Il Centro Missionario informa…

 LE TESTIMONIANZE DEI MISSIONARI SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

CONSIGLIAMO LA VISIONE
“Verso un NOI sempre più Grande”: riviviamo la GMMR con Papa Francesco

Ricordiamo con gioia l’Angelus in Piazza San Pietro con Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, celebrata lo scorso 26 settembre. Ancora risuonano in noi le Sue parole in favore di migranti, rifugiati e di chi li assiste, e le celebrazioni della GMMR in varie parti del Mondo.

Link al video:

https://www.youtube.com/watch?v=UvmOXmUYxbc

Iscriviti al canale di youtube del “Centro Missionario Diocesi di Crema”, per essere avvisato ad ogni pubblicazione di un nuovo video. Link: https://www.youtube.com/channel/UCV1dJoWbFRA2sSAwpJTBpxg

————————————————————

Enrico con la Commissione Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                               il giorno 25 novembre di ogni anno viene celebrata la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Si tratta di una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel 1999, in ricordo dell’assassinio, avvenuto il 25 novembre 1960, delle sorelle Mirabal, per mano del dittatore domenicano Trujillo, al cui potere si opponevano ed ha lo scopo di sensibilizzare tutta la popolazione mondiale sull’argomento, dando supporto alle donne e ai minori vittime di violenza fisica e psicologica.
Tuttavia, nonostante l’attenzione sempre maggiore degli organi di informazione e dell’opinione pubblica, la situazione non tende a migliorare. Sono infatti già 109 le vittime di femminicidio nel 2021 in Italia, come emerge da un report del ministero dell’Interno, mentre più 20mila le donne prese in carico dai centri antiviolenza secondo la Rete D.i.Re (Donne in rete contro la violenza).
A questo proposito ci sembra importante riportare quanto dice la Rete Con-Tatto (rete contro il maltrattamento alle donne sul Territorio Cremasco), che, costituitasi il 1° gennaio 2010 dall’adesione di sessantaquattro soggetti, è molto attiva nel combattere la violenza contro le donne.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

L’AMORE RIMANE PER SEMPRE, CHI FA IL BENE INVESTE PER L’ETERNITÀ (Angelus, 14-11-2021)

1a. AngelusIl brano evangelico della liturgia di oggi si apre con una frase di Gesù che lascia sbigottiti: «Il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo» (Mc 13,24-25). Ma come, anche il Signore si mette a fare catastrofismo? No, certamente non è questa la sua intenzione. Egli vuole farci capire che tutto in questo mondo, prima o poi, passa. Anche il sole, la luna e le stelle che formano il “firmamento” – parola che indica “fermezza”, “stabilità” – sono destinati a passare.
Alla fine, però, Gesù dice che cosa non crolla: «Il cielo e la terra passeranno – dice –, ma le mie parole non passeranno» (v. 31). Le parole del Signore non passano. Egli stabilisce una distinzione tra le cose penultime, che passano, e le cose ultime, che restano. È un messaggio per noi, per orientarci nelle nostre scelte importanti della vita, per orientarci su che cosa conviene investire la vita. Su ciò che è transitorio o sulle parole del Signore, che rimangono per sempre? Evidentemente su queste.        Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

CONTANO GLI APPLAUSI O CONTA IL SERVIZIO? (Angelus, 21-11-2021)

2a. Gesu-davanti-a-PilatoIl Vangelo della Liturgia di oggi, ultima domenica dell’Anno Liturgico, culmina in un’affermazione di Gesù, che dice: «Io sono re» (Gv 18,37). Egli pronuncia queste parole davanti a Pilato, mentre la folla grida di condannarlo a morte. Lui dice: “Io sono re”, e la folla grida di condannarlo a morte: bel contrasto! È giunta l’ora cruciale. In precedenza, sembra che Gesù non volesse che la gente lo acclamasse come re: ricordiamo quella volta dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, quando si era ritirato da solo a pregare (cfr Gv 6,14-15).
Il fatto è che la regalità di Gesù è ben diversa da quella mondana. «Il mio regno – dice a Pilato – non è di questo mondo» (Gv 18,36). Egli non viene per dominare, ma per servire. Non arriva con i segni del potere, ma con il potere dei segni. Non è rivestito di insegne preziose, ma sta spoglio sulla croce. Ed è proprio nell’iscrizione posta sulla croce che Gesù viene definito “re” (cfr Gv 19,19). La sua regalità è davvero al di là dei parametri umani! Potremmo dire che non è re come gli altri, ma è Re per gli altri. Ripensiamo a questo: Cristo, davanti a Pilato, dice di essere re nel momento in cui la folla è contro di Lui, mentre quando lo seguiva e lo acclamava aveva preso le distanze da questa acclamazione.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

