padre Alberto SAMBUSITI- Algeria

Carissimi amici e parrocchiani, rieccomi a voi con alcune mie notizie.

2-3Nel mese di ottobre la nostra diocesi ha organizzato la tradizionale Assemblea Diocesana. Sono rientrato ai primi di Novembre da Ghardaia (centro della nostra diocesi del Sahara) un viaggio di circa 400 km con due suore delle Piccole sorelle di Gesù dopo aver partecipato a questa Assemblea durata quattro giorni. Durante questa assemblea abbiamo riflettuto sui servizi che la nostra diocesi, attraverso i suoi agenti pastorali, suore, preti, laici (in totale una sessantina distribuiti in 12 comunità su un territorio di 1 milione e mezzo di Kmq) offre agli algerini e non algerini.
Questi servizi sono per: handicappati – migranti – prigionieri – scolari (sostegno nelle lingue francese-inglese…, ma senza insegnamento ufficiale, non è permesso) – culto cristiano per lavoratori espatriati cristiani.   In che cosa consiste questo nostro impegno “socio-pastorale” silenzioso?
Riguardo gli handicappati, si assistono le famiglie che hanno dei bambini con handicap vari (motorio – mentale…). I genitori portano i loro bambini nelle case delle suore  (perché non è permesso avere centri propri) ed esse praticano massaggi, fisioterapia e altre attività. Facendo questo servizio, si conoscono molte persone e si intessono molti rapporti di amicizia e di fiducia.Migranti: in Algeria vengono molti migranti africani neri dal Mali, Nigeria, Niger, Camerun…..in cerca di lavoro o di passaggio per raggiungere l’Europa. Non sono assistiti da nessuno e spesso vivono una vita dura e difficile, molti di loro sono cristiani. La nostra chiesa li aiuta in vari modi.
Prigionieri: sono africani neri cristiani che sono in prigione per reati e che non hanno alcuna assistenza, l’autorità permette la visita di preti e suore.
Sostegno scolastico nelle lingue: purtroppo in Algeria la lingua francese non è tenuta in troppa considerazione ed è insegnata a partire dalla scuola secondaria, questo fatto fa sì che, soprattutto, qui al sud, gli alunni sono molto carenti e chiedono di essere aiutati nella lingue. Vengono dunque nelle case dei preti, dove ci sono anche biblioteche, per imparare e fare ricerche. Così anche con loro si instaurano amicizie. Culto cristiano a operai stranieri, è il mio servizio che già conoscete.
Come potete constatare sono servizi che le autorità ci permettono di esercitare, ed è attraverso questo “apostolato silenzioso” che rendiamo testimonianza della nostra fede e del Vangelo. Ed ora alcune mie notizie.
Come ho vissuto in questi mesi?
L’estate quest’anno è stata dura per quanto riguarda il clima (la temperatura è arrivata fino à 51°) e anche per quanto riguarda la mia persona. In Luglio P. Silvano, mio confratello di 80 anni residente a Touggourt, è rientrato in Italia definitivamente e qui al sud sono rimasto solo, altri due miei confratelli sono à Algeri ( a 800Km). Le tre suore che sono con me ad Hassi Messaoud, hanno passato due mesi e mezzo ad Algeri. Io sono rimasto, sia per continuare una presenza anche a Touggourt (tenere aperta la casa) sia per celebrare la messa quattro volte la settimana alla comunità delle suore Piccole sorelle di Gesù, sia per tenere i rapporti con operai nostri connazionali che lavorano a Hassi Messaoud.
Alla festa dell’Assunta sono riuscito a organizzare una messa nella nostra chiesetta di Hassi Messaoud, erano presenti una trentina di operai italiani dell’AGIP e di altre società, poi sono stato invitato alla “cena festiva” in una base. Durante questo periodo oltre che leggere, pregare, vedere la TV, ho avuto tempo anche di fare dei lavori utili come: pulire i due giardini della casa di Touggourt, tagliare rami di alberi e fare alcuni lavoretti alla parrocchia di Hassi Messaoud. Come vedete, pur nella solitudine, me la sono cavata abbastanza bene.
Stiamo andando verso un periodo alquanto fresco, di giorno ci sono 25 – 27°, al mattino e alla sera si raggiungono 20 – 22°, si respira!
Per quanto riguarda la mia salute non mi posso lamentare, vista la mia età posso dire di essere fortunato. Voglio informarvi che seguo alla TV gli avvenimenti che accadono nella nostra patria, in particolare le notizie sui terremoti, inondazioni, violenze varie….e prego per queste situazioni.
Approfitto di questa mia lettera per fare a tutti voi gli auguri di BUON NATALE e UN FELICE ANNO NUOVO. Pregate con me perché ci sia pace nel mondo, ma soprattutto la conversione dei nostri cuori. Io vi seguo con la mia preghiera e voi fate lo stesso per me.
A tutti dico: Coraggio sempre!
padre Alberto SAMBUSITIpimemilano.com – dicembre 2016