Notiziario

FRATEL IVAN CREMONESI: APOSTOLO DELLA MISERICORDIA (P. Duilio Plazzotta)

4a. Fratel IvanDopo il suo arrivo in RDC (allora ancora Zaire), avevo incontrato Fratel Ivan diverse volte, in vari posti. Ma solo recentemente a Butembo ho avuto il piacere di viverci assieme per un paio di anni molto belli, e di scoprire un bravo e santo fratello missionario e un insegnante delle cose dello Spirito.

Ero già a Butembo quando lui è arrivato in comunità con il compito di economo sia della comunità che della Propedeutica e del Postulato Fratelli. In quei due anni ho scoperto le sue belle qualità e il bel cammino spirituale che aveva percorso e che trasmetteva con entusiasmo e vivacità.
Negli ultimi anni sentiva che l’espressione della sua spiritualità era ben espressa da famosissimo e prezioso quadro di Rembrant sul “Figliol Prodigo” o meglio sul “Padre Misericordioso”. Tanto da rilanciarlo ai confratelli a ogni sua email. Quello che lo affascinava era la diversità delle due mani del Padre una maschile e l’altra femminile, cioè i due aspetti della Paternità e Maternità di Dio. Ivan ha vissuto lui stesso questi due aspetti nel suo essere missionario.          Continua nell’ ALLEGATO

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DIO È MADRE E PADRE (La Redazione)

5a. Ritorno-del-figliol-prodigo-Rembrandt-analisiQuesto dipinto del 1668 del pittore olandese Rembrandt, ci aiuta a capire il vero volto di Dio che Gesù ci ha rivelato: un Dio madre e padre, in cui la paternità di Dio viene dopo la sua maternità. La madre accetta il figlio per quello che è, è il frutto del suo grembo, carne della sua carne, mentre il padre è colui che lo corregge, entrambi indispensabili.
L’amore si manifesta nella tenerezza-misericordia, facendo attenzione a non omettere di fare del bene. Misericordia significa avere un cuore per i poveri, avere compassione, essere toccati dalla sofferenza degli altri e, come Gesù, sentirla nelle proprie viscere. Questa emozione dovrebbe farci muovere le mani e i piedi per aiutare gli altri.          Continua nell’  ALLEGATO

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NOTIZIE DALL’UFFICIO MIGRANTES (La Redazione)

La tendopoli di san Ferdinando sarà smantellata

Immediata la risposta del prefetto all’azione della Chiesa calabrese
Lo dice all’Ansa il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, dopo aver concluso un giro di consultazioni con la Regione Calabria ed i Comuni di San Ferdinando e di Gioia Tauro e sentite le organizzazioni che si occupano di assistenza ai migranti. “Aspettiamo che la Regione Calabria – aggiunge Mariani – metta a disposizione i fondi per varare un progetto di accoglienza e di residenza, utilizzando alcuni beni confiscati. L’idea di fondo resta quella di offrire ai migranti strutture di residenza che assicurino dignità”. “Si tratta di individuare – dice ancora il Prefetto  strutture abitative già esistenti da ripristinare e trasformare in foresterie, con la disponibilità dei servizi essenziali”. Sui tempi di smantellamento della tendopoli, auspicata per evitare la situazione attuale di potenziale pericolo, non ci sono però certezze perché si attende che la Regione Calabria metta a disposizione i finanziamenti che sono stati assicurati.          Continua nell’ ALLEGATO

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NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo di Animazione Missionaria di Scannabue

BOLIVIA: LE SALITE DEL 2021 DI SR. STEFANIA RASPO

A fine giugno, come ci racconta sr. Stefania Raspo, alcune sorelle della comunità di Vilacaya, hanno iniziato ad avere i sintomi di un raffreddore, poi aumentati fino a trovarsi tutte contagiate. Proprio in quelle settimane, in Vilacaya, non c’era né il medico, né l’infermiera, quindi si sono trovare ad affrontare una “salita” ripida.
In brevissimo tempo, però,  dai villaggi vicini una suora infermiera e un’amica hanno portato in loro aiuto saturimetro e le medicine necessarie.
L’esperienza ha dimostrato che nei momenti di maggiore bisogno appariva, come dal nulla, un aiuto.
E’ successo tante volte, in particolare quando una sorella aveva una saturazione molto bassa e necessitava di ossigeno. In un paese in cui l’ossigeno è scarso e tante persone sono morte per la sua mancanza, per di più in una zona di campagna isolata, era veramente difficile capire come ottenerlo. Ma, in meno di un giorno l’hanno ottenuto, con una catena di aiuti, di tanti e generosi tasselli.         Continua nell’ ALLEGATO

