificato al sacerdote eritreo Mosè Zerai, candidato al Nobel per la pace nel 2015 e impegnato da anni negli aiuti umanitari ai profughi. Con l’iscrizione nel registro degli indagati, la Procura di Trapani, che conduce l’inchiesta sulla ong tedesca Jugend Rettet, lo accusa di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.
Le indagini che hanno portato al provvedimento, eseguite dalla Squadra mobile della città siciliana sarebbero cominciate, però, nel novembre scorso. Don Zerai, fondatore e presidente dell’agenzia di informazione Habeshia, “il salvagente dei migranti”, offre assistenza telefonica a chi si accinge a partire, avvertendo le autorità quando imbarcazioni che attraversano il Mediterraneo si trovano in difficoltà e hanno bisogno di un intervento di salvataggio. “Ho saputo solo lunedì dell’indagine – commenta il sacerdote – e voglio andare fino in fondo alla vicenda. Sono rientrato a Roma dall’Etiopia di proposito. In passato ricevevo moltissime telefonate ogni giorno – aggiunge – oggi invece ne ricevo molte meno e non saprei dire perché: il mio intervento però è sempre stato a scopo umanitario”.
Riportiamo un’intervista rilasciata a padre dal quotidiano Avvenire cinque giorni fa, nella quale chiarisce la sua posizione.

                                                                                      Riportiamo l’intervista a P. Zerai al quotidiano Avvenire nell’ ALLEGATO