PROFUGHI: AL VIA I NUOVI CORRIDOI UMANITARI

Firma_Protocollo_Intesa-Promosso dalla C.E.I. e dalla Comunità di S. Egidio, è stato firmato oggi al Viminale il Protocollo di intesa per l’apertura di nuovi corridori umanitari che permetteranno l’arrivo in Italia, nei prossimi mesi, di 500 profughi eritrei, somali e sud-sudanesi, fuggiti dai loro Paesi per i conflitti in corso.

 A siglare il “protocollo tecnico” quattro soggetti: la Conferenza Episcopale Italiana (che agirà attraverso la Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes) con il Segretario Generale, Mons. Nunzio Galantino, e la Comunità di Sant’Egidio con il suo Presidente, Marco Impagliazzo, come promotori; il Sottosegretario all’Interno Domenico Manzione e il Direttore delle politiche migratorie della Farnesina, Cristina Ravaglia, per lo Stato italiano.               Il Comunicato stampa prosegue nell’ ALLEGATO

 

IMMIGRATI IMPRENDITORI: È BOOM (Alessia De Luca)

A. De Luca
A. De Luca

In quattro anni il numero delle imprese condotte da immigrati è cresciuto del 21%, il che significa che, in pratica, un’impresa su dieci è guidata da uno “straniero”. Queste realtà producono il 6,7% del prodotto interno lordo nazionale.

È a guida di immigrati quasi un’impresa su dieci di quelle registrate in Italia. Lo rileva il terzo Rapporto Immigrazione e Imprenditoria, a cura del Centro studi e ricerche Idos, in collaborazione con la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna) e con MoneyGram, presentato il mese scorso a Roma. Lo studio certifica che quella delle imprese immigrate nel nostro paese è una crescita impetuosa che conta ormai 550.000 aziende che producono 96 miliardi di valore aggiunto, il 6,7% della ricchezza nazionale.       L’Articolo di De Luca continua nell’ ALLEGATO

ANGELUS DELL’EPIFANIA: FARSI GUIDARE DALLA STELLA DI GESÙ

Celebriamo oggi l’Epifania del Signore, cioè la manifestazione di Gesù che risplende come luce per tutte le genti. Simbolo di questa luce che splende nel mondo e vuole illuminare la vita di ciascuno è la stella, che guidò i Magi a Betlemme. Essi, dice il Vangelo, videro «spuntare la sua stella» (Mt 2,2) e scelsero di seguirla: scelsero di farsi guidare dalla stella di Gesù.

EPIFANIA Carissimi Fratelli e Sorelle,

 Anche nella nostra vita ci sono diverse stelle, luci che brillano e orientano. Sta a noi scegliere quali seguire. Per esempio, ci sono luci intermittenti, che vanno e vengono, come le piccole soddisfazioni della vita: anche se buone, non bastano, perché durano poco e non lasciano la pace che cerchiamo. Ci sono poi le luci abbaglianti della ribalta, dei soldi e del successo, che promettono tutto e subito: sono seducenti, ma con la loro forza accecano e fanno passare dai sogni di gloria al buio più fitto. I Magi, invece, invitano a seguire una luce stabile, una luce gentile, che non tramonta, perché non è di questo mondo: viene dal cielo e splende… dove?  Nel cuore.  L’Angelus continua nell’  ALLEGATO

 

08/01/2017. ANGELUS DEL BATTESIMO: ANNUNCIARE IL VANGELO CON MITEZZA E FERMEZZA

1-3Oggi, festa del Battesimo di Gesù, il Vangelo (Mt 3,13-17) ci presenta la scena avvenuta presso il fiume Giordano: in mezzo alla folla penitente che avanza verso Giovanni il Battista per ricevere il battesimo c’è anche Gesù. Faceva la coda. Giovanni vorrebbe impedirglielo dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te» (Mt 3,14).

