GENEROSITÀ MISSIONARIA

Quaresima 2021: raccolti 26mila euro  (A cura del Centro Missionario Diocesano)

In occasione della Giornata Mondiale Missionaria ecco il bilancio dell’impegno quaresimale. Durante la Quaresima, infatti, avevamo proposto, come Centro Missionario, di sostenere quattro missionari impegnati in altrettanti progetti di promozione umana. Ad essi sono andati i fondi raccolti equamente ripartiti. Dalle loro parole ecco come questi fondi sono stati impiegati.       Continua nell’ ALLEGATO

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VIA PER SPEZZARE LE CATENE (Benedetta Capelli)

MACCALLI E LA PREGHIERA PER SUOR GLORIA

6a. Suor CeciliaPadre Gigi, missionario in Niger rilasciato un anno fa in Mali dopo una prigionia durata due anni, si sofferma sulla liberazione di suor Gloria Cecilia Narvaez che ieri, nella Basilica di San Pietro, ha salutato Papa Francesco. Due situazioni simili nella drammaticità del sequestro, diventato poi esperienza profonda di fede.
“Gioia, gioia, gioia”. Lo ripete per ben tre volte padre Gigi Maccalli quando gli si chiede di esprimere cosa ha provato alla notizia del rilascio di suor Gloria Cecilia Narvaez, 59enne missionaria colombiana della Congregazione delle Suore Francescane di Maria Immacolata, rapita in Mali il 7 febbraio del 2017. Un entusiasmo che colpisce visto il suo carattere mite, i toni sempre pacati e riflessivi. In quelle parole c’è anche tutto il suo vissuto, l’aver ripercorso i giorni nel deserto, il silenzio e il pianto, le catene che hanno liberato il suo spirito, come ha confessato in un’intervista al Corriere della Sera, presentando il suo libro: “Catene di libertà. Per due anni rapito nel Sahel”, edito da Emi: “Mi dicevo: i piedi sono incatenati, il cuore no, Si è aperto uno spazio che mi ha portato a vivere la missione in modo nuovo. Il mio cuore camminava”         Continua nell’ ALLEGATO

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                              il  7 ottobre si è concluso al Colosseo l’incontro promosso dalla Comunità di Sant’Egidio nello spirito di Assisi: “Popoli fratelli, terra futura”. Alla presenza di molti Capi religiosi è stato ricordato con forza l’impegno delle religioni per camminare insieme verso la pace. «Siamo all’appuntamento di un mondo nuovo, decisi a far tesoro della lezione sofferta della storia delle donne e degli uomini del nostro tempo, decisi a costruire la pace con tutti, specie i poveri e i giovani», ha esordito Andrea RICCARDI, storico fondatore della Comunità, mentre Papa FRANCESCO, nel suo intervento,  sprona contro l’indifferenza ricordando che «Il dolore degli altri non mette fretta» come se non potesse capitare anche a noi.
Al termine, prima che il Patriarca BARTOLOMEO invitasse tutti a scambiarsi un segno di pace, è stato letto un APPELLO PER LA PACE che riportiamo integralmente.          Continua nell’ ALLEGATO

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RICONOSCERSI PICCOLI È IL PUNTO DI PARTENZA PER DIVENTARE GRANDI (Angelus, 03.10.21)

1a. Papa-Angelus-3-ottobreNel Vangelo della Liturgia di oggi vediamo una reazione di Gesù piuttosto insolita: si indigna. E quello che più sorprende è che la sua indignazione non è causata dai farisei che lo mettono alla prova con domande sulla liceità del divorzio, ma dai suoi discepoli che, per proteggerlo dalla ressa della gente, rimproverano alcuni bambini che vengono portati da Gesù. In altre parole, il Signore non si sdegna con chi discute con Lui, ma con chi, per sollevarlo dalla fatica, allontana da Lui i bambini. Perché? È una bella domanda: perché il Signore fa questo?
Ci ricordiamo – era il Vangelo di due domeniche fa – che Gesù, compiendo il gesto di abbracciare un bambino, si era identificato con i piccoli: aveva insegnato che proprio i piccoli, cioè coloro che dipendono dagli altri, che hanno bisogno e non possono restituire, vanno serviti per primi (cfr Mc 9,35-37). Chi cerca Dio lo trova lì, nei piccoli, nei bisognosi: bisognosi non solo di beni, ma di cura e di conforto, come i malati, gli umiliati, i prigionieri, gli immigrati, i carcerati. Lì c’è Lui: nei piccoli. Ecco perché Gesù si indigna: ogni affronto fatto a un piccolo, a un povero, a un bambino, a un indifeso, è fatto a Lui.          Continua nell’ ALLEGATO

