15/01/2017. ANGELUS: LA CHIESA NON ANNUNCIA SE STESSA, BENSÌ CRISTO

papAAl centro del Vangelo di oggi (Gv 1,29-34) c’è questa parola di Giovanni il Battista: «Eccol’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!» (v. 29). Una parola accompagnata dallo sguardo e dal gesto della mano che indicano Lui, Gesù.

Carissimi Fratelli e Sorelle,
 Immaginiamo la scena. Siamo sulla riva del fiume Giordano. Giovanni sta battezzando; c’è tanta gente, uomini e donne di varie età, venuti lì, al fiume, per ricevere il battesimo dalle mani di quell’uomo che a molti ricordava Elia, il grande profeta che nove secoli prima aveva purificato gli israeliti dall’idolatria e li aveva ricondotti alla vera fede nel Dio dell’alleanza, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe.                                    L’Angelus continua nell’ ALLEGATO

IMMIGRAZIONE: I MODESTI DATI DELL’INVASIONE (Raffaele Masto)

Boko-Haram_11Sono usciti i dati di Frontex sull’immigrazione nel 2016: 181 mila gli arrivi in Italia, praticamente con un incremento di meno del 20% rispetto all’anno precedente. Insomma cifre che non dovrebbero fare gridare allo scandalo o all’emergenza.

Gli arrivi in Europa sono, di fatto una immigrazione africana e la pressione proviene dai soliti paesi, direi tre sostanzialmente: Nigeria in primo luogo per un motivo comprensibile, direi statistico: è il paese più popoloso del continente, quasi 200 milioni di abitanti ed è un paese con molti punti critici, a cominciare dal nord est dove opera la famigerata setta jihadista di Boko Haram che ha prodotto una crisi umanitaria catastrofica che si sta consumando praticamente nel silenzio. Ci sono circa cinque milioni di persone a rischio fame, praticamente profughi, sfollati interni o rifugiati che hanno lasciato i propri villaggi per timore degli attacchi dei miliziani di Boko Haram ma anche per le violazioni dell’esercito che non è da meno.
L’articolo di Masto continua nell’ ALLEGATO

GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO (Redazione)

46-2 È stata celebrata in tutta Italia e anche il Papa, come abbiamo letto all’inizio, ha dato grande rilievo.  Anche nella nostra Diocesi è stata ricordata. In particolare  in alcune parrocchie ci sono stati momenti molto significativi.
–  A Crema Nuova, nella Parrocchia del Sacro Cuore, si è svolta la consueta MESSA INTERNAZIONALE, animata dal Coro Multietnico di Crema. Le letture della Messa  sono state lette in più lingue, così come la Preghiere dei fedeli. Al termine un aperitivo multietnico ha suggellato un’amicizia che ha superato confini normalmente insuperabili.
–  Nella Parrocchia di San Carlo particolare attenzione è stato dato al tema dei rifugiati con la testimonianza di Giusy Gusmaroli, che ha indirizzato la riflessione sul tema     dell’accoglienza e del superamento delle barriere ideologiche dovute al pregiudizio.
–  Anche ai Sabbioni, nella Parrocchia di S. Francesco e San Lorenzo, si è dato ampio spazio al tema della Giornata, come ricorda la testimonianza di un parrocchiano presente alla celebrazione.Si tratta di segnali estremamente positivi che indicano una sempre maggiore attenzione della nostra Chiesa a temi tanto scottanti quanto attuali.    L’articolo dei Sabbioni nell’  ALLEGATO

IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA…

 ❶ Vanno e vengono
È ripartita per la “sua” Bolivia Maria BIANCHESSI, laica consacrata missionaria, originaria di Castel Gabbiano e con una bellissima esperienza con e tra i popoli indigeni.
Rimane tra noi padre Renato RIBONI missionario della Consolata impegnato in     Colombia. Se qualcuno volesse organizzare un incontro per conoscere la sua esperienza in   Colombia, può contattare L’Ufficio Missionario o il sottoscritto. Ricordo comunque che, quando necessario, possiamo avvalerci del contributo di diversi laici         e laiche che, durante l’estate hanno fatto esperienze missionarie.
         CONTATTATECI!

La Giornata Mondiale dei malati di lebbra2-1

Domenica 29 gennaio ricorre la 64a Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra. Nel mondo ogni 2 minuti una persona è colpita dalla lebbra, il che significa che ogni anno si registrano oltre 210 mila nuovi casi di lebbra. Il motto di quest’anno sarà: Vivere è aiutare a vivere e in questo cammino ci guiderà il pensiero di Raoul Follereau: “Perché il malato di lebbra cessi di essere lebbroso, bisogna guarire quelli che stanno bene dalla paura e dall’indifferenza”.

PROFUGHI: AL VIA I NUOVI CORRIDOI UMANITARI

Firma_Protocollo_Intesa-Promosso dalla C.E.I. e dalla Comunità di S. Egidio, è stato firmato oggi al Viminale il Protocollo di intesa per l’apertura di nuovi corridori umanitari che permetteranno l’arrivo in Italia, nei prossimi mesi, di 500 profughi eritrei, somali e sud-sudanesi, fuggiti dai loro Paesi per i conflitti in corso.

 A siglare il “protocollo tecnico” quattro soggetti: la Conferenza Episcopale Italiana (che agirà attraverso la Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes) con il Segretario Generale, Mons. Nunzio Galantino, e la Comunità di Sant’Egidio con il suo Presidente, Marco Impagliazzo, come promotori; il Sottosegretario all’Interno Domenico Manzione e il Direttore delle politiche migratorie della Farnesina, Cristina Ravaglia, per lo Stato italiano.               Il Comunicato stampa prosegue nell’ ALLEGATO

 

IMMIGRATI IMPRENDITORI: È BOOM (Alessia De Luca)

A. De Luca
A. De Luca

In quattro anni il numero delle imprese condotte da immigrati è cresciuto del 21%, il che significa che, in pratica, un’impresa su dieci è guidata da uno “straniero”. Queste realtà producono il 6,7% del prodotto interno lordo nazionale.