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Il Centro Missionario informa… (La Redazione)

 LE TESTIMONIANZE DEI MISSIONARI SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

CONSIGLIAMO LA VISIONE

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Link al video:

https://www.youtube.com/watch?v=k7TdQTJe6PM

Iscriviti al canale di youtube del “Centro Missionario Diocesi di Crema”, per essere avvisato ad ogni pubblicazione di un nuovo video. Link: https://www.youtube.com/channel/UCV1dJoWbFRA2sSAwpJTBpxg

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Enrico con le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                             oggi celebriamo la 44° GIORNATA PER LA VITA che ha come tema CUSTODIRE OGNI VITA. Per questo ci sembra giusto dare la parola a chi, come il Movimento per la vita e il Centro di Aiuto alla vita, da tanti anni si impegna, nella nostra diocesi, in tal senso. Al termine due pensieri che il Papa a voluto regalarci al termine dell’Angelus.

Oggi si celebra la 44° Giornata per la Vita. A molti può sembrare esagerato, addirittura fastidioso, dedicare una giornata ad un tema come la vita. Ma è importante tenere presente la parola che i Vescovi sottolineano nel loro messaggio ”custodire”, custodire ogni vita nel momento della sua fragilità: quando è al suo inizio e al suo termine, convinzioni queste che il Movimento per la Vita e il Centro di Aiuto alla Vita da sempre cercano di diffondere.
Nel messaggio per questa giornata i Vescovi ci dicono: “come comunità cristiana facciamo continuamente l’esperienza che quando una persona è accolta, accompagnata, sostenuta, incoraggiata, ogni problema può essere superato e comunque fronteggiato con coraggio e speranza.”          Continua nell’ ALLEGATO

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GESÙ NON METTE FRENI AL SUO AMORE (Angelus, 30-1-2022)

1a.Nella Liturgia di oggi il Vangelo racconta la prima predicazione di Gesù nel suo paese, Nazaret. L’esito è amaro: anziché ricevere consensi, Gesù trova incomprensione e anche ostilità (cfr Lc 4,21-30). I suoi compaesani, più che una parola di verità, volevano miracoli, segni prodigiosi. Il Signore non ne opera e loro lo rifiutano, perché dicono di conoscerlo già da bambino, è il figlio di Giuseppe (cfr v. 22) e così via. Così Gesù pronuncia una frase diventata proverbiale: «Nessun profeta è bene accetto nella sua patria» (v. 24).

Queste parole rivelano che l’insuccesso per Gesù non era del tutto imprevisto. Egli conosceva i suoi, conosceva il cuore dei suoi, sapeva il rischio che correva, metteva in conto il rifiuto. Allora possiamo chiederci: ma se la cosa era così, se prevede un fallimento, perché va lo stesso al suo paese? Perché fare del bene a gente che non è disposta ad accoglierti? È una domanda che ci poniamo spesso anche noi. Ma è una domanda che ci aiuta a capire meglio Dio.          Continua nell’ ALLEGATO

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SOTTO LO STESSO CIELO (La Redazione)

2a. fratellanza-Papa-ImamQuesto il tema scelto per la II GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA FRATELLANZA UMANA. Il 21 dicembre 2020 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità la Risoluzione con cui si stabilisce che il 4 febbraio di ogni anno si celebra la Giornata internazionale della fratellanza umana. La scelta del giorno deriva dal 4 febbraio 2019, quando ad Abu Dhabi Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad al-Tayyeb apposero la firma al Documento sulla Fratellanza Umana.

Di seguito le frasi più importanti che il Papa e il Grande Imam hanno pronunciato in occasione dell’avvenimento.

PAPA FRANCESCO: Oggi è il tempo opportuno per camminare insieme
Permettetemi anzitutto di salutare con affetto e stima il Grande Imam Ahmed Al-Tayyeb con il quale, esattamente tre anni fa ad Abu Dhabi, ho firmato il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune. In questi anni abbiamo camminato come fratelli nella consapevolezza che, rispettando le nostre rispettive culture e tradizioni, siamo chiamati a costruire la fratellanza quale barriera contro l’odio, la violenza e l’ingiustizia.          Continua nell’ ALLEGATO

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