GLI ACCORDI DELLA COP26 DI GLASGOW SUL CLIMA SPIEGATI IN 10 PUNTI (1) (A. Piemontese – L. Zorloni)

3a. conto-alla-rovescia-mondo_1020x680l blitz di India e Cina per annacquare lo stop al carbone, I 100 miliardi di aiuti ai Paesi meno sviluppati rimandati al 2023, l’avvio del mercato del carbonio… Ma che cosa è davvero successo in Scozia? In questo lungo articolo, che per comodità dividiamo in due parti, un puntuale esame dei risultati di una delle più dibattute Conferenze sul clima.

 Cop26, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite a Glasgow, si chiude il 13 novembre ai tempi supplementari con un colpo di scena finale. E non di quelli positivi: l’accordo c’è ma l’impegno all’uscita dal carbone e lo stop ai sussidi alle fonti fossili, inserito per la prima volta nella storia delle conferenze sul clima delle Nazioni Unite in una bozza iniziale che aveva galvanizzato i negoziati di Glasgow, viene ridimensionato a un rallentamento. Un blitz nelle stanze delle trattative ha modificato in extremis la proposta di accordo che circolava dalla mattina, blindata dalla presidenza britannica per 18 interminabili ore e sulla quale si era raggiunto un consenso a denti stretti.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

IL SUDAMERICA AL VOTO (1) (Maurizio Sacchi)

4a. Il sudamerica al votoNel Sudamerica scosso da due drammi epocali – la pandemia, e la peggior crisi economica degli ultimi 100 anni – gli appuntamenti elettorali prossimi riflettono ansie e speranze di molti Paesi. Tutta l’area avverte anche il sostanziale disinteresse mostrato dal “grande fratello” statunitense, che ha spostato il focus dell’attenzione verso il Pacifico e l’Estremo Oriente. Il primo evento che esaminiamo riguarda l’Argentina al quale farà seguito la Colombia.

ARGENTINA
Il Frente de Todos, che riunisce le varie anime del peronismo al potere, ha subito una netta sconfitta alle Primarie – dette Elecciones Primarias Abiertas Simultáneas Obligatorias, un appuntamento proprio del sistema argentino – , che hanno visto la vittoria dell’erede del neoliberista Macri, sconfitto solo due anni fa da Alberto Fernandez, già ministro dell’economia nei governi di Cristina Kirchner. Il delfino di Macri, Horacio Rodríguez Larreta ha conquistato la fondamentale provincia di Buenos Aires, che è quasi il 40 percento del elettorale nazionale, e il peronismo si è affermato solo in 7 delle 24 province.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

SUOR ELISABETTA RIBONI CI HA LASCIATO

5a. Suor Elisabetta RiboniUNA PIONIERA NEL CAMPO DELLE COMUNICAZIONI
Una donna caparbia, coraggiosa, ma soprattutto una donna di fede, capace non solo di viverla, ma anche di trasmetterla alle più giovani.

 Era nata ad Offanengo suor Elisabetta RIBONI, il 10 giugno 1931 ed aveva 23 anni quando entrò nella Congregazione delle Figlie di S. Paolo ad Alba. Non ci soffermeremo sugli anni di formazione, in quanto descritti con grande ricchezza di particolari nel profilo che fa di se stessa.
Quando il il 15 agosto 1965, sr. Elisabetta insieme ad altre due sorelle giungeva nella capitale del Pakistan, a Karachi, una delle città più popolose del mondo, era la prima suora paolina che metteva piede in un Paese di fede musulmana. Dopo un primo impegno nella tipografia diocesana, le sorelle iniziarono l’apostolato diffusivo nelle famiglie e nelle scuole di lingua inglese mentre studiavano l’urdu, la lingua nazionale. Si avviava così, per sr Elisabetta un’avventura missionaria davvero inedita, in una cultura molto varia e sconosciuta, dove offerse giorno dopo giorno e per oltre cinquant’anni, la vita.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————