 Carissimi Fratelli e Sorelle,

 Il Battista infatti è consapevole della grande distanza che c’è tra lui e Gesù. Ma Gesù è venuto proprio per colmare la distanza tra l’uomo e Dio: se Egli è tutto dalla parte di Dio, è anche tutto dalla parte dell’uomo, e riunisce ciò che era diviso. Per questo chiede a Giovanni di battezzarlo, perché si adempia ogni giustizia (cfr v. 15), cioè si realizzi il disegno del Padre che passa attraverso la via dell’obbedienza e della solidarietà con l’uomo fragile e peccatore, la via dell’umiltà e della piena vicinanza di Dio ai suoi figli. Perché Dio è tanto vicino a noi, tanto!     L’Angelus del Papa continua nell’ ALLEGATO

CHRISTIAN ALBINI, IL TEOLOGO DELLA PORTA ACCANTO

Un teologia “precaria”, la sua, nel senso di un lento camminare, nomade, sui passi della Chiesa del sorriso e della speranza. Nato a Crema, nel 1973, è morto il 9 gennaio. Lascia la moglie, tre figli e il ricordo commosso di chi l’ha conosciuto e ne ha apprezzato il lavoro.

1-4Il 4 gennaio, in uno degli ultimi post per il suo blog web, Sperare per tutti,  Christian Albini aveva scritto, pregando il Salmo “Nella pace mi corico e presto mi addormento solitario nella speranza mi fai riposare, Signore”: «la pace spesso non c’è. Vivere è anche lottare per conservare la speranza. Soli con la speranza, quando tutto ciò che hai. La battaglia della fede è anche perseverare a sperare, anche quando la speranza è un filo esile o manca del tutto».
L’articolo su Christian Albini continua nell’  ALLEGATO

IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA…

      ❶ Vanno e vengono

È ripartita per la “sua” Bolivia Maria BIANCHESSI, laica consacrata missionaria, originaria di Castelgabbiano e con una bellissima esperienza con e tra i popoli indigeni.
Rimane tra noi padre Renato RIBONI missionario della Consolata impegnato in  Colombia. Se qualcuno volesse organizzare un incontro per conoscere la sua esperienza in Colombia, può contattare L’Ufficio Missionario o il sottoscritto. Ricordo comunque che, quando necessario, possiamo avvalerci del contributo di diversi laici e laiche che, durante l’estate hanno fatto esperienze missionarie.    CONTATTATECI!

       ❷ I missionari ci scrivono…

Continuano a pervenirci lettere di missionari. La prossima settimana contiamo di pubblicarne altre, sempre molto interessanti ed avvincenti. Un GRAZIE di cuore a tutti i missionari che ci hanno scritto o che si accingono a farlo! Devono sapere che il loro contributo è apprezzatissimo da tutti.

GIORNATA MONDIALE MIGRANTE E RIFUGIATO: IL 15 GENNAIO 2017 LE CELEBRAZIONI IN ITALIA

46-2Migranti minorenni, vulnerabili e senza Voce

Questo il tema scelto dal Papa per ricordare  la 103ª Giornata del M. e del R. che cade  domenica prossima 15 gennaio. La Giornata
sarà celebrata in vari modi in tutta la Diocesi. Per rendere più solenne questa celebrazione nella Parrocchia del Sacro Cuore in Crema
Nuova avrà luogo alle ore 10.30 la Messa Internazionale che sarà animata dalla Comunità Africana, presente per l’occasione, con il Coro Multietnico di Crema. Al termine seguirà un momento di fraternità per gustare insieme un aperitivo, anch’esso multietnico.
Ringraziamo il Parroco don Angelo FRASSI e l’intera Comunità per l’accoglienza e la disponibilità.

