Untitled

25 dicembre 2020 | Santo Natale | 7 gennaio 2021

21535a08-b9f2-4847-b50a-442bdcf48737

Gëzuar Krishtlindjet – Shèngdàn jié kuàilè – krisamas kee badhaee -щасливого Різдва – Maligayang Pasko – Feliz Navidad
Feliz Natal – Crăciun fericit – Joyeux Noël – Merry Christmas

————————————————————

Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, carissimi,

                                      è davvero un Natale speciale quello che stimo vivendo quest’anno. Senz’altro difficile, ma ricco di sorprese. Per esempio non avrei mai pensato di ricevere biglietti di questo tenore:
In questo Natale così particolare è difficile, ho pensato di devolvere quanto avrei speso per i vostri regali al FONDO SAN GIUSEPPE perché le persone senza lavoro stanno vivendo un periodo ancora più duro del nostro…”
Questo sarà un Natale particolare, lo sentiamo dire ogni giorno… il Covid ci fa vivere nella paura della malattia e ha trascinato molte famiglie nell’incubo di difficoltà economiche sempre maggiori. Lo spirito del Natale è però uno spirito di speranza, di gioia, di pace e serenità ed è in nome di questo spirito che ho scelto di sostenere il FONDO SAN GIUSEPPE e la SAN VINCENZO del mio paese, donando loro quanto avevo destinato all’acquisto dei regali per parenti e amici…”          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

GESÙ PORTI PACE E SPERANZA NEL MONDO LOGORATO DA GUERRE E PANDEMIA

1a. Messaggio Urbi et OrbiMessaggio Urbi ed Orbi rivolto “alla città e al mondo” di papa Francesco in occasione del Natale 2020

Vorrei far giungere a tutti il messaggio che la Chiesa annuncia in questa festa, con le parole del profeta Isaia: «Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio» (Is 9,5).
È nato un bambino: la nascita è sempre fonte di speranza, è vita che sboccia, è promessa di futuro. E questo Bambino, Gesù, è “nato per noi”: un noi senza confini, senza privilegi né esclusioni. Il Bambino che la Vergine Maria ha dato alla luce a Betlemme è nato per tutti: è il “figlio” che Dio ha dato all’intera famiglia umana.
Grazie a questo Bambino, tutti possiamo rivolgerci a Dio chiamandolo “Padre”, “Papà”. Gesù è l’Unigenito; nessun altro conosce il Padre, se non Lui. Ma Lui è venuto nel mondo proprio per rivelarci il volto del Padre. E così, grazie a questo Bambino, tutti possiamo chiamarci ed essere realmente fratelli: di ogni continente, di qualsiasi lingua e cultura, con le nostre identità e diversità, eppure tutti fratelli e sorelle.

Fraternità.  In questo momento storico, segnato dalla crisi ecologica e da gravi squilibri economici e sociali, aggravati dalla pandemia del coronavirus, abbiamo più che mai bisogno di fraternità. E Dio ce la offre donandoci il suo Figlio Gesù: non una fraternità fatta di belle parole, di ideali astratti, di vaghi sentimenti… No.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

E’ POSSIBILE UN NATALE IN TEMPO DI PANDEMIA? (P. José MIZZOTTI)

2a. Articolo P. MizzottiÈ quello che si chiede, in questa sofferta lettera, P. Giuseppe Mizzotti. Inviata da Bergamo e non da Lima, dove P. Giuseppe sogna di ritornare, cerca di fare chiarezza sui luoghi comuni che da troppo tempo accompagnano il Natale

Bergamo, Natale 2020

Carissimi amici ed amiche,

da Bergamo vi scrivo, non da Lima… un primo segno di esilio prolungato, non voluto, sofferto, imposto da un virus invisibile ma implacabile… che ci obbliga tutti, in Perù ed in Italia, a celebrare queste feste a partire dalla nostra esperienza di fragilità che la pandemia ci fa sperimentare in tutta la sua tragicità.
La paura, l’insicurezza, il dolore di fronte a tanta sofferenza, l’impotenza per immunizzare il virus e per curare le ferite aperte nella nostra organizzazione sociale: l’orizzonte si fa scuro e non è facile guardare avanti con fiducia.
Tanto qui come in Perù, tutti, in questo contesto, soffriamo la fragilità…
Oltretutto la pandemia non fa distinzioni tra polmoni di ricchi e polmoni di poveri…
Ma poi la distinzione la facciamo noi, perché non è la stessa cosa essere povero o essere ricco di fronte all’aggressività del virus… i mezzi per proteggerci sono tremendamente differenti…          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

NATALE TEMPO PER TRASFORMARE LA FORZA DELLA PAURA IN FORZA DELLA CARITÀ E DELLA CONDIVISIONE (P. Angelo RIBOLI)

3a. P. Angelo RiboliCarissimi Amici di Crema,

stiamo vivendo  un momento molto particolare  della nostra vita. Stiamo lottando contro un nemico invisibile che ci sta distruggendo. Nessuna nazione, nessun popolo, nessuna cultura nessun potere è immune da questo virus che ci sta condizionando e annientando  giorno dopo giorno.
La Santa Pasqua è stata celebrata a porte chiuse. Ognuno ha vissuto il Triduo Pasquale in solitudine o in ambito familiare uniti in collegamento a mezzo computer con il resto della comunità Cristiana.
Anche noi in Kenya siamo stati condizionati dagli avvenimenti e delle restrizioni dal Coronavirus.
In un primo momento sono state chiuse le scuole di tutti I gradi di formazione. Di conseguenza le Chiese e i luoghi di culto; invitati ad evitare le uscite non necessarie; il coprifuoco dalle 7 di sera alle 5 del mattino.
Obbligo delle mascherine.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

FARE UN PASSO ALLA VOLTA E SOPRATTUTTO STARE (don Paolo ROCCA )

4a. Articolo P. Paolo-Un momento della celebrazione delle Prime ComunioniQuesta la filosofia (tratta dall’esperienza di padre Gigi Maccalli) che anima l’impegno missionario di don Paolo, che approfitta del Natale per scriverci e fare il punto della situazione di un anno importante, anche se piuttosto difficile.

