Notiziario

Il Centro Missionario informa…

IL CENTRO MISSIONARIO APRE IL SUO CANALE YOUTUBE

Non avevamo mai dubitato dell’attenzione e della disponibilità dei nostri Missionari e Missionarie quando il 12 marzo scorso chiedemmo di inviarci video e testimonianze che facessero sentire la loro vicinanza alle Comunità di origine martoriate dal Covid-19. Ebbene la risposta è andata oltre leaspettative! Abbiamo ricevuto testimonianze di ogni genere e attestati di solidarietà davvero commoventi. Alcune lettere sono state pubblicate dal Settimanale Diocesano, mentre alcuni video sono stati resi pubblici grazie all’iniziativa diocesana #siamocasasiamochiesa. Tuttavia se le lettere saranno tutte pubblicate sia sul Nuovo Torrazzo sia sulla nostra newsletter, per i video abbiamo pensato di aprire un canale youtube del Centro Missionario dove sia possibile vedere le belle testimonianze dei Missionari.
Non si tratta solo di documenti di solidarietà, ma di veri e propri spaccati di una realtà, la loro, che finalmente possiamo conoscere da vicino.

È sufficiente iscriversi al canale di youtube “Centro Missionario Diocesi di Crema”, al link:
https://www.youtube.com/channel/UCV1dJoWbFRA2sSAwpJTBpxg

Ultimo video pubblicato:
Monache di Clausura Carmelitane scalze – Yaoundé, CAMERUN
https://youtu.be/CsdVT2FtEUg

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SOBRIETÀ DI GIUDIZIO

Concediamo il mistero dell’animo umano a chi ha vissuto momenti così difficili…
Ebraismo, Cristianesimo e Islam fanno parte della stessa famiglia,
hanno delle affinità che possono aiutare a comprendere
articolazioni differenti dello stesso linguaggio,
il linguaggio del monoteismo di Abramo
Yahya PALLAVICINI – Imam della moschea al-Wahid – Milano
Dobbiamo grande rispetto per ciò che Silvia Romano ha vissuto
e per ogni sua decisione, anche relativa alla conversione.
Nessuno di noi sa cosa significhi essere rapiti,
essere in una costrizione psicologica
chiedendosi quotidianamente se avrebbe visto il domani.
Don Enrico PARAZZOLI – Parroco di Casoretto – Milano

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

se la ricorrenza del 25 aprile ci ha portato a parlare della Libertà, è naturale che, con l’arrivo del 1° maggio, si parli del LAVORO. Ma non  è solo questione di una data, è che il lavoro è diventato l’argomento che, insieme alla salute, ricorre maggiormente in qualunque discussione sia essa in famiglia, con gli amici al telefono o su qualunque piattaforma: cartacea, web, radiofonica e televisiva. E, come spesso succede, tanto più si parla di un argomento quanto meno se ne conoscono non solo i contorni, ma l’essenza stessa. Che cos’è il lavoro se non un oggetto sempre più misterioso?

Se qualcuno infatti ha ripreso il suo lavoro di sempre, altri dovranno ricorrere agli ammortizzatori sociali perché il lavoro è sospeso, altri lo hanno già perso o temono di perderlo con la prospettiva di disagi sociali che fatichiamo ad immaginare. Altri hanno scoperto, anche se da anni se ne conosceva l’esistenza, la possibilità di lavorare da casa, altri ancora lavoreranno a singhiozzo, se non addirittura a rotazione, senza contare che ancora non conosciamo il destino dei lavoratori della scuola…     Continua nell’ ALLEGATO

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LA VOCE DI DIO CI LIBERA DA TIMORI E DA AMAREZZE (Regina coeli 03-05-2020)

1a Regina coeliLa quarta domenica di Pasqua, che celebriamo oggi, è dedicata a Gesù buon Pastore. Il Vangelo dice: «Le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome» (Gv 10,3). Il Signore ci chiama per nome, ci chiama perché ci ama. Però, dice ancora il Vangelo, ci sono altre voci, da non seguire: quelle di estranei, ladri e briganti che vogliono il male delle pecore.

Queste diverse voci risuonano dentro di noi. C’è la voce di Dio, che gentilmente parla alla coscienza, e c’è la voce tentatrice che induce al male. Come fare a riconoscere la voce del buon Pastore da quella del ladro, come fare a distinguere l’ispirazione di Dio dalla suggestione del maligno? Si può imparare a discernere queste due voci: esse infatti parlano due lingue diverse, hanno cioè modi opposti per bussare al nostro cuore. Parlano lingue diverse. Come noi sappiamo distinguere una lingua dall’altra, possiamo anche distinguere la voce di Dio e la voce del maligno. La voce di Dio non obbliga mai: Dio si propone, non si impone. Invece la voce cattiva seduce, assale, costringe: suscita illusioni abbaglianti, emozioni allettanti, ma passeggere. All’inizio blandisce, ci fa credere che siamo onnipotenti, ma poi ci lascia col vuoto dentro e ci accusa: “Tu non vali niente”. La voce di Dio, invece, ci corregge, con tanta pazienza, ma sempre ci incoraggia, ci consola: sempre alimenta la speranza. La voce di Dio è una voce che ha un orizzonte, invece la voce del cattivo ti porta a un muro, ti porta all’angolo.     Continua nell’ ALLEGATO

