LA NATO STA GIÀ IN UCRAINA (Domenico Gallo)

4. Situazione-natoIl conflitto ucraino assume ora la veste di un scontro diretto Russia-NATO per interposta Ucraina come dimostra l’attacco contro la base militare di Yavoriv, a 25 km dal confine polacco. Ci vuole una nuova Conferenza di Helsinki che rilanci la cooperazione e la sicurezza comune in Europa.

Siamo arrivati al ventesimo giorno di guerra d’aggressione all’Ucraina e ancora non sappiamo se e quando arriverà il cessate il fuoco. Quello che sappiamo è che ogni giorno, ogni ora di guerra semina fiumi di sangue e di lacrime, provoca morte, distruzioni e miseria. Col passare del tempo il conflitto diventa più feroce e rischia di espandersi.
L’attacco contro la base militare di Yavoriv, situata a 25 km dal confine polacco, ha spinto il conflitto ai confini della NATO ed ha evidenziato la presenza di personale militare straniero che collabora attivamente con le forze armate ucraine. La fornitura di armi da parte di paesi dell’Alleanza atlantica e la presenza di «addestratori», fa crescere il rischio di escalation del conflitto. La richiesta incessante del presidente Zelenski di istituire una no fly zone esprime un chiaro disegno di coinvolgere nel conflitto armato i Paesi europei e gli USA. Dal suo punto di vista è comprensibile perché è l’unica chance che potrebbe consentire all’Ucraina di sconfiggere un esercito invasore molto più potente.          Continua nell’ ALLEGATO

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GLI ORATORI OCCASIONE DI RISCATTI PER I GIOVANI

5a. Madre AmeliaDa Imperatriz (Brasile) ci scrive Madre Amelia Marchesini, illustrandoci il suo progetto a sostegno degli oratori, un vero toccasana per i giovani del Brasile.

Carissimi Amici e Amiche di Crema,                                        Imperatriz, 12 marzo 2022
sono appena tornata in Brasile, ma non pensavo che gli effetti dei cambiamenti climatici in atto fossero così gravi. So che anche da voi non piove da tantissimi giorni, qui invece… è piovuto anche per voi. Ecco in breve, come promesso, alcune notizie dopo il mio ritorno.
Terminata la quarantena obbligatoria e trascorsi alcuni giorni presso la Casa madre di Araras, nello stato di S. Paulo, mi sono trasferita a Imperatriz, nel nord del Brasile, dove ho lavorato negli ultimi sei anni. La situazione in cui ho trovato l’oratorio è stata alquanto desolante: la grande tenda che copriva il campo da calcio, completamente strappata, i giochi in buona parte rovinati, come anche quasi tutte le pareti delle varie strutture presenti.          Continua nell’ ALLEGATO

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DALLA GUERRA IN UCRAINA RISCHIO FAME (E RIVOLTE) IN MEDIO ORIENTE (AsiaNews)

6a. MEDIO_ORIENTE_-_proteste_ciboA lanciare l’allarme è la vice-presidente e capo economista della Banca mondiale Carmen Reinhart. L’aumento vertiginoso dei prezzi delle derrate alimentari può innescare proteste simili alla Primavera araba. L’Egitto sospende per tre mesi le esportazioni di lenticchie, pasta, grano, farina e fave.

 L’aumento vertiginoso dei prezzi nel comparto energetico e delle derrate alimentari, su tutte grano e cereali, legati alla guerra lanciata dalla Russia in Ucraina rischiano di esacerbare le preoccupazioni in tema di sicurezza alimentare in Medio oriente e Nord Africa. Tensioni che, se restano incontrollate, potrebbero sfociare in proteste di piazza come già avvenuto fra il 2010 e il 2011 nelle rivolte di piazza – in primis la rivoluzione dei Gelsomini in Tunisia – che hanno innescato la “Primavera araba”. Un malcontento collettivo che ha alimentato tensioni e innescato rivolte interne o nuovi conflitti come avvenuto in Libia, Egitto, Yemen, Siria e Bahrain.             Continua nell’ ALLEGATO

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NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo di Animazione Missionaria di Scannabue

A COSA SERVONO LE ARMI

Quanto ci scrive p. Mauro Armanino, missionario della S.M.A., ci fa riflettere, sperare, continuare con gli aiuti e pregare:
“Le armi servono per essere usate, danno effimero potere e arricchiscono relativamente poche persone rispetto a quelle che ne soffrono le conseguenze.
Non ho mai creduto che la pace fosse un frutto delle armi!
Le ho riviste durante l’ultima porzione di guerra civile in Liberia negli anni duemila. Erano, tra l’altro, in mano a bambini che, con tutta la serietà del mondo, controllavano i check-points sulle strade. Con armi più grandi e più pesanti di loro, avevano il potere di fermare e far tremare gli incauti autisti e passeggeri umanitari delle ONG venute a “salvare” la Liberia. Questi bambini  erano invisibili come la maggior parte dei figli dei poveri: con in mano un kalashnikov ak-47, erano in grado di tornare ad esistere, di contare e di essere diventati d’improvviso grandi e temuti.          Continua nell’ ALLEGATO

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VIA CRUCIS DELLA SPERANZA (Chiara Bertoglio)

9a. Via CrucisIn un mondo senza pace, dove tutto sembra senza valore e senza senso, mettiamoci in cammino verso il Golgota con un sguardo di speranza.

I Stazione
GESÙ È CONDANNATO A MORTE

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.           Continua nell’ ALLEGATO

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L’OPPOSIZIONE IN RUSSIA NON CONOSCE ETÀ

E SOPRATTUTTO È DONNA!

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