È a guida di immigrati quasi un’impresa su dieci di quelle registrate in Italia. Lo rileva il terzo Rapporto Immigrazione e Imprenditoria, a cura del Centro studi e ricerche Idos, in collaborazione con la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna) e con MoneyGram, presentato il mese scorso a Roma. Lo studio certifica che quella delle imprese immigrate nel nostro paese è una crescita impetuosa che conta ormai 550.000 aziende che producono 96 miliardi di valore aggiunto, il 6,7% della ricchezza nazionale.       L’Articolo di De Luca continua nell’ ALLEGATO

ANGELUS DELL’EPIFANIA: FARSI GUIDARE DALLA STELLA DI GESÙ

Celebriamo oggi l’Epifania del Signore, cioè la manifestazione di Gesù che risplende come luce per tutte le genti. Simbolo di questa luce che splende nel mondo e vuole illuminare la vita di ciascuno è la stella, che guidò i Magi a Betlemme. Essi, dice il Vangelo, videro «spuntare la sua stella» (Mt 2,2) e scelsero di seguirla: scelsero di farsi guidare dalla stella di Gesù.

EPIFANIA Carissimi Fratelli e Sorelle,

 Anche nella nostra vita ci sono diverse stelle, luci che brillano e orientano. Sta a noi scegliere quali seguire. Per esempio, ci sono luci intermittenti, che vanno e vengono, come le piccole soddisfazioni della vita: anche se buone, non bastano, perché durano poco e non lasciano la pace che cerchiamo. Ci sono poi le luci abbaglianti della ribalta, dei soldi e del successo, che promettono tutto e subito: sono seducenti, ma con la loro forza accecano e fanno passare dai sogni di gloria al buio più fitto. I Magi, invece, invitano a seguire una luce stabile, una luce gentile, che non tramonta, perché non è di questo mondo: viene dal cielo e splende… dove?  Nel cuore.  L’Angelus continua nell’  ALLEGATO

 

08/01/2017. ANGELUS DEL BATTESIMO: ANNUNCIARE IL VANGELO CON MITEZZA E FERMEZZA

1-3Oggi, festa del Battesimo di Gesù, il Vangelo (Mt 3,13-17) ci presenta la scena avvenuta presso il fiume Giordano: in mezzo alla folla penitente che avanza verso Giovanni il Battista per ricevere il battesimo c’è anche Gesù. Faceva la coda. Giovanni vorrebbe impedirglielo dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te» (Mt 3,14).

 Carissimi Fratelli e Sorelle,

 Il Battista infatti è consapevole della grande distanza che c’è tra lui e Gesù. Ma Gesù è venuto proprio per colmare la distanza tra l’uomo e Dio: se Egli è tutto dalla parte di Dio, è anche tutto dalla parte dell’uomo, e riunisce ciò che era diviso. Per questo chiede a Giovanni di battezzarlo, perché si adempia ogni giustizia (cfr v. 15), cioè si realizzi il disegno del Padre che passa attraverso la via dell’obbedienza e della solidarietà con l’uomo fragile e peccatore, la via dell’umiltà e della piena vicinanza di Dio ai suoi figli. Perché Dio è tanto vicino a noi, tanto!     L’Angelus del Papa continua nell’ ALLEGATO

CHRISTIAN ALBINI, IL TEOLOGO DELLA PORTA ACCANTO

Un teologia “precaria”, la sua, nel senso di un lento camminare, nomade, sui passi della Chiesa del sorriso e della speranza. Nato a Crema, nel 1973, è morto il 9 gennaio. Lascia la moglie, tre figli e il ricordo commosso di chi l’ha conosciuto e ne ha apprezzato il lavoro.

1-4Il 4 gennaio, in uno degli ultimi post per il suo blog web, Sperare per tutti,  Christian Albini aveva scritto, pregando il Salmo “Nella pace mi corico e presto mi addormento solitario nella speranza mi fai riposare, Signore”: «la pace spesso non c’è. Vivere è anche lottare per conservare la speranza. Soli con la speranza, quando tutto ciò che hai. La battaglia della fede è anche perseverare a sperare, anche quando la speranza è un filo esile o manca del tutto».
L’articolo su Christian Albini continua nell’  ALLEGATO

IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA…

      ❶ Vanno e vengono

È ripartita per la “sua” Bolivia Maria BIANCHESSI, laica consacrata missionaria, originaria di Castelgabbiano e con una bellissima esperienza con e tra i popoli indigeni.
Rimane tra noi padre Renato RIBONI missionario della Consolata impegnato in  Colombia. Se qualcuno volesse organizzare un incontro per conoscere la sua esperienza in Colombia, può contattare L’Ufficio Missionario o il sottoscritto. Ricordo comunque che, quando necessario, possiamo avvalerci del contributo di diversi laici e laiche che, durante l’estate hanno fatto esperienze missionarie.    CONTATTATECI!

       ❷ I missionari ci scrivono…

Continuano a pervenirci lettere di missionari. La prossima settimana contiamo di pubblicarne altre, sempre molto interessanti ed avvincenti. Un GRAZIE di cuore a tutti i missionari che ci hanno scritto o che si accingono a farlo! Devono sapere che il loro contributo è apprezzatissimo da tutti.