UN GOL PER LA SPERANZA E CONTRO L’ESCLUSIONE (La Redazione)

PAREGGIO PER LA “SQUADRA DEL PAPA” NELL’AMICHEVOLE CON LA FORMAZIONE ROM

Ad arbitrare la partita, due tempi da mezz'ora ciascuno, il bomber e capitano della Lazio Ciro Immobile, che ha fischiato anche diversi rigori
Ad arbitrare la partita, due tempi da mezz’ora ciascuno, il bomber e capitano della Lazio Ciro Immobile, che ha fischiato anche diversi rigori

 E’ finita con un pareggio, 7-7, l’amichevole di calcio tra la “World Rom Organization” e la “Squadra del Papa-Fratelli tutti”, disputata nel pomeriggio al Training Center della Lazio, a Formello. Un pari quasi insperato per la “Fratelli tutti”, in cui militavano sette guardie svizzere, sacerdoti della Curia romana, dipendenti vaticani e loro figli, oltre a un giovane Down della “Special Olympics” e tre migranti accolti da Sant’Egidio. La “Squadra del Papa” ha infatti sofferto a lungo, specie nella prima parte dell’incontro, la migliore preparazione tecnica e visione di gioco degli avversari, finendo il primo tempo in svantaggio per 5 a 1. Ma si è saputa riscattare nel secondo tempo, in virtù anche del calo fisico della formazione Rom, giunta dalla Croazia. Ad arbitrare la partita, due tempi da mezz’ora ciascuno, il bomber e capitano della Lazio Ciro Immobile, che ha fischiato anche diversi rigori.
Ieri, ricevendo in udienza le due squadre in Vaticano, papa Francesco, primo promotore dell’iniziativa la cui organizzazione era affidata al Pontificio Consiglio della Cultura col sostegno della S. S. Lazio, aveva detto: “Non importa chi farà più gol, perché il gol decisivo lo fate insieme, il gol che fa vincere la speranza e che dà un calcio all’esclusione”. E i valori di lotta alla discriminazione, alla povertà e al razzismo, sono stati perfettamente interpretati sul campo dalla due formazioni, in spirito “fraterno”, ancor più che amichevole. L’occasione è stata anche l’occasione per raccogliere fondi per sostenere il progetto “Un calcio all’esclusione”, promosso dalla Diocesi di Roma per favorire l’inclusione dei Rom e delle persone più fragili. Tra i presenti al Training Center della Lazio, il cardinale Gianfranco Ravasi, “ministro” vaticano della Cultura, il presidente della società bianco-celeste Claudio Lotito, Marco Tardelli e Odoacre Chierico in veste di allenatori della “Squadra del Papa”, il tecnico della Lazio Maurizio Sarri, il ct della nazionale albanese Edoardo Reja.

————————————————————

NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo di Animazione Missionaria di SCANNABUE

BANGLADESH, CRESCE IL NUMERO DEI BATTEZZATITRA LE TRIBÙ LOCALI

 Un gruppo di 47 adulti ha ricevuto il Battesimo nel villaggio di Korbala della diocesi di Rajshahi, nel Bangladesh settentrionale. La cerimonia è avvenuta il 13 ottobre scorso in questo villaggio che fa parte della parrocchia di Bhutahara Quasi, fondata nel 2005 dai missionari del Pime e che attualmente ospita più di 2.500 cattolici.
Per molti anni i  missionari hanno lavorato al fianco delle tribù Santal e Orao, popoli tribali originari della zona che praticano una forma di dottrina religiosa  molto legata alla natura e alla venerazione degli spiriti.
In questi villaggi hanno portato la Bibbia, celebrato Messe e proposto corsi di catechesi.  Il risultato è stato sorprendente: 47 adulti di 15 famiglie hanno ricevuto il Battesimo.          Continua nell’ ALLEGATO

————————————————————