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IL MISSIONARIO DEVE ESSERE L’IMMAGINE DI GESÙ (Agenzia Fides)

2a. padreAndreadownloa“Il missionario deve essere l’immagine di Gesù, conformarsi a Gesù, esteriormente ed interiormente attraverso l’imitazione” scrive p. Andrea Mandonico, Archivista Generale della Società per le Missioni Africane.

L’occasione è la celebrazione, lunedì 20 settembre, del premio letterario degli Ambasciatori presso la Santa Sede 2021 per il libro ‘Mio Dio, come sei buono. La vita e il messaggio di Charles de Foucauld’ di cui è autore il missionario SMA.
“Questa identificazione – prosegue p. Mandonico – è possibile solo se si prende sul serio il Vangelo e si è radicati in esso, dove la santità non è facoltativa ma il fondamento irrinunciabile della missione. Il lavoro del missionario non è quindi fare tante opere ma piuttosto vivere, essere presente tra questi popoli, e mostrare loro cos’è la vita alla sequela di Cristo e la gioia di vivere semplicemente, ma con impegno, il Vangelo.”          Continua nell’ ALLEGATO

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QUANTO VIVIAMO LA TENTAZIONE DI TORNARE INDIETRO… (Sergio Di Benedetto)

3a. Quanto...Durante il viaggio in Slovacchia, papa Francesco ha incontrato i gesuiti del paese, a Bratislava. Come sempre accade, padre Spadaro ha dato un resoconto del dialogo tra il pontefice e i confratelli, edito nella sua interezza su “Civiltà Cattolica”. Il discorso – che ha fatto un poco di scalpore riguardo al riferimento ad alcuni prelati che “preparavano il conclave” – è in realtà uno dei più belli di quelli tenuti dal Papa nell’ultimo periodo.

Sono parole informali, nate da un confronto in un clima di serenità e amicizia, ma c’è un punto su cui mi piace ritornare perché credo tocchi sia la vita della Chiesa, sia delle singole comunità, sia dei singoli fedeli e riguarda quello che Bergoglio definisce la «tentazione di tornare indietro», definendo tale tentazione «una ideologia che colonizza le menti». Basta avere sott’occhio, anche distrattamente, certe cronache ecclesiali per renderci conto davvero come serpeggi questo fenomeno del voler guardare al passato, del voler riportare indietro le lancette dell’orologio. E da buon maestro spirituale il Papa coglie bene l’origine della tentazione, che è nella paura, la paura della libertà, diventando di fatto una paura della vita: «La vita ci fa paura. Ripeto una cosa che ho detto già al gruppo ecumenico che ho incontrato qui prima di voi: la libertà ci fa paura».          Continua nell’ ALLEGATO

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IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA… (La Redazione)

ASSEMBLEA DEI GRUPPI DI ANIMAZIONE MISSIONARIA

Confesso che provo un po’ di emozione pensando all’incontro di domani.
Domani pomeriggio infatti, Sabato 9 ottobre, dalle ore 15.30 alle 17.30, nella Sala polifunzionale dell’Oratorio di Montodine si terrà, dopo un anno di assenza, l’Assemblea dei Gruppi di Animazione Missionaria.
Come abbiamo sempre sostenuto, riprendendo non solo la parola del Papa, ma tutta la tradizione degli Apostoli e dei Discepoli di Gesù, la Missione è movimento, è andare verso, è soprattutto uscire da… Per questo riprendendo la vecchia e buona consuetudine di muoverci sul territorio della Diocesi, andremo a Montodine.
È la prima volta che andiamo in questo bel paese e oltre l’emozione, anche la gioia si fa presente. Se sarà una bella occasione per conoscere un territorio nuovo, sarà anche un momento privilegiato per rivederci, rinfrancarci, riprendere con coraggio e fantasia tante iniziative che covano e potrebbero finalmente vedere la luce.           Continua nell’ ALLEGATO

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