Che Giornata Missionaria sarebbe senza la loro presenza? Stiamo parlando dei Missionari e delle Missionarie che ci onorano della loro presenza. Quest’anno infatti contrariamente a quanto avviene di solito, quest’anno abbiamo la fortuna di averne tra noi alcuni:
don Federico BRAGONZI fidei donum in Uruguay
suor Clara ZANIBONI paolina in Kenya e Sudan
padre Renato RIBONI consolata in Colombia
A questi si aggiungono diversi laici e laiche che, durante l’estate hanno fatto esperienze missionarie.
Dopo essere stato annunciato da tempo eccoci finalmente al primo incontro.
Martedì 25 ottobre: Il caso del Brasile nel contesto dell’America latina. Interverrà don Paolo CUGINI sacerdote della diocesi di Reggio Emilia, fidei donum in Brasile per 14 anni nella diocesi di Feira de Santana, nello stato nordestino di Bahia. L’incontro avrà luogo nella Sala del Santuario di Caravaggio, alle ore 21.
Clicca QUIperun’ampia presentazione dell’iniziativa promossa dalle diocesi di Crema, Cremona e dall’Associazione Amici del Brasile.
Nell’’ ALLEGATOil manifesto dell’iniziativa con le date degli incontri.
Sono passati ormai 4 anni dalla prima apertura del “Rifugio San Martino“, dormitorio per l’emergenza freddo della diocesi di Crema, ma questo bisogno non accenna ad arrestarsi, anzi…sempre più persone si trovano in assenza di lavoro e casa, senza strumenti e capacità per uscire da questa difficile situazione.
La comunità cristiana non può assistere passivamente a questa situazione né considerare “naturale” un certo tasso di povertà estrema e la diocesi di Crema sceglie di proseguire l’opera nata dalla volontà e dal desiderio del Vescovo Oscar Cantoni, il “Rifugio San Martino“. La Diocesi di Crema ha scelto di mettere a disposizione, per un altro anno, un grande appartamento in via Civerchi 7 a Crema per ospitare il dormitorio invernale.
Il “Rifugio San Martino”, gestito direttamente dalla Caritas diocesana senza alcuna convenzione, offrirà un posto letto (ad un massimo di 20 persone), una doccia, la prima colazione ed un pasto caldo a chi è rimasto senza un tetto. Tale servizio sarà solamente notturno e l’accesso al dormitorio avverrà al mattino attraverso il Centro di Ascolto diocesano (c/o la Casa della Carità – viale Europa, 2 a Crema) e la Casa Accoglienza “Giovanni Paolo II” (via Toffetti, 2 a Crema), oppure ci si potrà recare direttamente in via Civerchi durante l’apertura serale dalle 20.00 alle 22.00. Il rifugio vedrà la presenza di due operatori per il momento di apertura (20.00 – 22.00) e chiusura (7.00 – 9.00) e di due volontari per ogni notte.
In questa opera i volontari svolgono un servizio molto importante ed hanno l’occasione di donare il proprio tempo agli ultimi e ai sofferenti cogliendo l’opportunità di incontrare nel- l’altro il volto di Cristo. Chi ha conosciuto da vicino queste situazioni ha scoperto che i sen za fissa dimora (intesi letteralmente, come persone che non hanno più un alloggio) non vengono da un altro pianeta. La povertà non è una predestinazione. Al contrario, sono figli del nostro mondo, della nostra società, di questa città, di questa crisi economica, del dissolversi della famiglia, del diffondersi del disagio. Quale miglior modo, nel Giubileo della Misericordia, per vivere la concretezza delle opere di misericordia corporali e spirituali.
Il rifugio riaprirà lunedì 24 ottobre 2016. Per chi fosse interessato a prestare questo servizio, contatti la Caritas Diocesana – viale Europa, 2 Crema – tel. 0373/286.175.
A partire da giovedì 6 ottobre 2016 ha preso avvio lo Sportello Antidiscriminazioni del Comune di Cremona presso i locali di SpazioComune, in Piazza Stradivari 7.