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COVID-19: LE IDEE AFRICANE PER AFFRONTARE LA CRISI (Federico Monica)

2a. CovidSono tantissime le azioni di contrasto all’epidemia di Covid-19 che comunità locali, gruppi di giovani o singoli ideatori sparsi per il continente africano stanno mettendo in pratica quotidianamente e che un progetto italiano sta cercando di raccogliere e mappare.

Turkana county, nord ovest del Kenya. Una persona si avvicina a una tanica di plastica appesa a un filo teso fra due alberi, allunga un piede e azionando un rudimentale meccanismo può lavarsi le mani senza toccare il tappo. Nello stesso momento in un negozio di Kigali gli avventori attendono il proprio turno rispettando scrupolosamente le distanze di sicurezza grazie a semplici cerchi rossi dipinti per terra, mentre a Bamako alcuni ragazzi osservano la stampante 3d del loro fab-lab completare una mascherina protettiva.
L’iniziativa di raccogliere e mappare queste semplici esperienze viene sviluppata dallo studio di progettazione Taxibrousse e dall’associazione Le Réseau e si chiama “COVID FREE anti-epidemic participatory toolkit” e ha come obiettivo la disseminazione di soluzioni che partono dal basso semplici, creative ed economiche che amplino le opportunità di difesa soprattutto nelle comunità più svantaggiate.     Continua nell’ ALLEGATO

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IL CORONAVIRUS È DAVVERO UGUALE PER TUTTI? (La Redazione)

3a. Mappa Rep. CentrafricaPrendendo spunto dall’articolo precedente tratto dalla rivista AFRICA, cerchiamo di seguire da vicino una delle realtà più povere del Continente nero: la Repubblica Centrafricana, dove opera con un’equipe di Medici con l’Africa CUAMM, la dottoressa Donata Gallone, originaria di Castelleone.

IL CONTESTO
La Repubblica Centrafricana è grande due volte l’Italia, conta 4,6 milioni di abitanti, di cui il 20% in capitale, solo 400 chilometri di strade “asfaltate” e 4 pediatri locali in tutto il paese.
Al 187° posto su 188, nella graduatoria che mette in fila i paesi in base all’Indice di sviluppo umano, la situazione umanitaria della Repubblica Centrafricana è tra le più drammatiche dell’Africa, aggravata da un’instabilità interna frutto del conflitto tra bande armate da gruppi esterni per la contesa delle enormi ricchezze del paese.
Il tasso di mortalità dei bambini entro l’anno di vita (105 decessi per 1.000 nati vivi) e quello dei bambini al di sotto dei 5 anni (174 decessi ogni 1.000 nati vivi) sono tra i peggiori al mondo. Le cause sono ancora una volta, la povertà, la scarsa disponibilità e qualità dei servizi sanitari essenziali e l’insicurezza generalizzata.     Continua nell’ ALLEGATO

Ecco il cartello che segnala l'ingresso del Complesso Ospedaliero Universitario Pediatrico di Bangui (CHUPB), dove opera Medici con l'Africa CUAMM
Ecco il cartello che segnala l’ingresso del Complesso Ospedaliero Universitario Pediatrico di Bangui (CHUPB), dove opera Medici con l’Africa CUAMM

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Uno dei tanti cartelli che indicano le più semplici norme igieniche da rispettare. Niente di nuovo nemmeno sotto il sole d’Africa

 

 

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È il punto di Dépistage, dove si effettua l’indagine medica per identificare la malattia. È posto appena prima del cancello che fa entrare nell’ospedale.

4. Punto lavaggio mani

 

 

Semplici, ma efficaci sistemi per il lavaggio delle mani. Si sa che la lotta contro il covid-19 inizia proprio dall’igiene personale.

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CORONAVIRUS. «IO, SACERDOTE E MEDICO: COSÌ HO CURATO E AMMINISTRATO I SACRAMENTI» (Maria Teresa ANTOGNAZZA)

4a. stevenazziA Busto Arsizio don Fabio Stevenazzi è ritornato in ospedale all’apice dell’emergenza. «Ho curato gli ammalati e amministrato i Sacramenti ai moribondi».

Per molte settimane ha scelto di rispettare il silenzio, «che mi sono imposto da quando ho firmato il contratto con l’ospedale». Ma alla fine, dopo lunghi e difficili giorni di lavoro nella terapia intensiva dell’ospedale di Busto Arsizio (Varese), don Fabio Stevenazzi, il prete dottore, ha molto da raccontare.