Delta del Tigre, 11/12/2020

Un caloroso saluto e augurio da questa parte del mondo!
Siamo giunti nuovamente a Natale e alla fine dell’anno. Qui oltre a concludere l’anno solare/civile si conclude anche quello pastorale ed è momento di tirare le somme. Un anno pastorale vissuto completamente con l’emergenza sanitaria del Covid-19 e come già vi dicevo nella lettera pasquale con paure e timori principalmente da parte dei parrocchiani più anziani.
Nonostante le limitazioni iniziali il protocollo d’intesa Stato-Chiesa ha permesso celebrazioni e riunioni varie (compresa la catechesi… i nostri numeri attuali lo permettono).
Abbiamo salutato il nostro Vescovo Arturo e accompagnato nella sua nuova Diocesi di Salto.
Il seminarista Emiliano Garcia, che ha ripreso gli studi teologici in seminario a Montevideo, condivide la vita con noi e la parrocchia solo nel fine settimana.
Come pianificato siamo riusciti a ricavare un orto, in un angolo del giardino di casa e, seguito da don Federico, ha già dato i suoi frutti.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

NATALE È VICINO, ANCHE SE SI VIVE ALLA GIORNATA (Sr. Maria Marrone )

5a. Foto 1 5b. Foto 2Situazioni molto diverse dalle nostre quelle raccontate da suor Maria Marrone, comboniana che vive in Uganda… Quello che conta è la fraternità che si crea e la capacità di arrangiarsi. Sempre!

Carissimi, siamo all’inizio del mese di dicembre e già si sentono i canti di Natale risuonare nelle varie radio lungo le strade del nostro paesino. Anche se il Coronavirus cerca di opprimere l’animo della gente, questi canti danno tanta gioia. Stiamo ancora andando nelle famiglie a far visita ai loro bambini e la gioia di rivederci dopo tanti mesi, è una vera festa. I bambini si chiamano tra loro, chiamano gli altri fratelli…è festa, la gioia dell’incontro. I bambini sanno che stiamo andando a trovarli per Natale e portare loro qualcosina di bello, di utile e piacevole.
Ovviamente da noi in Europa non si pensa nemmeno che Babbo Natale porti un po’ di zucchero per il tè, riso, olio, sale sapone e un po’, di pesciolini secchi. Abbiamo anche qualche piccolo peluche rimasto indietro dall’anno scorso. Cercheremo di raggiungerli anche se lontani.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

Il Centro Missionario informa…

 LE TESTIMONIANZE DEI MISSIONARI SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

CONSIGLIAMO LA VISIONE

NATALE 2020 – Messaggio di Padre Mizzotti
Natale passato o presente? Padre Giuseppe Mizzotti, missionario in Perù, ci racconta come il Natale sia una storia vera che si vive tutti i giorni.

https://youtu.be/4GODIfxelgA

Iscriviti al canale di youtube del “Centro Missionario Diocesi di Crema”, per essere avvisato ad ogni pubblicazione di un nuovo video. Link: https://www.youtube.com/channel/UCV1dJoWbFRA2sSAwpJTBpxg

————————————————————

Untitled

0001a

Non solo code per lo shopping!
Questa è la fila giornaliera in Viale Toscana a Milano
per ricevere un sacchetto di generi alimentari
dall’associazione «PANE QUOTIDIANO»
 Ricordiamoci anche di loro.

————————————————————

Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, carissimi,

ci sono voluti giorni e giorni prima che un quotidiano di grande tiratura come il Corriere della Sera si decidesse a pubblicare nelle proprie pagine la fotografia che abbiamo usato come apertura. Per giorni e giorni ha fatto il giro del web, prima di essere presa in considerazione come l’altra faccia dell’Italia di oggi. Ci tranquillizza di più vedere gli assembramenti per gli acquisti che gli assembramenti per fame. In realtà è una fotografia che ci imbarazza, perché dimostra che la situazione è esplosa e ci sta sfuggendo di mano. Ci troviamo di fronte ad un modello di sviluppo che non è più sostenibile. In quelle file non ci sono soltanto stranieri, ma il numero degli italiani è aumentato enormemente in quest’ultimo anno. Spesso sono uomini espulsi dal mondo del lavoro, completamente senza risorse. Sono il simbolo di una società dell’eccesso che è cresciuta a dismisura lasciando indietro un numero di persone sempre maggiore. Arriva a casa nostra la stessa disuguaglianza che c’è nel mondo e che fatichiamo a capire ed accettare.

È giunto il momento di ripensare una società dove il consumo vale più del lavoro. Certamente i sussidi sono fondamentali in questo momento drammatico con tanta gente che non ha il necessario per arrivare alla fine del mese, ma vanno pensati e collocati in un quadro sociale diverso.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————