Lo sportello, aperto al pubblico il giovedì dalle ore 15 alle ore 18, si configura come un servizio di primo livello a disposizio- ne del pubblico ed opera per la prevenzione e il contrasto di razzismo, xenofobia, omofobia e di tutte le forme di molestia e discrimina- zione basate su genere, disabi- lità, età, nazionalità, orientamento sessua le, identità di genere e ogni altro fattore. Presso lo sportello il cittadino/a può:
– ricevere informazioni sul tema del contrasto alle discriminazioni;
– ricevere orientamento ai servizi e strumenti per la tutela del proprio diritto a non essere discriminato;
– segnalare episodi di molestie o discriminazione di cui è vittima o testimone, anche in forma anonima;
– richiedere un colloquio di approfondimento riservato.
Gli stranieri che lavorano in Italia producono 127 miliardi di ricchezza. Il dato è contenuto nel Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione redatto dalla Fondazione Moressa e presentato al Viminale a Roma. Secondo i ricercatori – che hanno concentrato la loro attenzione sull’impatto fiscale dell’immigrazione in Italia – il contributo economico degli stranieri nel nostro Paese si traduce in 7 miliardi di Irpef versata, in oltre 550 mila imprese straniere che producono ogni anno 96 miliardi di valore aggiunto. Di contro, la spesa destinata agli immigrati è pari al 2% della spesa pubblica italiana (15 miliardi: molto meno, ad esempio, dei 270 miliardi per le pensioni). Secondo il rapporto nel 2015, gli italiani in età lavorativa rappresentavano il 63,2%, mentre tra gli stranieri la quota raggiungeva il 78,1%. Dal punto di vista economico, la ricchezza prodotta dagli stranieri in termini di valore aggiunto nel 2015 è pari a 127 miliardi (8,8% del valore aggiunto nazionale), di poco inferiore al fatturato del “gruppo Fiat” (Exor, fatturato pari a 136 miliardi).
Chi vorrà partecipare avrà modo di ascoltare alcune significative testimonianze, potrà cantare insieme al Coro Multietnico de Crema in quattro lingue, riceverà, al termine, un piccolo oggetto simbolo della partecipazione, ma soprattutto avrà un’occasione in più per salutare il vescovo Oscar, ormai destinato alla grande diocesi di Como.
La Parola di Dio ci presenta oggi due aspetti essenziali della vita cristiana: la fede e il servizio. A proposito della fede, vengono rivolte al Signore due particolari richieste.
Carissimi Fratelli e Sorelle,
La prima è quella del profeta Abacuc, che implora Dio perché intervenga e ristabilisca la giustizia e la pace che gli uomini hanno infranto con violenza, liti e contese: «Fino a quando, Signore, – dice – implorerò aiuto e non ascolti?» (Ab 1,2). Dio, rispondendo, non interviene direttamente, non risolve la situazione in modo brusco, non si rende presente con la forza. Al contrario, invita ad attendere con pazienza, senza mai perdere la speranza; soprattutto, sottolinea l’importanza della fede. Perché per la sua fede l’uomo vivrà (cfr Ab 2,4). Così Dio fa anche con noi: non asseconda i nostri desideri che vorrebbero cambiare il mondo e gli altri subito e continuamente, ma mira anzitutto a guarire il cuore, il mio cuore, il tuo cuore, il cuore di ciascuno; Dio cambia il mondo cambiando i nostri cuori, e questo non può farlo senza di noi.
Nessuno era davvero pronto a un’anziana madre venuta dalla parte sbagliata del mare!
Ghebru Mebrat
Da anni accolgono volti di ogni provenienza, ascoltano ogni genere di richiesta, raccolgono storie di drammi e di sogni. Gli operatori del Centro di Accoglienza conoscono a memoria le istanze dei migranti. Ma non erano preparati a lei.
