
Il vicario della Custodia di Terra Santa riflette sul tempo di dolore che si vive a Gaza, dove “tutti sono poveri e bisognosi di tutto” e dove la morte “arriva dal cielo e dalla terra”
Oggi più che mai la Terra Santa ha bisogno di gesti concreti di verità e di parole che si possano tradurre in atti di giustizia.
La parola “guerra” fa pensare ad eserciti che si affrontano, non sempre ad armi pari, e fa pensare a vincitori e vinti. La parola “pace” fa pensare a diritti e doveri reciprocamente riconosciuti dai popoli, non solo all’assenza di guerra. Continua nell’ ALLEGATO
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