A metà marzo ha dimesso per poco (dopo il permesso dell’arcivescovo Mario Delpini) i paramenti sacri in sacrestia, nella parrocchia di Santa Maria Assunta a Gallarate, ed è sceso in prima linea per rispondere all’emergenza Covid-19, tornando a fare il medico, come prima di entrare in seminario. Un’esperienza che prosegue e che ha inciso molto in lui. «Ho scoperto, con stupore, di essere stato prete, facendo il medico, quando in tanti colleghi, anche non credenti, mi hanno preso da parte per farmi confidenze personali, sul senso della vita o sulla fede. Sono state delle vere e proprie “confessioni laiche”, che custodisco nel mio cuore con emozione». Non sono mancate le occasioni in cui a don Fabio, i medici si sono rivolti per conoscere il suo parere in decisioni difficili, di natura bioetica.      Continua nell’ ALLEGATO 

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CRISTIANI E MUSULMANI: INSIEME PER PROTEGGERE I LUOGHI DI CULTO

In occasione del mese del Ramadan – iniziato quest’anno il 23 aprile – e per la festa di ‘Id al-Fitr 1441 H. / 2020 A.D., ll Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ha inviato ai Musulmani del mondo intero un messaggio augurale.
Il messaggio di quest’anno, che è stato preparato prima del dilagare della pandemia del COVID 19, riflette sul tema del rispetto e della protezione dei luoghi di culto.
Pertanto desidero, in quanto Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, aggiungere l’augurio che

 

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Cari fratelli e sorelle musulmani,

Il mese di Ramadan è così centrale nella vostra religione e perciò a voi tanto caro a livello personale, familiare e sociale. È un tempo di guarigione spirituale, di crescita e di condivisione con i poveri e di rafforzamento dei legami con parenti ed amici.

Per noi, vostri amici cristiani, è un tempo propizio per consolidare le nostre relazioni con voi, mediante i saluti, gli incontri e, dove è possibile, con la condivisione di un iftar. Il Ramadan e ‘Id al-Fitr sono, dunque, occasioni speciali per far crescere la fraternità tra cristiani e musulmani. È questo lo spirito con cui il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso porge a tutti voi i suoi migliori auguri oranti e cordiali congratulazioni.

Seguendo una tradizione a noi cara, vogliamo condividere con voi alcuni pensieri, che riguardano quest’anno la protezione dei luoghi di culto.     Continua nell’ ALLEGATO

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Il Centro Missionario informa…

 

Nuovo Documento di Microsoft Office Word118° ANNINVERSARIO DI NASCITA DEL
BEATO PADRE ALFREDO CREMONESI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Nuovo Documento di Microsoft Office Word                   VEGLIA DI PREGHIERA PER PADRE GIGI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IL CENTRO MISSIONARIO APRE IL SUO CANALE YOUTUBE

Non avevamo mai dubitato dell’attenzione e della disponibilità dei nostri Missionari e Missionarie quando il 12 marzo scorso chiedemmo di inviarci video e testimonianze che facessero sentire la loro vicinanza alle Comunità di origine martoriate dal Covid-19. Ebbene la risposta è andata oltre leaspettative! Abbiamo ricevuto testimonianze di ogni genere e attestati di solidarietà davvero commoventi. Alcune lettere sono state pubblicate dal Settimanale Diocesano, mentre alcuni video sono stati resi pubblici grazie all’iniziativa diocesana #siamocasasiamochiesa. Tuttavia se le lettere saranno tutte pubblicate sia sul Nuovo Torrazzo sia sulla nostra newsletter, per i video abbiamo pensato di aprire un canale youtube del Centro Missionario dove sia possibile vedere le belle testimonianze dei Missionari.
Non si tratta solo di documenti di solidarietà, ma di veri e propri spaccati di una realtà, la loro, che finalmente possiamo conoscere da vicino.

È sufficiente iscriversi al canale di youtube “Centro Missionario Diocesi di Crema”, al link:
https://www.youtube.com/channel/UCV1dJoWbFRA2sSAwpJTBpxg

Ultimo video pubblicato:
Video messaggio di Giuseppina D’Amico dall’Uganda:
https://www.youtube.com/watch?v=1Tu6KhrjwBE

Già presenti sul canale:
Testimonianza di Padre Alberto SAMBUSITI missionario PIME in Cameroun:
https://www.youtube.com/watch?v=kNTng0cBw4E&t=99s

Saluto di Don Paolo Rocca, missionario Fidei Donum in Uruguay:
https://www.youtube.com/watch?v=Q4zry7HaF5I

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Nuovo Documento di Microsoft Office Word

#RESTOINASCOLTO

 

 

 

 

 

 

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