“Vengo dal Sudan. Ho compiuto 84 anni. Sono quasi sorda e cieca. Voglio solo rivedere coi miei occhi mio figlio, almeno un’ultima volta”. Da sola, nessun parente al seguito. Acciaccata da una vita di esilio, la nonna del deserto era sbarcata con decine di altri. Per settimane e mesi in balia dei trafficanti, con un solo, semplice e ultimo desiderio: rivedere suo figlio.
Da giorni gli operatori di Auxilium, la cooperativa sociale a cui è affidato il C.A.R.A. romano di Castelnuovo di Porto, ne hanno fatto una battaglia burocratica perché “questa bellissima donna di 84 anni possa realizzare il suo sogno più grande”. Ma la burocrazia ha i suoi tempi. Che ne sanno le carte bollate del cuore di una madre? Lei eritrea e cristiana, per vent’anni esule in Sudan, deve seguire l’iter: mettersi in coda e attendere. Senza alcun futuro davanti, tre anni fa il figlio si unì a una carovana diretta verso l’Europa. Ora è in Germania, ma non può tornare in Sudan. Angelo Chiorazzo, presidente di Auxilium, riferisce di come l’anziana sia partita da sola, affrontando un’odissea che fa tremare di paura gli uomini più forti. “Su un camion ha attraversato il deserto ed è arrivata in Libia. Dopo molti mesi è stata caricata su un barcone ed è sbarcata in Sicilia”. Non ha mai temuto di morire. E se anche fosse morta, ne sarebbe valsa la pena.
Da quando è arrivata al C.A.R.A. è cominciata la pressante richiesta degli operatori alle autorità perché non si perda altro tempo a concedere il lasciapassare verso la Germania. La speranza è che, per una volta, la burocrazia non sia più spietata dei trafficanti. Avvenire – 5 ottobre 2016
L’Apostolo Paolo nella seconda lettura rivolge a Timoteo, ma anche a noi, alcune raccomandazioni che gli stanno a cuore. Tra queste, chiede di «conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento» (1 Tm 6,14).
Carissimi Fratelli e Sorelle,
L’apostolo Paolo parla semplicemente di un comandamento. Sembra che voglia farci tenere fisso lo sguardo su ciò che è essenziale per la fede. San Paolo, infatti, non raccomanda tanti punti e aspetti, ma sottolinea il centro della fede. Questo centro attorno al quale tutto ruota, questo cuore pulsante che dà vita a tutto è l’annuncio pasquale, il primo annuncio: il Signore Gesù è risorto, il Signore Gesù ti ama, per te ha dato la sua vita; risorto e vivo, ti sta accanto e ti attende ogni giorno. Non dobbiamo mai dimenticarlo.
Presso l’Ufficio del Centro Missionario o presso la Curia sono disponibili le BUSTE MISSIONARIE contenenti tutto il necessario per preparare le attività del Mese. Se ci fossero difficoltà nel venirle a prendere, telefonate e faremo di tutto per recapitarvele nel più breve tempo possibile.
Sabato 15 di ottobre, alle ore 21 in Cattedrale, si svolgerà la VEGLIA MISSIONARIA. La Giornata missionaria è infatti fissata per il 23 ottobre e quindi la data logica della Veglia dovrebbe essere il 22. Tuttavia in quella data è stato stabilito un appuntamento importantissimo per la nostra Diocesi: l’ordinazione di tre nuovi diaconi, che, come sapete, prelude, l’anno venturo, alla loro ordinazione sacerdotale. Ecco spiegato il motivo dell’anticipo.Come avvenuto ,lo scorso anno vi invieremo, tramite la nostra Comunicazione della Domenica, il testo della Veglia.
Contrariamente a quanto avviene di solito, quest’anno abbiamo la fortuna di avere tra noi diversi Missionari:
don Federico BRAGONZI fidei donum in Uruguay
suor Clara ZANIBONI paolina in Uganda
padre Renato RIBONI comboniano in Colombia
A questi si aggiungono diversi laici e laiche che, durante l’estate hanno fatto esperienze missionarie.