Essere figli in emigrazione
Il pensiero del Papa, espresso nel Messaggio per la Giornata del Mgrante e del Rifugiato, è stato molto chiaro nel ricordare come sia
indispensabile che la nostra attenzione sia sempre rivolta ai più deboli. E i migranti minorenni sono tre volte indifesi: in quanto minori, in quanto stranieri, in quanto inermi.
L’articolo sui Minori migranti segue nell’ ALLEGATO

Comunicato stampa della Migrantes Lombarda
Anche la Migrantes Lombarda, a nome di tutte le diocesi della nostra regione, ha voluto far sentire la sua voce in questa occasione così importante ed ha diramato un Comunicato Stampa nel quale si sottolinea il cammino che si sta facendo, come Chiesa, per venire incontro alla presenza di minori, trattandosi di un problema in continua espansione.
Il Comunicato stampa segue nell’  ALLEGATO

CREMA HA UN NUOVO VESCOVO

Don-Daniele-GianottiMolto prima del previsto e spiazzando il “totovescovo” che da mesi impazzava sui nostri quotidiani sia cartacei che on-line, è arrivata una buona notizia: don Daniele GIANOTTI, presbitero della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla è stato nominato vescovo di Crema. Un uomo di “multiforme ingegno” per fare una citazione colta: docente di Teologia presso la Facoltà Teologica di Bologna, ma anche Assistente Scout diocesano; attento liturgista, ma anche cultore di musica sacra; attento ai poveri e alla dimensione missionaria della Chiesa, ma anche sostenitore della formazione culturale di chi lavora in parrocchia; vicario per la pastorale, ma anche parroco amato di una Unità pastorale. Insomma un vescovo a tutto tondo.
Le informazioni raccolte da chi lo ha conosciuto e frequentato in terra emiliana sono eccellenti. Requisito fondamentale per poter affrontare le tante sfide che attendono la Chiesa di Crema, in primo luogo la riorganizzazione delle parrocchie, di giorno in giorno sempre più urgente a causa del costante calo del numero di sacerdoti in attività.
Un caloroso BENVENUTO e i migliori AUGURI di Buon Lavoro da parte delle commissioni Missionaria e Migrantes.

LA GIOIA DI UNA SCELTA

1-1Suor Gemine Marchesini di Ombriano si è spenta il 28 dicembre 2016, dopo una lunga vita spesa in gran parte come suora missionaria. La ricordiamo così.

La scelta missionaria di suor Gemine (al secolo Nella Marchesini), e il progetto di vita che ne è derivato, sembrano fatti apposta per smentire tanti luoghi comuni sulle suore, e sulle missionarie in particolare. La vocazione infatti viene da Dio, ma la decisione di diventare missionaria a tutti i costi è stata una volontà precisa ed irrevocabile di suor Gemine. Una volta individuato l’ordine più adatto al suo progetto (Notre Dame des Apotres, una congregazione missionaria di origine francese), intraprese un viaggio avventuroso, e decisamente ardito per i tempi (l’immediato dopoguerra), pur di realizzare un sogno, o forse un destino.

Il ricordo di suor Gemine prosegue nell’ ALLEGATO

IL CASO DI ANIS AMRI: PIÙ FRONTIERE PIÙ SICUREZZA. MA È PROPRIO VERO?

STRAGELa vicenda del terrorista tunisino che ha travolto con un Tir il mercatino di Berlino facendo dodici morti rischia di diventare controproducente per tutte le vicende legate alla questione immigrazione.

Media, politici, analisti adesso criticano, protestano, si indignano per il fatto che Amis Amri abbia potuto colpire Berlino, fuggire per tutta la Germania, attraversare il confine con la Francia e poi quello con l’Italia senza essere riconosciuto e catturato.
C’è già chi strilla per chiedere maggiori controlli, chiusura delle frontiere, abolizione o sospensione di Shengen. Se costoro verranno ascoltati l’Europa di fatto farà un passo indietro e la vita dei migranti si farà più difficile. Si sa che molti di loro, costretti a restare in Italia dopo il loro arrivo, vorrebbero raggiungere altri paesi europei, cioè vorrebbero muoversi. Non potranno. Inoltre quei paesi, come l’Ungheria e l’Austria, che hanno adottato politiche di chiusura totale delle loro frontiere con barriere, muri e reticolati finiranno per vedere tollerate o addirittura approvate le loro decisioni.   L’Articolo di Masto continua nell’ ALLEGATO