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CHIEDO PERDONO…

Ripenso al dramma subito da tanti di voi,
dalle vostre famiglie, dalle vostre comunità;
a ciò che avete condiviso con me sulle sofferenze patite nelle scuole residenziali.

Quando i coloni europei vi arrivarono per la prima volta,
c’era la grande opportunità di sviluppare un fecondo incontro tra culture, tradizioni e spiritualità.
Ma in gran parte ciò non è avvenuto.

Sono qui perché il primo passo di questo pellegrinaggio penitenziale in mezzo a voi
è quello di rinnovarvi la richiesta di perdono
e di dirvi, di tutto cuore, che sono profondamente addolorato:
chiedo perdono per i modi in cui, purtroppo, molti cristiani hanno sostenuto
la mentalità colonizzatrice delle potenze che hanno oppresso i popoli indigeni.

Sono addolorato.

Molti di voi e dei vostri rappresentanti hanno affermato
che le scuse non sono un punto di arrivo.
Concordo perfettamente: costituiscono solo il primo passo, il punto di partenza.
Sono anch’io consapevole che, guardando al passato,
non sarà mai abbastanza ciò che si fa per chiedere perdono e cercare di riparare il danno causato
e che, guardando al futuro, non sarà mai poco tutto ciò che si fa
per dar vita a una cultura capace di evitare
che tali situazioni non solo non si ripetano,
ma non trovino spazio

FRANCESCO – Incontro con le popolazioni indigene first nations, métis e inuit – Canada – 25 luglio 2022

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